Valguarnera
La villa comunale è stata riaperta
ora la parte alta diventa fruibile
La villa comunale di Valguarnera
Valguarnera. Riaperta ieri mattina la Villa Comunale di Valguarnera dopo
la prima fase di intervento programmata dall'amministrazione comunale.
La riapertura e' coincisa con la festa del Patriarca San Giuseppe e
consentirà ai cittadini di fruire dell'area alta della Villa. Dalla
settimana entrante, e questa volta senza chiusura, inizieranno le azioni
della seconda fase che vedrà la messa a dimora dei nuovi esemplari
arborei e la ricostituzione delle siepi in più punti oramai interessate
da fallanze.
L'assessore comunale Giuseppe Maria Amato rimarca anche in ragione delle reiterate critiche mosse da alcuni cittadini circa l'intensità dei tagli, che «per quanto sia foriero di una certa impressione, il taglio era improcrastinabile intanto per la situazione dell'area di pendio, interessata da una folta vegetazione ad eucaliptus piantati male, mai potati, mai sfoltiti e quindi cresciuti a dismisura verticalmente. Molti degli stessi all'esame si presentarono interessati da fenomeni di frequente sbrancamento, crolli, cavità non di rado tali da comprometterne la stabilità in caso di intemperie. Ugualmente problematica la situazione di diversi cedri, messi a dimora in modo tale da pregiudicare la tenuta delle recinzioni, dei vialetti, delle strutture. Divenuti alti e così grandi da creare gravi danni alle abitazioni vicine tanto da far più volte intervenire i proprietari delle stesse a richiesta di un decisivo intervento».
Oggi si potrà, invece, procedere alla nuova messa a dimora. Sono stati già richiesti alla azienda delle foreste Demaniali della Regione Siciliana grossi contingenti di alberi ed esemplari da siepe: «La scelta - conclude Amato - questa volta è caduta su specie della Flora siciliana, latifoglie, a portamento mai eccessivo».
T. t.
L'assessore comunale Giuseppe Maria Amato rimarca anche in ragione delle reiterate critiche mosse da alcuni cittadini circa l'intensità dei tagli, che «per quanto sia foriero di una certa impressione, il taglio era improcrastinabile intanto per la situazione dell'area di pendio, interessata da una folta vegetazione ad eucaliptus piantati male, mai potati, mai sfoltiti e quindi cresciuti a dismisura verticalmente. Molti degli stessi all'esame si presentarono interessati da fenomeni di frequente sbrancamento, crolli, cavità non di rado tali da comprometterne la stabilità in caso di intemperie. Ugualmente problematica la situazione di diversi cedri, messi a dimora in modo tale da pregiudicare la tenuta delle recinzioni, dei vialetti, delle strutture. Divenuti alti e così grandi da creare gravi danni alle abitazioni vicine tanto da far più volte intervenire i proprietari delle stesse a richiesta di un decisivo intervento».
Oggi si potrà, invece, procedere alla nuova messa a dimora. Sono stati già richiesti alla azienda delle foreste Demaniali della Regione Siciliana grossi contingenti di alberi ed esemplari da siepe: «La scelta - conclude Amato - questa volta è caduta su specie della Flora siciliana, latifoglie, a portamento mai eccessivo».
T. t.
20 Marzo 2015
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