29 settembre 2012

INCENDI: ANIMALI BRUCIATI VIVI E PERSONE VIVI PER MIRACOLO




Apocalisse incendi nella Sicilia Tirrenica: animali bruciati vivi, persone salve per miracolo!


Paesi circondati dalle fiamme, centinaia di persone in fuga, una trentina di aziende di allevamento evacuate e numerosi animali bruciati vivi. Il vicesindaco di San Mauro Castelverde (Palermo), Giovanni Nicolosi, riassume cosi’ la situazione del suo paese: ”E’ una vera Apocalisse”. Il sindaco di Tusa (Messina), Angelo Tudisca, ha mandato un messaggio alla popolazione per una mobilitazione di massa contro gli incendi: ”Abbiamo bisogno di aiuto, fuoco alle porte di Castel di Tusa. Sos”. Un vasto territorio, tra le Madonie e i Nebrodi, e’ devastato dopo tre giorni di inferno malgrado l’impiego di vigili del fuoco, uomini della Protezione civile e della Forestale, centinaia di volontari. Il sistema antincendio non e’ riuscito per carenze di mezzi, ritardi e vastita’ dei fronti ad assicurare sempre interventi tempestivi. I tagli al personale e alle risorse finanziarie ha ridotto le capacita’ operative soprattutto dei vigili del fuoco che con 16 squadre disponibile per le emergenze dell’intera provincia di Palermo hanno dovuto chiedere rinforzi da Trapani, Enna, Caltanissetta e perfino da Ragusa. A Cefalu’, dove sono stati distrutti 1500 ettari di boschi e vegetazione mediterranea, la lotta contro i roghi e’ durata tre giorni e si e’ conclusa oggi, dopo una ripresa violenta, con l’intervento dei Canadair e di due elicotteri. Nelle ultime ore i casi piu’ drammatici sono stati quelli di Tusa, dove il fuoco e’ arrivato fino al litorale sfiorando il cimitero, e di San Mauro Castelverde dove si combatte su sei fronti al confine tra le province di Palermo e di Messina. Tre boschi (Tardara, Colombo e Gallina) e altre aree di interesse naturalistico sono stati distrutti. A Tusa alcune famiglie hanno dovuto abbandonare le proprie case per precauzione. A San Mauro gran parte delle aziende di allevamento sono state evacuate dopo che alcuni animali erano stati bruciati vivi. ”L’economia del paese e’ ormai in ginocchio” dice il vice sindaco. Il fuoco sta sfregiando posti di incontaminata bellezza: solo a San Mauro sono stati bruciati 4 mila ettari, piu’ di mille a Tusa. Dal pomeriggio un altro fronte di fuoco ha preso la direzione di Pettineo e Castel di Lucio (Me), sui Nebrodi. Ha gia’ bruciato ettari di uliveto. Quando gli incendi saranno domati si dovranno avviare le operazioni di bonifica e gli interventi sul suolo. Con gli alberi bruciati si fanno piu’ concreti i rischi di frane e alluvioni.

28 settembre 2012







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