Vertice del governatore con gli assessori sulle linee-guida: non saranno più finanziati singoli capitoli di spesa
Crocetta e Bianchi: «Faremo il prossimo Bilancio su obiettivi specifici»
Lillo Miceli
Palermo. Riqualificazione della spesa per destinare le risorse verso due settori strategici: sviluppo e Welfare. E' questa la linea emersa dalla lunga riunione tra il presidente della Regione, Crocetta, e i suoi assessori che nei giorni scorsi avevano ricevuto una nota d'indirizzo del loro collega dell'Economia, Bianchi. Il nuovo Bilancio regionale non sarà più redatto secondo il metodo classico di finanziare i singoli capitoli. Le risorse, infatti, saranno destinate a obiettivi specifici che saranno indicati dai singoli dipartimenti. Inoltre, sarà effettuata un'attenta verifica di tutti i capitoli per individuare eventuali residui che saranno disimpegnati e impegnati su nuova spesa. Una parte di questi residui saranno utilizzati per la riduzione del debito o per l'incremento del «fondo rischi».
Sarà chiesto un elenco nominativo dei dipendenti di tutti gli enti che erogano stipendi pagati con fondi della Regione. Ciò consentirà di verificare esattamente quale sia il fabbisogno. «Pensiamo che con questo sistema - ha rilevato Bianchi - si potrà ottenere un consistente risparmio».
Per avviare concretamente la stesura del Bilancio 2014, la prossima settimana, si svolgeranno incontri bilaterali: da un lato, Crocetta e Bianchi; dall'altro, ogni singolo assessore che dovrà indicare gli obiettivi che intende raggiungere il prossimo anno.
«Non deve essere una manovra depressiva - ha sottolineato il presidente Crocetta - ma dovrà sbloccare la spesa. Ulteriori risparmi potranno essere fatti nella sanità. Dobbiamo superare l'idea che non vale la pena spendere di meno perché diminuisce il contributo statale. L'importante è garantire servizi efficienti ai cittadini. Occorre riqualificare e allineare l'utilizzo di fondi regionali, nazionali ed europei, sapendo che dal giugno del prossimo anno partirà la programmazione Ue 2014-2020. Dobbiamo farci trovare pronti». Il governo regionale adotterà un piano per la realizzazione di case popolari, senza ulteriore cementificazione, ma utilizzando il patrimonio dei centri storici.
Intanto, ieri il presidente della Regione, Crocetta, ha incontrato i segretari regionali di Cgil, Pagliaro e Uil, Barone con quali ha affrontato la questione della stabilizzazione dei precari degli enti locali. Crocetta ha assicurato che non appena arriverà la circolare del ministro della Funzione pubblica, D'Alia, presenterà un apposito ddl. Pagliaro ha anticipato che se ciò non dovesse avvenire in tempi brevi, «daremo luogo alla manifestazione già annunciata che si terrà in provincia di Messina», dove è concentrata la maggior parte dei precari: oltre cinquemila. Barone ha definito «inadempiente» il governo che non ha ancora inviato la circolare del ministro D'Alia. Il ministero ha fatto sapere che la circolare è stata firmata e inviata alla Corte dei conti per la registrazione. I sindacati hanno messo sul tappeto anche la questione dei forestali della provincia di Palermo che chiedono di aumentare il monte-ore. Ma la legge in vigore non lo consente, mentre il ddl che avrebbe potuto sbloccare la vertenza è stato bocciato dall'Ars.
23 Novembre 2013
Secondo il mio modesto parere...
Commentando questo articolo mi viene subito in mente che se il riordino non arriva, ognuno rimane nel proprio contingente a VITA. Peccato, Palermo forse poteva sbloccare questa vertenza per tutti...
Questa vertenza si poteva e si doveva sbloccare il 26 marzo, il 27-28-29-30 Aprile, alla fine si luglio, alla fine di agosto, il 25 Settembre ed in ultima chance il 24 ottobre.
RispondiEliminaPurtroppo i forestali siciliani e in particolare i palermitani hanno scelto "deliberatamente" di non seguire i loro stessi colleghi che denunciavano e lottavano contro questo sistema di smantellamento (altro che rimanere nel proprio contingente a VITA) difendendo il consolidato 2011 per tutti i forestali.
Preferendo dare fiducia a chi con grande astuzia e strategia ci ha portato a tutto questo .....tutto è stato pianificato nei minimi dettagli e quel che è peggio ancora non si riesce a capirlo.
forse sarebbe utile tutti i 7 mola forestali anticendio e 18 mila della manutenzione buttare tutte le bandiere e sigle sindacali e scendere tutti e dico tutti a palermo e bloccare x 15 giorni vediamo se poi nn ci farebbero una legge che ci soddisfa a tutti ..ma siccome siamo tutti pecoroni ...ci piace stare a casa e leggere e scrivere come sto facendo io tutto restera cosi a vita ciao salvatore e michele...Ilardi G.
RispondiEliminaGiuseppe sai dirmi perchè dovrei scendere a lottare senza la bandiera del sifus?
RispondiEliminaFinora fino a prova contraria il sifus è l'unico sindacato, peraltro formato da operai forestali, a lottare per la dignità di tutti.
piuttosto mi domando ....è forse questo il problema?
Mi sà che il problema del sifus è proprio quello di lottare per la pari dignità di tutti.
Ma quello che per qualcuno è un problema che va superato con l'ignorarci o peggio calunniandoci, sappiate che per noi è un VANTO e personalmente finchè il sifus esisterà sarà la mia unica bandiera ....e nella malaugurata ipotesi che si riuscirà a neutralizzarlo mai mi vedrete combattere senza una bandiera che ci rappresenti ....semplicemente perchè oltre ad essere assolutamente INUTILE sarebbe anche assolutamente molto DANNOSO per l'intero comparto.
caro salvatore se ai letto bene ho scritto senza bandiere quindi tutte le sigle ma se tu e il sifus volete ancora correre dietro il vento siete liberi di farlo...e credo che resteremo cosi fino alla tomba .ciao giuseppe ilardi.
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