Regione, bilancio in alto mare
Lillo Miceli
Palermo. L'Ars, ieri, non ha potuto iniziare la discussione generale sul bilancio e il disegno di legge di stabilità. I documenti contabili, infatti, sono ancora bloccati in commissione Bilancio, dove le opposizioni non intendono fare sconti. L'Aula, dopo una breve seduta presieduta da Giuseppe Lupo, è stata rinviata a lunedì, fissando per le ore 22 dello stesso giorno il termine per la presentazione degli emendamenti. Ma si tratta di una scadenza che non si basa su alcuna certezza.
La commissione Bilancio, presieduta da Nino Dina, è stata costretta ad una nuova seduta in notturna dopo quella tra giovedì e venerdì. Gli articoli più spinosi sono stati, via via, accantonati, ma i nodi al pettine dovranno arrivare. Sono state approvate alcune norme, come quella che conferma i finanziamenti per Ibla e Ortigia, e quella che prevede lo stanziamento di 1 milione di euro da destinare ai Comuni in pre-dissesto finanziario per la proroga dei contratti dei precari.
Il tempo, intanto, stringe: il 30 aprile è sempre più vicino. E la commissione Bilancio non è ancora entrata nel cuore della manovra finanziaria, che prevede la possibilità di prepensionamento per circa 2.500 dipendenti regionali. Norma alla quale si oppongono tutte le sigle sindacali dei dipendenti regionali che hanno indetto uno sciopero generale per il 29 aprile.
Materia scottante, quella che riguarda i dipendenti regionali, di ruolo e precari, che però è una condizione obbligata per ottenere dal governo nazionale la possibilità del trasferimento di ulteriori 450 milioni di euro, che potrebbero arrivare entro il mese di giugno. Nel frattempo, saranno congelate spese correnti di pari importo.
Anche per i lavoratori della forestale è previsto il pre-pensionamento, esattamente i braccianti che hanno raggiunto i 63 anni di età, che saranno accompagnati alla pensione con un sussidio pari alle giornate di lavoro, al netto dei versamenti previdenziali, a seconda della fascia di appartenenza: 78, 101 o 151 giornate lavorative. Analoghe regole sono previste per i lavoratori dei consorzi di bonifica. Consorzi che dovranno, entro il 2020, raggiungere l'autonomia finanziaria, riscuotendo le bollette per la fornitura dell'acqua per l'irrigazione delle campagne. Il contributo erogato dalla Regione per ripianare il disavanzo dei consorzi di bonifica diminuirà gradualmente, dal 90 al 10% fino al 2019. Inoltre, c'è da affrontare la questione dell'Ente di sviluppo agricolo, che ha i trattoristi, ma non i trattori. Nel settore dell'agricoltura si pone anche la questione dei finanziamenti dell'Istituto del vino e dell'olio.
La discussione si è particolarmente accesa al momento dell'esame del cosiddetto «Allegato 1», in pratica la ex «tabella H» che, però, non è più generosa come un tempo. I finanziamenti riguardano soltanto gli enti che hanno una legge di riferimento.
Il disegno di legge di stabilità contiene anche norme innovative per la Sicilia, come la ricollocazione dei lavoratori disoccupati e gli ex Pip di Palermo. Si ricorrerrà ad agenzie specializzate per trovare un lavoro sia ai disoccupati che agli ex Pip per aiutarli ad uscire dal bacino del precariato. Per ogni lavoratore che l'agenzia collocherà presso un'impresa privata, riceverà un compenso di 8 mila euro. Un incentivo corposo. Il meccanismo, da tempo in uso nei Paesi del centro e del nord Europa, ha dato buoni risultati anche in Lombardia. Ma la Sicilia non è la Lombardia. Anche per questo motivo il "premio" è piuttosto consistente.
I disoccupati o precari che dovessero rifiutare l'offerta di un nuovo lavoro, automaticamente, verrebbero esclusi da altri benefici. Per gli ex Pip di Palermo è prevista pure un'alternativa: una borsa per l'auto-impiego che dovrebbe essere pari a tre annualità di sussidio. Sussidio che diminuirà progressivamente. In ogni caso, fra tre anni per gli ex Pip non saranno più previsti finanziamenti a carico del bilancio della Regione.
25 Aprile 2015
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