FORESTALI, CONTRO IL GOVERNO MOBILITAZIONE GENERALE
Gli esecutivi di Flai Fai e Uila contestano il presidente della Regione che “rifiuta il confronto col sindacato su temi fondamentali e di grande valenza strategica che non si difendono solo con proclami sui mass-media”. Il calendario delle manifestazioni
A conclusione dei lavori, gli esecutivi hanno impegnato le segreterie regionali delle tre organizzazioni "a interrompere l'attuale e defaticante sistema di interlocuzione istituzionale e ad attivare tutte le iniziative sindacali, precedute da un’ampia diffusione delle motivazione della vertenza, per mirate quanto incisive azioni di lotta".
Quanto al programma della mobilitazione, il 14 aprile saranno organizzate in tutte le province "manifestazioni aperte al pubblico in luoghi simbolici, parchi pubblici, aree attrezzate" e altro. Dal 15 al 19 è previsto l'incontro con i capigruppo e con le commissioni dell'Ars a cui nei prossimi giorni i sindacati chiederanno d'essere ricevuti. Contemporaneamente, in tutte le province si svolgeranno attivi unitari. Ancora, dal 22 al 27 aprile si terranno tre manifestazioni "innanzi alla presidenza della Regione", che vedranno confluire a Palermo, alternativamente, i lavoratori delle province di Messina, Caltanisetta ed Enna; Catania, Ragusa e Siracusa e Palermo, Trapani e Agrigento. Sarà infine organizzata una "iniziativa generale davanti all'Ars". (ug)
MA ECCO IL DOCUMENTO VARATO DAGLI ESECUTIVI REGIONALI DI FLAI FAI E UILA
Gli Esecutivi Regionali di FAI, FLAI e UILA riuniti a Palermo per valutare gli orientamenti e i provvedimenti adottati dal Governo Crocetta in materia di forestazione, dopo ampio dibattito, hanno deciso di sintetizzarne il contenuto nel presente documento.
L' Esecutivo, preliminarmente, manifesta disapprovazione sul metodo seguito dal Governo, che a parole, da un lato sui tavoli interlocutori propone percorsi innovativi sul fronte delle relazioni, mentre dall'altro sui temi da discutere ha già assunto posizioni deliberate.
In particolare criticano, e trovano inspiegabile, il comportamento del Presidente che rifiuta il confronto con il Sindacato su temi fondamentali quali la tutela dell'ambiente, la difesa del suolo, lo sviluppo del sistema agro-forestale, il lavoro e la stessa democrazia! Questioni per il Sindacato irrinunciabili e di grande valenza strategica che non si difendono solo con i proclami attraverso i mass-media.
Tale atteggiamento implica l'impossibilità per il Sindacato Confederale di esprimere le proprie idee ed avanzare innovative proposte al fine di superare l'attuale ruolo asfittico delle politiche a tutela dei boschi, dell'ambiente e del territorio, in una regione dove la desertificazione e il dissesto idrogeologico rischiano di assumere la caratteristica della irreversibilità, provocando, come è già accaduto, danni e perdite di vite umane.
E' ad un diverso modo e a nuovi obbiettivi da affidare al sistema agro-ambientale-forestale in essi compresa l'implementazione e la diversificazione delle attività cui finalizzare risorse e utilizzo della forza lavoro, che FAI, FLAI e UILA guardano con interesse coniugando la salvaguardia e la centralità del territorio e del patrimonio boschivo con la tutela dei lavoratori.
L'Esecutivo reputa che i provvedimenti adottati dalla Giunta, dal blocco del turn-over all'aleatorietà dei finanziamenti per il settore, come le stesse linee di intervento adottate dalla Delibera n. 117 del 15/03 u.s., pur contenendo alcuni elementi innovatori, nella sostanza vengono vanificati da un confuso, quanto penalizzante sbocco che si vuole dare alle risorse umane ed alla futura governance che allo stato sembra finalizzata al disimpegno diretto della Regione.
Per FAI, FLAI e UILA lo sviluppo e la qualità degli interventi, come la riorganizzazione del sistema, possono riuscire credibili solo se supportati dalla qualità del rapporto di lavoro, che di fatto rischia di uscirne destrutturato e mortificato. Come lo è attualmente! Causa: i ritardi nei pagamenti, la mancanza di progetti, l'incertezza dei finanziamenti, il vuoto contrattuale, la messa in discussione di accordi esistenti. Fattori tutti che hanno pregiudicato fasi culturali importanti.
L'Esecutivo ritiene doveroso evidenziare che il livello di esasperazione raggiunto dai lavoratori, causa la sistematica violazione dei loro diritti e la carenza di interlocuzione politica, rischia di essere sottovalutato.
Ribadisce l'Esecutivo l'esigenza che senza ulteriori remore si proceda al confronto con il Presidente della Regione sui seguenti aspetti:
*riordino del sistema legislativo forestale con particolare riferimento all'implementazione e diversificazione delle attività;
*attuazione dei principi che stanno alla base dell'Accordo 2009;
*reperimento nel Bilancio 2013 delle poste finanziare accorrenti, prevedendo l'istituzione di una "Cabina di Regia" che monitorizzi tutte le risorse disponibili da destinare alla salvaguardia dell'ambiente, alla tutela del territorio e all'ampliamento della superficie boschiva;
*stipula del Contratto Integrativo Regionale di lavoro e immediato pagamento degli arretrati contrattuali;
*istituzione di un capitolo unico per gli operai a tempo indeterminato.
Su tali obbiettivi l'Esecutivo impegna le Segreterie Regionali a interrompere l'attuale e defaticante sistema di interlocuzioni istituzionale e ad attivare tutte le iniziative sindacali, precedute da un ampia diffusione delle motivazione della vertenza anche attraverso conferenze stampa, per mirate quanto incisive azioni di lotta fino a quando le aspettative e i diritti dei lavoratori non trovino concreta attuazione.
Palermo, lì 5 Aprile 2013
Gli Esecutivi Regionali di FAI-Cisl, FLAI-Cgil e UILA-Uil
06 Aprile 2013
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