Ancora in fiamme la Sicilia, 1.500 ettari bruciati | |
Da due giorni bruciano i boschi della Sicilia.
Molto colpita la zona delle Madonie, tra Cefalù e contrade Ferla e
Saratto, dove l'altro ieri sera un incendio ha distrutto 1.500 ettari di
bosco. L'incendio è stato domato nel pomeriggio, ma nella notte di
ieri ha ripreso vigore.
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Venerdi 28 Settembre 2012 -
Dal territorio -
Non si arresta la scia di fuoco che da due giorni sta devastando un'ampia area boschiva vicina a Cefalù, in provincia di Palermo.
Ieri sera le fiamme sono tornate ad interessare le contrade Ferla e Saratto, poco distanti da contrada Carbonara distrutta il giorno prima da roghi pesantissimi di probabile origine dolosa. Come due giorni fa, anche in questo caso i soccorritori hanno evacuato alcune abitazioni minacciate dalle fiamme.
L'incendio di due giorni fa ha devastato 1.500 ettari di patrimonio boschivo locale,
costringendo oltre cento persone a evacuare le proprie abitazioni,
nella notte tra il 26 e il 27 settembre, perchè circondate dalle fiamme,
mentre i vigili del fuoco e gli uomini della forestale tentavano di
circoscrivere il rogo, il cui fronte aveva raggiunto i cinque chilometri
con fiamme alte anche 15 metri.
La notte di fiamme è diventata oggetto di polemica in seguito ai grandissimi danni causati e alla situazione pericolosa che le squadre antincendio si sono trovate a fronteggiare. La polemica è nata, da parte del sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, perchè il Canadair che il 26 settembre stava operando sulla zona, alle ore 16 sarebbe rientrato a Roma e non avrebbe fatto ritorno, lasciando la situazione nelle mani delle squadre antincendio di terra. Il forte vento infatti impediva anche agli elicotteri inviati sul posto di operare in sicurezza. "Ci sono delle precise responsabilità - denuncia il sindaco riferendosi al mancato ritorno del Canadair - bastavano alcuni lanci e l'incendio sarebbe stato spento. Denuncerò questi irresponsabili che hanno ordinato al pilota del Canadair di rientrare a Roma per non pagare qualche ora di straordinario".
L'incendio
è stato poi domato ieri pomeriggio grazie all'apporto dei Canadair e al
lavoro delle squadre antincendio di terra, ma nella tarda serata un
altro rogo, come detto prima, ha colpito la stessa zona, in
contrada Ferla e Saratto dove due abitazioni sono state evacuate. A
rendere particolarmente complicate le operazioni di spegnimento è ancora
il forte vento di scirocco che soffia sulla zona.
Sempre nella notte è scoppiato un altro incendio a Isnello, nel cuore delle Madonie e fiamme anche a Mistretta, nel messinese.
Il
Dipartimento della Protezione Civile rende noto infatti che la giornata
di ieri è stata estremamente impegnativa a causa di numerosi incendi
boschivi scoppiati nel Sud Italia. Sottolinea poi che la regione
maggiormente colpita è la Sicilia, che ha inviato 12 richieste di
intervento, mentre la Calabria ne ha inviate 5 e Campania e Puglia 2 a
testa.
Il Dipartimento ha inoltre precisato, nella serata di ieri, che "visto
l'alto numero di roghi, nonostante il dispiegamento di tutte le risorse
disponibili e il forte impegno a cui sono stati chiamati oggi gli
equipaggi dei Canadair e degli elicotteri, non è stato possibile
garantire, per il momento, l'invio dei mezzi aerei su alcuni incendi.
L'intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei fin dalle prime luci
dell'alba ha permesso di mettere sotto controllo o spegnere, alle ore
18.45, otto roghi. Nel corso della giornata sono stati impegnati 6
Canadair, 8 fire-boss e 2 S64: il lancio di acqua e liquido ritardante
ed estinguente proseguirà finché le condizioni di luce consentiranno di
effettuare le operazioni in sicurezza".
28 Settembre 2012
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