22 giugno 2016

INCENDI, CRACOLICI: «NECESSARIA REGIA UNICA PER GESTIONE SERVIZIO ANTINCENDIO»


Incendi, Cracolici: «Necessaria regia unica per gestione servizio antincendio»



di Giuseppe Bianca
L’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici  prova a tracciare un terreno comune di confronto con i sindacati sulla legge di riforma del settore. Intanto  le associazioni sindacali Fai-Flai-Uila Sicilia si costituiranno parte civile nei processi contro chi è accusato di avere incendiato aree boschive. Ad annunciarlo ieri, Nino Marino, segretario regionale della Uila-Uil.

Assessore Cracolici la vicenda degli incendi degli ultimi giorni ripropone il tema dei lavoratori forestali e del loro utilizzo. A che punto siamo?
«Come tutte le cose complesse bisogna evitare le semplificazioni demagogiche. Occorre mettere al centro i lavoratori per ripartire dalla definizione del lavoro. A cosa servono i forestali? Quali sono i servizi utili alla collettività? Non si può dire ogni volta che c’è un incendio in Sicilia che la colpa dei forestali. I cuochi di ieri si chiamano chef, sui lavoratori della forestale è avvenuto l’esatto contrario».

Non la stiamo facendo un poco troppo tragica?
«Non credo. Nessuno parla del loro lavoro in termini di utilità, eppure la tutela della bio-diversità e del patrimonio boschivo non mi pare siano fatti secondari. Investire sull’ambiente equivale a farlo sui trasporti e la salute. Negli ultimi anni invece il problema dei forestali è diventato solo quello delle giornate dei lavoratori».

Diciamo pure che ci sono sospetti fondati che qualcuno tra questi abbia potuto appiccare il fuoco… 

«E’ stato provato? Ed anche se fosse provato, si può identificare una parte con l’intera categoria? Per la prima volta quest’anno abbiamo affidato con un bando i pascoli del demanio forestale, a metà maggio abbiamo firmato le concessioni. E’ evidente che se si tolgono delle aree che a qualcuno che le ha sempre avuto ci possono essere meccanismi  che si innescano della serie “non l’avrò io, ma neanche tu”. Qualche sospetto in alcuni aree della provincia di Palermo di casi di questo tipo gli uffici lo hanno avanzato. Aspettiamo le relazioni per capire»

Come verrà organizzato allora il servizio in futuro?

L’unità di lavoro non deve essere  disciplinata in funzione delle garanzie occupazionali, ma dobbiamo stabilire  il dettaglio dei carichi di lavoro. Da una prima stima servono circa seimila persone. Li organizziamo diversamente. Non più i  i lavoratori da 51, 78 e151 giornate, ma avremo il trimestrale, il quadrimestrale ed il semestrale, avviati non nello stesso periodo».

Cosa cambierà di fatto?

«L’organizzazione avverrà non sulla base delle garanzie dei lavoratori, ma servirà  a garantire il servizio  alla Regione. Poi costituiremo una struttura della Regione che diventerà il braccio operativo della gestione e della manutenzione del territorio e del demanio forestale».

Cosa si sta facendo per cambiare passo?

«Istituiremo il servizio di prevenzione civile, prima che i problemi divengano tali. Controllare i fiumi, i corsi d’acqua, impedire che ci siano blocchi o fenomeni di  acque  che tracimano. Si farà una specifica mappatura su cui si garantirà la manutenzione del territorio. Va fatto il piano di gestione forestale. Noi gestiamo 32 riserve che devono diventare anche un patrimonio economico».

Ci sono altre  anomalie  a suo avviso da superare?

«Il servizio antincendio dovrebbe avere una regia unica. La prevenzione oggi è in capo all’Agricoltura. L’antincendio attraverso il corpo forestale è gestito dall’assessorato al Territorio. Non servono le duplicazioni».


20 Giugno 2016
LASICILIA.IT








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