I DATI
Troppi debiti, altra tegola su Crocetta
La Corte dei conti: "Spese superiori alle entrate"
di Accursio Sabella
Approvato il rendiconto generale delle sezioni riunite della Corte dei conti per l'esercizio finanziario 2014, seppur con alcuni rilievi per la parte riguardante il patrimonio. I giudici, però, sottolineano una "condizione di difficile sostenibilità dei conti pubblici regionali", nonostante l'adozione di misure "ispirate a rigorose politiche d'intervento". Indebitamento record: al momento va oltre i 5,5 miliardi di euro, ma entro la fine dell'anno salirà a 7,9.
PALERMO - Aumentano le spese e diminuiscono le entrate. Il bilancio della Regione non è in buona salute. Sono questi i primi elementi che emergono dal rendiconto generale delle Sezioni riunite della Corte dei conti per l'esercizio finanziario 2014, approvato oggi seppur con alcuni rilievi per quanto riguarda la parte relativa al patrimonio per somme equivalenti a circa un miliardo di euro. Le entrate scendono addirittura del 10,35 per cento (due miliardi in meno rispetto all'esercizio precedente), mentre le uscite sono cresciute di un miliardo e mezzo sfiorando i venti miliardi complessivi. Cresce ad esempio la spesa sanitaria di circa 800 milioni di euro. Trentuno milioni sono serviti solo per pagare consulenti ed esterni nel settore sanitario, oltre mille, con picchi di incarichi nelle Asp di Ragusa e Catania, oltre ai policlinici e all'Istituto Bonino Pulejo.
Sale alle stelle, poi, l'indebitamento della Regione. Al momento si attesta a oltre 5,5 miliardi di euro. Ma entro la fine dell'anno salirà a 7,9 miliardi. Il personale di ruolo della Regione invece è composto da 17.500 unità circa. Alle quali vanno aggiunte altre 2.600 persone "ad altro titolo utilizzate". A questi ventimila dipendenti vanno aggiunti i Forestali regionali e i dipendenti delle Partecipate (circa 7 mila). Per renderci conto del numero, i dipendenti di ruolo sono pari a un quarto dei dipendenti della somma dei dipendenti delle altre Regioni. I dirigenti siciliani sono pari al 36 per cento dell'intero contingente italiano.
Note positive sulla spesa dei Fondi europei,
che ha ricevuto una accelerazione grazie a "proficui interventi " del
governo. La Corte però fa notare come i continui cambiamenti al governo e
al vertice delle amministrazioni finisca per rendere più difficile
qualsiasi programmazione.
Non ha inciso invece il governo sulle Partecipate.
Soprattutto sul tema della spending review. Le aziende regionali
avrebbero persino fatto "ostruzionismo" sul tema dei controlli e
avrebbero operato, insiste la Corte, anche assunzioni in violazione di
legge. Proprio per le assunzioni nella società Sicilia e-Servizi sia la
Procura contabile che la Procura di Palermo ha aperto indagini che hanno
coinvolto, tra gli altri, anche il presidente della regione Crocetta
che sta ascoltando, nel salone dello Steri, le relazioni dei magistrati
contabili.
03 Luglio 2015
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