racalmuto
Casalvecchio: un incendio, mille interrogativi
L´incendio all´area boschiva curata dai forestali che proprio oggi dovranno essere avviati al lavoro
foto lasicilia.it
Racalmuto. A fuoco anche l'ultimo polmone verde esistente a Racalmuto. Quello spazio verde che ha dato e avrebbe dovuto dare un po' di ossigeno ai lavoratori forestali ancora esistenti a Racalmuto. Infatti, proprio domani il Centro per l'impiego di Canicattì con sezioni distaccate a Grotte e Racalmuto avrebbe dovuto procedere all'avviamento dei lavoratori con la qualifica di bracciante agricolo per 78 giornate lavorative proprio nel posto bruciato. Ecco perché si pensa che ci possa essere stata la mano di qualcuno che avrebbe voluto evitare o impedire questa occupazione. Ma rimane soltanto una supposizione. Non è nemmeno escluso il fatto che l'incendio possa essere stato appiccato dal vento di scirocco. Il fronte di fuoco si è esteso e ha minacciato numerose residenze e case di villeggiatura. Quello che ha destato maggiore scalpore tra i cittadini e i diretti interessati è stato il fatto che, nonostante le numerose chiamate giunte al 115, le squadre di soccorso hanno ritardato ad arrivare. Tanta è stata la delusione per questo mancato soccorso, da parte dei cittadini che hanno assistito esterrefatti, all'ennesimo episodio che ha danneggiato la loro forestale, che risultava essere una fonte di sostentamento per alcune famiglie, nonché quel poco di verde che era rimasto nella loro cittadina, ormai, messa in ginocchio dal punto di vista economico.
«Siamo sepolti dalle fiamme, e lasciati soli» è stato il commento di chi assisteva dal ponte di Casalvecchio, un'arteria che porta nelle zone periferiche del paese. Il fuoco avanzava attaccando le aree boschive che già negli anni precedenti aveva subito danneggiamenti. I danni sono in corso di quantificazione, ma risultano essere ingenti. Già nel 2010 la zona retrostante il cimitero cittadino e la contrada Castelluccio erano state interessate da un vasto incendio, solo che questa volta della forestale è rimasto ben poco, perché il fuoco ha distrutto gran parte della vegetazione.
Nicolò Giangreco
28 Settembre 2012
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