Lo scandalo dei rimborsi chilometrici
Crocetta sfida il Pd: "Basta sprechi"
L'anno scorso la
Regione ha speso 20 milioni di euro per rimborsare le trasferte ai
26.000 forestali. E la Ue avverte: "Niente contributi se non tagliate
quella voce". Ma il Pd difende le ragioni dei lavoratori
di EMANUELE LAURIA e GIOIA SGARLATA
“Essere di sinistra non
significa essere illegali e parassitari. E agli amici del Pd dico: certi
sprechi non sono più consentiti”. Rosario Crocetta sfida il partito
democratico e annuncia che va avanti sui tagli al comparto dei
forestali, che in Sicilia occupa 26 mila addetti. Il presidente della
Regione interviene dopo l’esplosione dello scandalo, rivelato dal suo
assessore Dario Cartabellotta, dei venti milioni di euro spesi l’anno
scorso per i soli rimborsi chilometrici dei dipendenti dell’Azienda
foreste. Davanti a quella cifra, racconta Cartabellotta, i funzionari
della commissione europea e del ministero sono sobbalzati sulla sedia:
«Niente fondi da Bruxelles se non tagliate quella voce», hanno detto gli
emissari dell’Ue all’assessore alle Risorse agricole.
La Regione eroga per le sole trasferte dei dipendenti del comparto il 15 per cento della somma complessiva. Significa che agli 82 euro di costo medio di ogni giornata, se ne aggiungono 12 per i rimborsi chilometrici.
I conti sono presto fatti: 150 milioni è lo stanziamento dello scorso anno per i 15 mila dipendenti dell’Azienda Foreste, di cui 20 per gli spostamenti. Il resto dell'esercito”, che lavora nell’antincendio, è escluso dal calcolo. Ma come si può giungere a questa cifra? Cartabellotta parla di “cattiva organizzazione del lavoro”, di operai mandati spesso troppo lontano dalle proprie sedi: “Perché un addetto viene inviato da Pioppo va a Cefalù (75 chilometri) e non si utilizza uno che ha sede a Cefalù?”. Semplice inefficienza o dietro c’è del metodo per incrementare le buste paga? Di certo, sembra che la media degli spostamenti rimborsati, per ogni forestale, si aggiri sui 30-35 chilometri ogni giorno. Il governo vuole imporre un limite di 15 chilometri per ogni trasferta, con un risparmio di 10 milioni.
Crocetta non nasconde che la spesa potrebbe essere stata gonfiata, in questi anni,anche per effetto di rimborsi moltiplicati: “Magari in cinque partono con una sola auto e ciascuno di loro fa la nota spese…”. Al di là delle furbizie, il presidente ne fa una questione sociale: “Noi non vogliamo eliminare i forestali ma invitarli a rinunciare a qualche privilegio, a firmare una sorta di contratto di solidarietà a vantaggio anche di altre categorie di precari. Perché se cade l’articolo presentato dal governo (che comprende anche il blocco al turn over e gli avanzamenti di qualifica) vengono a cadere anche 40 milioni di finanziamento europero per progetti importanti quali la realizzazione di sentieri sui Nebrodi e alle Eolie. Un ammanco di 75 milioni che dovremmo recuperare tagliando i trasferimenti ad altri lavoratori, pena una sicura bocciatura del commissario dello Stato”. Quindi avanti con l’articolo che prevede la riduzione di spesa per i forestali: “Non lo ritiro, il parlamento si assumerà la responsabilità di discutere gli emendamenti soppressivi”. Il Pd, invece, per voce di diversi suoi rappresenanti (fra cui il segretario regionale Giuseppe Lupo e i deputati Antonello Cracolici e Concetta Raia), difendono le ragioni dei lavoratori:
«Se ci sono stati degli abusi — dice Lupo — è dovere del governo vigilare e garantire una efficiente organizzazione del servizio. Per far questo non serve una legge. La verità è che qualcuno ha scambiato i diritti contrattuali dei forestali per privilegi. Chi pensa questo, in giunta, dovrebbe dimettersi. Crocetta faccia chiarezza». Ma il governatore contrattacca: “Non mi piego alla logica della difesa corporativa”. E a sorpresa, ma neanche tanto, trova il sostegno del Nuovo centrodestra: “Un ottimo segnale quello che arriva dalla giunta Crocetta sulla razionalizzazione della spesa – dice il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione -con il ridimensionamento dell’incredibile cifra per i rimborsi chilometrici. Se ilgoverno, da solo, non riesce ad affrontare emergenze come quelle dei precari e forestali, siamo pronti a discuterne subito attorno a un tavolo. Per difendere i diritti dei lavoratori ma per inserirli finalmente in un circuito produttivo”.
Il
confronto sui forestali, all’interno della legge finanziaria, ripartirà
martedì all’Ars in un clima tutt’altro che sereno nella maggioranza. E i
sindacati, proprio per martedì, hanno annunciato una grande
manifestazione di protesta contro il governo davanti al parlamento
regionale.La Regione eroga per le sole trasferte dei dipendenti del comparto il 15 per cento della somma complessiva. Significa che agli 82 euro di costo medio di ogni giornata, se ne aggiungono 12 per i rimborsi chilometrici.
