La vertenza. Contestata la Finanziaria regionale
Forestali arrabbiati «Non siamo tutelati»
Un momento della protesta dei forestali
nell'aprile dello scorso anno
Foto lasicilia.it
Antonio La Monica
I lavoratori della Forestale non sembrano avere apprezzato la nuova legge Finanziaria regionale che prevede per loro alcune novità di rilievo, ma certamente non positive. Livelli occupazionali non più garantiti, nulle possibilità di stabilizzazione per i precari e tagli al comparto di oltre 50 milioni di euro rispetto al 2013. Tagli che prevedono anche modalità di accorpamento non ancora meglio definite. Insomma, c'è ne è abbastanza per far saltare i nervi dei sindacati di categoria che, anche da Ragusa, si muoveranno alla volta di Palermo per manifestare contro il disegno di legge in questione. Al loro fianco, idealmente, anche l'onorevole dell'Udc, Orazio Ragusa che punta l'indice contro un particolare aspetto della nuova normativa. Normativa che prevede, tra l'altro, un limite di 55 anni di età per gli operatori del demanio foreste adibiti alle funzioni di antincendio. Scelta dettata, secondo il Governatore Crocetta, dalla necessità di garantire personale non anziano per un mansione che richiede tempestività, riflessi pronti e, in una parola, forza che è difficile reperire in chi è più vicino ai sessanta che ai cinquanta anni.. "La Regione Siciliana - afferma il deputato Orazio Ragusa - sta commettendo un grave errore a cui è necessario porre subito rimedio. Prevedere che gli operatori antincendio, che dovrebbero passare al demanio foreste, debbano avere al massimo 55 anni è un errore che può costare caro". La legge, infatti, non spiega quali attività possano svolgere gli over 55 che pure sono presenti in forza nel corpo forestale. "Il rischio spiega l'onorevole dell'Udc - è che la Regione si troverà a dovere comunque garantire uno stipendio ad una parte di personale pur non potendola utilizzare nella preziosa attività di prevenzione degli incendi. Trovo assurda anche la motivazione che oltre i 55 anni si sia troppo vecchi per una attività come quella prevista. E' un assurdo se non si considerano le reali capacità dei singoli dipendenti ed è, senza ombra di dubbio, anche un potenziale spreco di risorse. Consideriamo che l'età media di chi svolge questo servizio è già piuttosto alta".
IL rischio, dunque, è che la Regione si trovi per sua stessa mano del tutto sprovvista di personale forestale antincendio. "Bisogna eliminare subito questo vincolo - prosegue Orazio Ragusa - perché non possiamo ridurre questa preziosissima attività per carenza di personale dovuta a un intoppo burocratico". Ragusa spiega la funzione particolare svolta da questo tipo di personale. "L'attività di prevenzione - conclude il deputato - consiste nel porre in essere azioni mirate a ridurre le cause e il potenziale innesco d'incendio nonché interventi finalizzati alla mitigazione dei danni conseguenti. Le squadre antincendio boschivo risultano particolarmente utili per lo svolgimento delle operazioni di prevenzione e di bonifica. Si occupano, infatti, anche dell'estinzione definitiva di tutti i focolai periferici o perlomeno a rischio di ripresa, siti nell'area incendiata. Aspetto, quest'ultimo, particolarmente importante ai fini preventivi. A loro sono demandate le funzioni di sorveglianza e pattugliamento del territorio durante i periodi di elevata pericolosità d'incendio, soprattutto in estate. Basta comprendere l'importanza di tutte queste attività per rendersi conto che la Regione deve subito cassare il limite dei 55 anni".
05 Gennaio 2013
On. Ragusa, non solo la questione dei 55 anni.
Dobbiamo constatare per l'ennesima volta che Lei è proprio sfortunato con i lavoratori forestali, non gliene va bene una. Se non mi sbaglio Lei è stato sempre nella maggioranza. Con Cuffaro, per un breve periodo con Lombardo e adesso con Crocetta...
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