L'emergenza occupazione
Parla il direttore dell'Ufficio provinciale del Lavoro, Cortese: «Situazione allarmante, che si aggrava giorno dopo giorno»
Settori in crisi
Forestale, scuola e formazione professionale
Forestale, scuola e formazione professionale
sono tre settori che non assicurano più,
a
causa dei «tagli», il numero di posti del passato.
Nella foto l'Ufficio
del Lavoro
Giuseppe Scibetta
«Quello del 2013 potrebbe trasformarsi in un "autunno tragico" per l'occupazione della nostra provincia»: è questa la grande preoccupazione del direttore dell'Ufficio del Lavoro dott. Claudio Cortese che dalla sua postazione di via Sallemi si ritrova a dover "fare i conti" con una crisi occupazionale che risulta terribile a livello nazionale e che lo è ormai da tempo nei Comuni del Nisseno dove coloro i quali si ritrovano senza lavoro crescono di giorno in giorno.
«La situazione che è allarmante da diverso tempo - dice Claudio Cortese - non solo si è completamente bloccata perchè non si fanno più assunzioni, ma rischia di aggravarsi ulteriormente».
E poi - anche se non lo dice palesemente - fa capire che ci sono settori che nella nostra provincia sono stati determinanti per assicurare una tranquillità economica a migliaia di famiglie e che adesso, dopo anni di difficoltà, rischiano di implodere pericolosamente: basti pensare al settore della forestale che in provincia di Caltanissetta (in un modo o nell'altro) ha assicurato un discreto reddito a ben 1.806 lavoratori (112 dei quali occupati a tempo indeterminato, 443 "centocinquantunisti" (cioè operai che vengono assunti con contratti a tempo determinato di 151 giorni, ndr) di cui 368 destinati alle operazioni antincendio e 75 addetti alle stazioni di controllo, 771 "centunisti", e 480 "settantottisti".
In crisi anche il settore della Formazione professionale, dove il Governo regionale annunzia tagli verticali agli organici, coinvolgendo così anche gli operatori della provincia di Caltanissetta che (a vario titolo) sono circa 1.500. A rischio in qualche modo anche coloro i quali sono stati assunti dai vari enti di Formazione a tempo indeterminato e che sono 394, dei quali 286 continuano a fare i docenti, gli amministrativi, i tutor ed i direttori, mentre gli altri 108 sono incaricati dell'espletamento dei servizi svolti nei Sportelli multifunzionali, dove ci sono oltre che degli amministrativi anche degli orientatori, dei progettisti, dei tutor e dei valutatori. Coinvolti nel "circuito" della Formazione professionali in provincia anche centinaia di lavoratori atipici, assunti con contratti specifici ed incaricati di effettuare ogni anno 31 mila ore di docenza.
In grande difficoltà anche il bacino dell'occupazione assicurata sino a qualche tempo fa nel settore della Scuola, dove negli ultimi tre anni ci sono stati "tagli" sanguinosi agli organici (le organizzazioni sindacali parlano di quasi 1.500 posti di lavoro in meno nella sola provincia di Caltanissetta) e dove non arrivano notizie soddisfacenti nemmeno in occasione delle nuove immissioni in ruolo previste nei prossimi giorni in occasione dell'anno scolastico 2013-2014.
Una situazione che rischia di diventare nei prossimi mesi anche perchè nel pubblico impiego coloro i quali vanno in pensione non vengono sostituiti più tramite i concorsi dai giovani e il settori privato vive una crisi drammatica per cui le imprese non assumono più perchè i titolari temono di essere costretti poi alla chiusura.
«Qui arrivano persone disperate - racconta il dott. Claudio Cortese - ma noi non siamo più in grado di dare delle risposte a tutti coloro che cercano lavoro. Io credo ancora fortemente che possa registrarsi una certa ripresa occupazionale, ma serve intervenire con interventi radicali al fine di aiutare i giovani della provincia, i quali sono ormai catalogabili in due grandi gruppi: quelli che il lavoro non lo cercano più e non studiano nemmeno e quelli che invece sono costretti a cercare fortuna all'estero».
23 Agosto 2013
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