I conti sono presto fatti: 150 milioni è lo stanziamento dello scorso anno per i 15 mila dipendenti dell’Azienda Foreste, di cui 20 per gli spostamenti. Il resto dell'esercito”, che lavora nell’antincendio, è escluso dal calcolo. Ma come si può giungere a questa cifra? Cartabellotta parla di “cattiva organizzazione del lavoro”, di operai mandati spesso troppo lontano dalle proprie sedi: “Perché un addetto viene inviato da Pioppo va a Cefalù (75 chilometri) e non si utilizza uno che ha sede a Cefalù?”. Semplice inefficienza o dietro c’è del metodo per incrementare le buste paga? Di certo, sembra che la media degli spostamenti rimborsati, per ogni forestale, si aggiri sui 30-35 chilometri ogni giorno. Il governo vuole imporre un limite di 15 chilometri per ogni trasferta, con un risparmio di 10 milioni.
Crocetta non nasconde che la spesa potrebbe essere stata gonfiata, in questi anni,anche per effetto di rimborsi moltiplicati: “Magari in cinque partono con una sola auto e ciascuno di loro fa la nota spese…”. Al di là delle furbizie, il presidente ne fa una questione sociale: “Noi non vogliamo eliminare i forestali ma invitarli a rinunciare a qualche privilegio, a firmare una sorta di contratto di solidarietà a vantaggio anche di altre categorie di precari. Perché se cade l’articolo presentato dal governo (che comprende anche il blocco al turn over e gli avanzamenti di qualifica) vengono a cadere anche 40 milioni di finanziamento europero per progetti importanti quali la realizzazione di sentieri sui Nebrodi e alle Eolie. Un ammanco di 75 milioni che dovremmo recuperare tagliando i trasferimenti ad altri lavoratori, pena una sicura bocciatura del commissario dello Stato”. Quindi avanti con l’articolo che prevede la riduzione di spesa per i forestali: “Non lo ritiro, il parlamento si assumerà la responsabilità di discutere gli emendamenti soppressivi”. Il Pd, invece, per voce di diversi suoi rappresenanti (fra cui il segretario regionale Giuseppe Lupo e i deputati Antonello Cracolici e Concetta Raia), difendono le ragioni dei lavoratori:
«Se ci sono stati degli abusi — dice Lupo — è dovere del governo vigilare e garantire una efficiente organizzazione del servizio. Per far questo non serve una legge. La verità è che qualcuno ha scambiato i diritti contrattuali dei forestali per privilegi. Chi pensa questo, in giunta, dovrebbe dimettersi. Crocetta faccia chiarezza». Ma il governatore contrattacca: “Non mi piego alla logica della difesa corporativa”. E a sorpresa, ma neanche tanto, trova il sostegno del Nuovo centrodestra: “Un ottimo segnale quello che arriva dalla giunta Crocetta sulla razionalizzazione della spesa – dice il sottosegretario alle Politiche agricole Giuseppe Castiglione -con il ridimensionamento dell’incredibile cifra per i rimborsi chilometrici. Se ilgoverno, da solo, non riesce ad affrontare emergenze come quelle dei precari e forestali, siamo pronti a discuterne subito attorno a un tavolo. Per difendere i diritti dei lavoratori ma per inserirli finalmente in un circuito produttivo”.
05 Gennaio 2014
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Presidente siamo per il dialogo.
C'è tutta la volontà di trovare un punto d'incontro, ma si parli anche con i lavoratori...
Siamo anche noi sorpresi dalla notizia che un addetto si deve spostare da Pioppo a Cefalù per raggiungere il posto di lavoro, ma in questo caso i Km non sono 75 ma bensì 150, il calcolo viene fatto su andata e ritorno. Adesso per colpa di qualcuno paga le conseguenze anche chi di chilometri ne fa 20, ci sono dei casi in cui è il datore di lavoro che per una questione di esuberi invia i propri dipendenti in un altro comune, quest'ultimi o ritornano al proprio comune o gli si paga tutto il chilometraggio, è una questione di correttezza.
Dall'oggi al domani non si possono cancellare i diritti dei lavoratori perchè sarebbe incostituzionale, anche il Commissario dello Stato impugnerebbe la norma, l'unica cosa che si DEVE fare subito è tagliare gli sprechi che si annidano anche nel Comparto Forestale...
CONTRATTO INTEGRATIVO REGIONALE ( Scaduto da 13 anni)
ART. 16
CENTRI DI RACCOLTA - MEZZI DI TRASPORTO -
RIMBORSO CHILOMETRICO
CENTRI DI RACCOLTA - MEZZI DI TRASPORTO -
RIMBORSO CHILOMETRICO
L'Amministrazione Forestale è tenuta a provvedere ai mezzi di trasporto ( art. 54 CCNL/98 ) per il raggiungimento dei luoghi di lavoro, ove la distanza sia superiore a due chilometri dal centro di raccolta. Il centro di raccolta è da intendersi come l'ubicazione della casa Municipale del comune dove ricade il cantiere, ovvero del comune dove risiede il lavoratore se più vicino al posto di lavoro.
Se il tempo di viaggio, dal centro di raccolta al luogo di lavoro, calcolato su quello che si impiega o si impiegherebbe con i mezzi forniti dall'Amministrazione supera i 90 minuti tra andata e ritorno, quello eccedente viene considerato come effettiva prestazione di lavoro. Il centro di raccolta di cui al presente comma ed al successivo è sempre da intendersi quello ricadente nel comune ove ricade il cantiere. Ove la distanza dal centro di raccolta al luogo di lavoro, pur non superando tra andata e ritorno i 90 minuti, non sia interamente percorribile con mezzi di trasporto, l'orario di lavoro ha inizio dalla fermata dai mezzi medesimi.
Il 2014 saremo "Morti di fami assoluti", grazie al Presidente, all'Assessore(CGIL) e a tutte le sigle Sindacali. Luigi Costanza (Antincendio AG)
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