Non ci sono fondi per le manutenzioni, all'occorrenza facciamo i giardinieri e i carpentieri. Bisogna amare questi siti: quel che si deve fare si fa
Foto lasicilia.it
Rossella Cchembri
E' un vero paradosso che il Museo archeologico regionale di Ragusa che, nel 2013, ha staccato solo due biglietti a pagamento, registrando un introito complessivo di 8 euro nell'anno passato, abbia ben 18 custodi, mentre nelle aree archeologiche di Cava Ispica e Parco Forza, dove ogni anno arrivano migliaia di visitatori, ci siano, nel primo sito, solo 7 custodi, e nel secondo, 8. Ed è altrettanto strano che al Museo di Kamarina, dove annualmente si registrano circa 13 mila presenze, di custodi ce ne siano solo 5. Sono alcuni dei tanti paradossi della gestione dei beni culturali regionali. E' vero, comunque, che al Museo di Ragusa superiore, subito dopo quei due biglietti a pagamento staccati il primo gennaio 2013, così come previsto da una legge regionale, è stato abolito l'ingresso a pagamento, dato che i costi di gestione superavano gli introiti. Ma non è difficile immaginare che, anche quando fosse rimasto in vigore il ticket, comunque, gli introiti sarebbero rimasti striminziti. Lo dimostra il dato evidente che, in questo museo che si visita gratis, si registrano non più di 3000 visitatori l'anno.
Sull'altro fronte c'è poi la gestione di aree come Cava Ispica e Parco Forza, di competenza della Soprintendenza ai Beni culturali, che deve fare i conti con difficoltà nella turnazione dei pochi custodi disponibili. Su sette operativi a Cava Ispica, due operatori hanno la 104, quindi una forza lavoro ulteriormente ridotta.
"Appena ho preso questo incarico - dice Daniela Sparacino, responsabile delle due aree archeologiche e della gestione di Torre Cabrera a Pozzallo - ho subito esaminato i dati sullo sbigliettamento di Cava Ispica dell'anno 2013 e appare evidente che il numero dei ticket diminuisce in rapporto alla riduzione della turnazione: comunque nel 2013 Cava Ispica ha registrato un introito di 24 mila euro".
Inutile dire che questa cifra sarebbe sensibilmente superiore se la turnazione fosse più elastica, e quindi, maggiore il numero di custodi a disposizione, in modo tale da poter garantire maggiori aperture nei fine settimana, nei festivi e negli orari pomeridiani.
"Non abbiamo ancora, ovviamente, il dato del 2014 - aggiunge la Sparacino - ma mi sento di concordare sull'ipotesi che si potrebbe tranquillamente arrivare a un introito di 40 mila euro se potessimo gestire un maggior numero di custodi e quindi una turnazione più flessibile".
Un'analisi sugli introiti di Parco Forza è ancora prematura dato che l'introduzione del biglietto a pagamento è recente. Per quanto riguarda Torre Cabrera, invece, non è stato ancora istituito il ticket e, fra l'altro, il monumento è chiuso, essendo oggetto di lavori di messa in sicurezza. C'è da dire, comunque, che in estate, il numero dei visitatori di Torre Cabrera è altissimo e dunque, il potenziale di questo sito è evidente, ma al momento, non è sfruttato.
Altro capitolo, il Museo di Kamarina, dove il suo direttore, l'archeologo Giovanni Distefano, docente universitario e autore di numerose campagne di scavi e pubblicazioni, all'occorrenza fa il giardiniere e il carpentiere. "Non ci sono più fondi per le manutenzioni, nel 2012 abbiamo ricevuto 500 euro dall'assessorato regionale, nel 2013, 1000 euro - spiega il direttore del Museo - e allora, è chiaro che, ogni giorno, io con i miei cinque custodi facciamo quel che deve essere fatto, come… innaffiare le piante, sistemare le staccionate. Bisogna avere amore per questi siti, bisogna crederci, e dato che non ci sono più soldi, quel che c'è da fare si fa".
Nel giorno di Pasqua il Museo di Kamarina ha avuto 180 visitatori. Oggi, e anche il primo maggio, il sito sarà aperto, mattina e pomeriggio. "Dobbiamo ringraziare il dottore Di Marco dell'Azienda forestale - aggiunge Distefano - che all'occorrenza ci ha garantito degli interventi di manutenzione". Un plauso a Di Marco arriva anche dalla Soprintendente di Ragusa, Rosalba Panvini. "Dobbiamo ringraziare Di Marco e anche il sindaco di Modica, per Cava D'Ispica - spiega la Panvini - che in certe occasioni ci garantiscono interventi tampone e che vengono incontro alle nostre esigenze. Anche Legambiente ci ha aiutato in qualche occasione".
Al Museo di Kamarina, oggi, si celebra la giornata delle Antichità della Tunisia, mentre il 17 maggio, in occasione della notte europea dei musei arriverà un importantissimo sarcofago dal museo di Copenaghen. L'Unione europea ha destinato 4 milioni e 800 mila euro, fondi con i quali il Museo verrà rifatto ex novo. Nuovi percorsi e strutture, rinnovo completo della copertura dell'Agorà.
"Il museo deve essere un centro di produzione culturale, un continuo polo di richiamo e di attrazione, un punto di riferimento per lo sviluppo di attività culturali - dice il direttore, Giovanni Di Stefano - deve essere vitale, altrimenti, un museo muore".
25 Aprile 2014
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