Il rilancio. Il segretario generale della Camcom: «Aiutiamo le imprese a non alzare le mani in segno di resa»
Le critiche. Le ragioni. La forte necessità di avere qualcuno in grado di dare risposte utili alla risoluzione del problema. E' un quadro complessivamente ampio e di reazioni attorno alle esternazioni dei diversi titolari di ditte ce ne sono state, ma prima di addentrarci nelle medesime, abbiamo voluto sentire l'on. Orazio Ragusa, deputato regionale in quota Udc, vicino all'attuale governo e che a problema riposto, ha esposto la propria tesi. "Sull'erogazione dei fondi - esordisce - gravano due aspetti complessi. Il primo riguarda la situazione commissariale in seno alla Crias ed il secondo è il famoso patto di stabilità. I fondi - spiega - non possono essere erogati in un unico blocco. Si rischia di sforarlo e per questo si agisce con una certa prudenza".
Sulla questione forestali, aggiunge. "C'era una esigenza a cui dare risposta. Si è attinto al fondo Crias per coprire le pendenze riguardanti i forestali, ma questa situazione esula dalla questione prestiti. Esiste infatti - spiega Ragusa - una mozione d'ordine secondo la quale si prevede un impinguamento del capitolo interessato nella prossima finanziaria".
Insomma, parrebbe tutto sotto controllo se non fosse che il deliberato rimane ancora oggi non erogato.
Meno positiva la lettura che la Cna di Vittoria da a tutta questa vicenda. "Ascoltiamo e facciamo nostre, in qualità di organizzazione - esordisce il presidente Giuseppe Santocono - le lamentele dei titolari delle ditte in questione. La politica dimentica che si tratta di uomini e donne che da sole sono riusciti ad inventarsi un mestiere e di conseguenza un'attività. Oggi? Il gioco e le dinamiche della politica appaiono semplicistiche. Di conseguenza, dannose. E' un modo di operare utile a generare la desertificazione economica e la fuga dei giovani da questa terra. Noi - puntualizza Santocono - lo avevamo intuito. Loro lo hanno dimostrato. Ne prendiamo atto e ci attrezzeremo di conseguenza. La rassegnazione non ci appartiene, perché è la filosofia di chi non conosce la parola lavoro".
Dose a rincaro quella del segretario organizzativo Giorgio Stracquadanio. "Le azioni amministrative tese a rilanciare il lavoro produttivo delle microimprese, sono sempre più lente, indecise ed imprecise. Cosa diversa invece, per il lavoro improduttivo". Posizioni che si scontrano e sulle quali la politica regionale è l'unica deputata a fare chiarezza. Il quadro complessivo appare chiaro e le certezze dalle quali far ripartire la discussione ci sono tutte. Dalla volontà da parte della commissione bilancio all'Ars di dare parere favorevole alla copertura per i forestali, alla necessità di erogare nel minor tempo possibile i prestiti alle ditte individuali, comprendendo la forte importanza che gli stessi avrebbero nei bilanci di ogni esercizio. Attendiamo.
D. l. r.
06 Novembre 2014
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