28 giugno 2014

A PIU' DI 48 ORE DALL'INIZIO DELL'EMERGENZA, LA GRAVITA' DELLE CONDIZIONI DELLA PINETA DEI MONTI ROSSI SEMBRA ESSERSI PLACATA


A più di 48 ore dall'inizio dell'emergenza, la gravità delle condizioni della Pineta dei Monti Rossi sembra essersi placata

Una veduta aerea dei monti rossi.
foto realizzata dalla protezione civile di adrano

A più di 48 ore dall'inizio dell'emergenza, la gravità delle condizioni della Pineta dei Monti Rossi sembra essersi placata. Dopo un'altra lunga notte di apprensione per la comparsa di nuovi focolai, la giornata di ieri è trascorsa all'insegna delle attività di vigilanza e controllo del territorio. Nella tarda serata di mercoledì, infatti, gli uomini della Guardia forestale, dei Vigili del Fuoco, dei Rangers Europa, della Protezione civile e della Polizia municipale, sono tornati in azione per domare le fiamme. A destare maggiori preoccupazioni è stato l'ennesimo incendio divampato nell'area adiacente alla strada di collegamento tra Nicolosi e Ragalna, nei pressi di via Pecorelle. Ma le fiamme hanno anche interessato, nuovamente, la zona al di sopra dell'area attrezzata della Pineta e quella vicina al Parco Avventura. È stato possibile domare i roghi grazie all'azione degli uomini impegnati con vanghe e scope di cuoio e all'ausilio delle camionette "spargiacqua". Un avvistamento di fumo e fiamme è stato fatto sul monte Mompilieri e, per fortuna, si è trattato solo di un tizzone, spento subito con facilità.
A seguito della riunione operativa svoltasi in Comune, sono stati istituiti cinque gruppi formati da vedette volontarie che, per tutta la notte, hanno monitorato la zona allo scopo di avvistare eventuale fumo e permettere tempestivi interventi di spegnimento. L'emergenza potrebbe dirsi rientrata, ma l'allarme resta comunque alto: lo spesso letto di aghi di pino, che si trova alla base degli alberi, permette il mantenimento di un fuoco latente pronto a rinvigorirsi con qualche folata di vento. Le pattuglie della Guardia forestale continuano, quindi, a perlustrare e sorvegliare costantemente il perimetro dei monti, alla ricerca di possibili focolai. È chiaro che, per una bonifica completa del territorio e per mettere l'area in sicurezza, occorreranno parecchie settimane. Le operazioni di sorveglianza continueranno anche nei prossimi giorni, al fine di evitare il verificarsi di nuovi episodi incendiari. Ed intanto, la zona resta avvolta da una cappa di odore acre, provocata dalla combustione della brace a contatto con il sottobosco.
Chiara Mazzaglia

 27 Giugno 2014







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