Crocetta presenta all'Ars la giunta. "Opposizioni al bivio, facciano scelta"
"Lavoriamo insieme per
cambiare il sistema, ma io non faccio inciuci". Il governatore nomina
Mariella Lo Bello vice presidente della Regione
di ANTONIO FRASCHILLAUn po’ spaesati, per molti è la prima volta, i nuovi assessori fanno il loro ingresso ufficiale a Palazzo dei Normanni. Alcuni si presentano a piedi, come il neo responsabile dell’Economia, Alessandro Baccei. Il governatore Rosario Crocetta apre la seduta e chiede al Parlamento regionale di sostenere le riforme e difendere insieme "l’autonomia": "Il sistema di potere mafioso ha svilito l’autonomia, noi adesso abbiamo il dovere di difenderla e renderla produttiva” dice Crocetta. Il governatore annuncia una riforma sugli appalti: “Gli Urega vanno cambiati, le gare pubbliche sono spesso fuori controllo – dice – perché spesso vengono fatte a trattativa privata, oppure con rinnovi continui. Negli Urega si lavora poco, quindi, e ad oggi non ci sono stati di aiuti nel fare trasparenza: conoscere le offerte delle imprese è impossibile e gli Urega decidono senza criteri trasparenti. Abbiamo concentrato le stazioni appaltanti ma non abbiamo fatto trasparenza. E poi negli appalti non mancano le infiltrazioni mafiose. Quindi ai deputati tutti dico: lavoriamo insieme per cambiare questo sistema. Invece di presentare mozioni di sfiducia, lavoriamo. A partire a esempio dal sistema degli appalti. Mettiamo fine all’aggiudicazione economicamente vantaggiosa per servizi come le pulizie o la bitumazione”.
Altra riforma che Crocetta assicura di proporre subito è quella sulla burocrazia: “Dobbiamo ridurre il numero dei dirigenti, e smettiamola con i dirigente generale che mandano gli sms ai deputati per non far passare le norme: per 800 dirigenti occorre avviare subito politiche di pensionamento e uscita dai ruoli. Riformiamo gli uffici: basta a 1.500 posizioni organizzative di comando, al massimo devono essere 700. Se vogliamo aiutare lo sviluppo dobbiamo ridurre gli sprechi. Il Parlamento si assuma le sue responsabilità: i cittadini attendono risposte, tutti noi, governo e deputati, abbiamo un ruolo”.
Sul nuovo governo, Crocetta avverte: “Adesso siamo una maggioranza coesa, basta a mozioni di sfiducia su mancanza di una maggioranza. I numeri per governare li abbiamo. Io cercherò sempre un ampio consenso. Le opposizioni sono ad un bivio, devono scegliere: o la loro marginalità oppure il confronto per un grande rinnovamento della Sicilia. La Sicilia - ha aggiunto - non è un problema solo di Crocetta. Il centrodestra vuole accettare la sfida che ha accettato a Roma? Fino ad oggi no, spero che possa cambiare".
Crocetta si dice fiducioso sul cammino della giunta: "Mai e' piu' buio di prima che venga l'alba, dice un proverbio africano. Abbiamo attraversato una fase difficile in cui bisognava mettere in campo questioni diverse, abbiamo affrontato una fase che ha permesso di gettare le fondamenta per una nuova casa che si basa su un accordodi coalizione certo, su una squadra concordata, confrontata, discussa e di grande competenza", ha aggiunto il presidente. E voglio rinnovare l'invito che lanciai allora: sono pronto al dialogo. Un dialogo che nasce dalla volonta' del governo di dialogare ma anche da una opposizione che abbia rispetto dell'esito delle elezioni. Questo atteggiamento e' stato compreso male. E qualcuno ha pensato addirittura che io volessi fare inciuci. Io non sono uomo da inciuci"
05 Novembre 2014
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