Tappa a Zafferana del nuovo movimento. Operai antincendio in trincea
I lavoratori del comparto antincendio vogliono far sentire la loro voce e
affermare la dignità professionale, per smentire la diceria secondo la
quale sarebbero persone nullafacenti. In realtà lottano per la
collettività, mettendo a rischio la propria vita. Non chiedono che
tutela, salvaguardia dei diritti e lavoro e vogliono assicurarsi un
futuro migliore per loro stessi e le proprie famiglie. Per raggiungere
questi obiettivi, è stato costituito il M. A. B. movimento lavoratori
antincendio che non ha scopi politici né sindacali, nato a Palermo, ma
che sta creando una vera e propria rete con i lavoratori di tutti i
comparti antincendio delle città siciliane. Significativa la tappa
zafferanese. L'incontro si è svolto nel Palazzo municipale. Presenti i
promotori del MAB, tra cui il presidente Salvatore Ferrara. «Questo
movimento - spiega il presidente - nasce a seguito dell'Art 12 della
legge emessa nel 2014 dall'Ars che fa convogliare i lavoratori
dell'antincendio in un'unica graduatoria, accorpandoli con quelli
dell'Azienda forestale, addetti alla
manutenzione boschiva, dipendenti dall'assessorato all'agricoltura. Ciò
ha portato ad una confusione. Noi chiediamo il riconoscimento della
categoria degli operai antincendio boschivo e di ritornare ad essere
gestiti dall'assessorato territorio e ambiente, sotto la guida del Corpo
forestale e la direzione del servizio a cura dell'Ispettorato ripartimentale delle foreste».
Enza Barbagallo
Enza Barbagallo
25 Aprile 2015
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