Mensilità arretrate, pagamenti entro Ferragosto ma continua l'agitazione a difesa del contratto
Il quadro che si prospetta per i lavoratori non
è chiaro: sembra che la possibilità di effettuare giornate in più
rispetto a quelle previste dalle garanzie occupazionali sia una chimera.
Da settembre si annunciano iniziative di mobilitazione (Foto archivio lasicilia.it)
Si scrive forestali, si legge incertezza e malcontento, data l'esiguità delle risorse sin qui previste per il comparto, che non lascia fare sonni tranquilli a lavoratori e sindacati. E nel Calatino - dove l'incidenza del settore forestale tanto da un punto di vista della tutela dei boschi del territorio, quanto da quello più strettamente occupazionale, è notevole - la preoccupazione è palpabile. Riguarda gli stipendi sin qui maturati, ma interessa anche, anzi soprattutto, il futuro prossimo, vale a dire quanto accadrà a partire da settembre. Cominciamo con gli stipendi. All'appello mancano le mensilità di giugno e luglio. Nello specifico, le due mensilità attengono ai lavoratori con contratto a tempo determinato. I forestali a tempo indeterminato, invece, non hanno ancora percepito il salario di luglio. Ebbene, come evidenziato anche di recente nel corso di un incontro fra l'Azienda forestale e i sindacati, entro Ferragosto saranno pagate le mensilità di giugno per i lavoratori a tempo determinato e quella di luglio per i loro colleghi a tempo indeterminato. Quella che comincia domani, quindi, sarà una settimana significativa Successivamente saranno corrisposti gli emolumenti di luglio ai forestali a tempo determinato.
A preoccupare lavoratori e sindacati, come detto, però, è lo scenario che potrebbe delinearsi a settembre, con una mancanza di fondi. Flai - Cgil, Fai - Cisl e Uila - Uil continuano, pertanto, nello stato di agitazione proclamato le scorse settimane «per sollecitare lo sblocco dello stato di incertezza e di confusione in cui versa l'intera categoria e per il mancato rispetto degli impegni da parte della Regione siciliana».
Il problema, infatti, si pone per il prosieguo dell'attività lavorativa a partire da settembre. Problema, questo, che investe tutti, a partire dagli operai addetti alle manutenzioni nelle diverse aree boschive del territorio, alcuni dei quali hanno concluso temporaneamente la propria attività nei giorni scorsi, ma che dovranno poi riprendere. «Da quanto comunicatoci dalla Regione e da Azienda forestale e Irf - si ribadisce da Flai, Fai e Uila - emerge una grave mancanza di fondi, tale da pregiudicare la copertura necessaria allo svolgimento delle giornate lavorative previste dalla legge 14/06. Ciò contraddice quanto sin qui affermato dal governo regionale e dall'amministrazione forestale, che hanno dichiarato, sin dall'approvazione della Finanziaria regionale, la totale copertura economica per le giornate contemplate dalla legge».
Il quadro fosco della situazione sembra mettere in discussione conquiste che sembravano, invece, acquisite. Stando alle risorse sin qui previste, infatti, la possibilità di effettuare giornate in più rispetto a quelle previste dalla garanzie occupazionali appare una chimera. Ecco perché, sin da settembre, si annunciano iniziative di mobilitazione, a meno che da Palermo non giungano segnali rassicuranti, oggi imprevedibili.
Mariano Messineo
11 Agosto 2013
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