13 agosto 2013

L'IMPIEGO DELLA FORESTALE PER LA MANUTENZIONE NON E' STATA ESEGUITA GRATIS


E noi guardiamo le stelle

Sulla vicenda della scomparsa autonomia del Parco Archeologico della Neapolis ritengo dare il titolo "E noi guardiamo le stelle…". Alle perplessità da me manifestate ha risposto con una nota la signora Elena Messina, credo alle dipendenze della Soprintendenza. Nel caso che la signora in questione parlasse in nome e per conto dell'Assessore Sgarlata risponderò utilizzando il diritto di replica. Se non lo fosse, e credo propio di si, risponderò lo stesso per le imprecisioni a cui fa riferimento, perchè queste ultime possono essere a malapena giustificate negli scritti di comuni cittadini mentre, invece non sono ammesse se pronunciate da funzionari che manteniamo al lavoro con i nostri soldi pubblici.
Difatti non è una mia cattiva interpetrazione ma è in capo all'Assessore la dichiarazione secondo cui la mancata perimetrazione del Parco incentiva le concessioni edilizie. Aggiungo anche che il ritardo ultradecennale della mancata istituzione del Parco mantiene in stato confusionale sia il controllo delle convenzioni e degli stessi incassi delle somme dovute, sia gli stessi usi che ancora sono tutti da chiarire.
Altra imprecisione è sull'aspetto economico della vicenda. Non ho mai detto che "i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti di ingresso rimarrebbero nelle disponibilità delle "esangui" casse comunali che nulla comunque avrebbero a che vedere con gli introiti del Parco".
Qui tra l'altro vi sono due imprecisioni. La prima è che la quota del 30% dello sbigliettamento è una norma di legge che viene rispettata con la firma di apposite convenzioni con il Comune che si impegna a spendere le somme in progetti di pulizia e miglioramenti della stessa area del Parco. La seconda è che la signora Messina ci ricorda che qualche anno fa fu stipulata una convenzione tra Soprintendenza e Comune asserendo che l'esperienza fu disastrosa. Ma si è dimenticata di aggiungere che fu talmente disastrosa che recentemente ne è stata firmata un'altra per le manutenzioni ordinarie.
Altra cosa, invece, è l'impiego della forestale per la manutenzione straordinaria che non è stata eseguita gratis ma è costata alle tasche dei cittadini 250mila euro di finanziamento regionale.
Ma qui il problema che volevo e voglio porre con forza all'attenzione dei cittadini è la "normalizzazione" del Parco Archeologico, reo di essere non giuridicamente formalizzato e che, secondo me, ne allontana sempre più la nascita dando un colpo mortale alla sua autonomia gestionale ed economica e permettendo, in pratica, che le sue considerevoli entrate (2,5-3 milioni) continuino a prendere la strada di Palermo invece che essere impiegate nella nostra boccheggiante Città.
Certo abbiamo tutti ascoltato le assicurazioni dell'Assessore Sgarlata che ci tranquillizza che nell'arco di pochi mesi questo parco potrebbe essere decretato; ma ci credo poco visti i tempi burocratici fin qui perseguiti.
Marcello Lo Iacono

12 Agosto 2013 





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