L'assessore boccia l'accordo
"Per la Gesip un passo indietro"
L'assessore all'Economia: "E' sbagliato estendere la cig a tutti, per la Gesip è una battuta d'arresto, non un buon passo. Sono preoccupato". Stamattina manifestazione dei disoccupati esclusi dalla Cig in deroga. La Regione a caccia di due miliardi per sanare i conti
L'assessore regionale al Bilancio della Sicilia, Luca Bianchi boccia senza appello l'accordo siglato nella tarda serata di ieri tra Regione e Comune di Palermo sulla Gesip che prevede sei mesi di cassa integrazione in deroga per i 1.805 operai della società partecipata del Comune di Palermo. Intervenendo al forum del Centro Pio La Torre a Palermo ha spiegato che l'accordo Gesip "è una battuta d'arresto, non è un buon passo".
Bianchi stigmatizza "l'utilizzo della piazza e una posizione rigida e irragionevole del Comune che porta a una strada molto preoccupante che rischia di far saltare il progetto di risanamento dei conti e di ripartenza. E' sbagliato estendere la cig a tutti". Bianchi teme che in questo modo "si arma un meccanismo esplosivo. Devo dire che sono preoccupato". Bianchi ha spiegato che "non è la cig la soluzione più adatta".
Stamattina oltre un centinaio di disoccupati, esclusi dall'accesso agli ammortizzatori sociali in deroga, hanno manifestato davanti all'assessorato regionale alle Politiche sociali, famiglia e lavoro in via Trinacria a Palermo. Lo rende noto la Fiom. I manifestanti chiedono di modificare i requisiti previsti dall'accordo di programma quadro sugli ammortizzatori sociali in deroga per il 2013, che impedirebbe in Sicilia a circa mille persone rimaste senza lavoro di accedere al paracadute sociale. L'intesa è stata siglata a metà febbraio da Regione siciliana e parti sociali.
La Regione intanto è al lavoro per trovare 2 miliardi necessari a chiudere i conti a poche settimane dal varo del bilancio e a sedersi ai tavoli di Roma con maggiore credibilità per ottenere risorse extraregionali e rivedere il patto di stabilità a favore di una nuova stagione di investimenti e infrastrutture che consenta la ripresa. Queste le mosse spiegate dall'assessore regionale Luca Bianchi al forum promosso dal Centro Pio La Torre. "Abbiamo fatto un'operazione verità sul bilancio dopo che il governo precedente -ha detto- ha presentato voci d'entrata non credibili. Abbiamo scoperto un buco da un miliardo di euro nel bilancio 2012 che dovremo subito coprire e lo faremo".
Erano stati previsti, ha poi spiegato Bianchi, 350 milioni di introiti derivanti dalla dismissione di immobili, "un risultato difficilmente raggiungibile in una fase di boom, figuriamoci adesso". E non erano stati conteggiati i 600 milioni di riduzione di trasferimenti pubblici. Bisognerà ora far fronte a una ulteriore riduzione dei trasferimenti per 900 milioni, ridotti a 800 milioni dopo l'interlocuzione attivata dalla Regione al tavolo nazionale.
Non è tutto: ha detto ancora Bianchi che c'era una sottodotazione su enti locali e forestali. "Dobbiamo mettere mano a una ulteriore e incisiva manovra di spending review.
Bisogna chiedere un contributo a ciascuno di noi, con scelte condivise, chiamando alla responsabilità i direttori regionali, cui ho detto di operare come se fossimo a budget zero, giustificandomi ciò che vogliono finanziare e stabilendo l'ordine delle priorità". In questo modo, "entrando nella microeconomia delle voci di bilancio, "è possibile lavorare per assicurarne la sostenibilità, senza intervenire con tagli lineari". Passi che non basteranno, ha avvertito Bianchi, "a reperire oltre il milardo che ci serve, ma che ci consentiranno di presentarci autorevolmente ai tavoli romani".
A questo fine occorre anche avviare riforme strutturali, in particolare su precari e forestali. Sui secondi, in particolare, bisogna aprire un tavolo con Regione, Stato e Inps per una migliore integrazione tra indennità di disoccupazione e salari e per avviare un percorso che permetta di transitare la categoria da una "attività chiusa sul mondo stretto dei boschi, a una più produttiva", che contempli la gestione delle riserve regionali, l'erogazione di servizi, la manutenzione del verde pubblico, di quello degli ospedali, la valorizzazione dei boschi. Del resto il bilancio è ingessato proprio su voci come forestali, precari, enti locali, "e su queste finiscono le risorse. E' un miracolo se chiudiamo il bilancio". Ci giochiamo tutto, quindi, "sulle risorse extraregionali e l'accordo con Barca sulle infrastrutture è importante. E, in vista degli investimenti e delle infrastrutture occorre intervenire sul patto di stabilità: intendiamo farlo, insieme alle altre regioni del Sud, lo stiamo già facendo, ma anche per questo abbiamo l'esigenza di presentarci a testa alta, con una visione e progetti rigorosi e credibili".
19 Marzo 2013
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