Prefettura. Via al Piano straordinario per la prevenzione e il contrasto dei roghi nelle zone boschive
Incendi, controlli e tolleranza zero
Monitoraggio su uomini e mezzi disponibili in ogni Comune
Pronto un protocollo
Canadair in azione a Cavagrande
Foto lasicilia.it
«Ma ci vuole anche la collaborazione di tutti - questo il monito dei rappresentanti presenti al vertice - per evitare il generarsi di focolai. Perché spesso questi fenomeni vengono causati dall'incuranza delle persone e dalla poca sensibilità verso la natura». I rappresentanti istituzionali presenti al tavolo di concertazione provinciale si sono ritrovati a distanza di pochi giorni dopo il summit organizzato dal comitato per l'Ordine e per la sicurezza pubblica. Dalla prima riunione era emersa la necessità di adottare misure specifiche per intensificare il controllo e garantire la condivisione informativa fra tutti gli enti interessati. Con i sindaci è stato poi fatto il punto sulle azioni di competenza comunale che possono essere messe in campo nell'immediato per limitare le situazioni di potenziale pericolo, legato alla propagazione degli incendi.
«Che sono in linea con gli altri anni - ha sottolineato il prefetto Armando Gradone - ma questo non vuol dire che bisogna stare tranquilli. Fortunatamente quelli verificatisi hanno colpito solo macchia mediterranea e sterpaglie e, al momento, è stata salvaguardata l'area boschiva. Dalle nostre parti, però, il fattore climatico incide tantissimo, perché sinora si è registrato un incremento del fenomeno tra fine giugno e i primi di luglio quando c'è stata un'impennata improvvisa con le temperature e allo stesso tempo forti venti». L'incontro di ieri è servito soprattutto per fare una ricognizione delle risorse, mezzi e uomini a disposizione. Ai sindaci, con i quali il Libero consorzio dei Comuni (l'ex Provincia) sottoscriverà un protocollo, è stato chiesto di fornire un elenco dettagliato di risorse a disposizione. E allo stesso tempo è stato fatto presente che ogni primo cittadino dovrà portare avanti l'azione di sensibilizzazione verso i cittadini "inadempienti": «Ovvero coloro i quali potrebbero contribuire a limitare il fenomeno - ancora il prefetto Gradone - rimuovendo sterpaglie presenti attorno il proprio terreno». Il prefetto Gradone, dunque, chiama a raccolta tutti. Anche i forestali («sono una risorsa importante e fortunatamente la Regione sembra aver risolto il problema occupazionale») che saranno determinanti tanto quanto la Polizia municipale e la Protezione civile.
Manuel Bisceglie
19 Luglio 2014
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