25 agosto 2012

SOVRINTENDENTE DI AGRIGENTO PIETRO MELI: OTTIMO L'ACCORDO SIGLATO A PALERMO


La Valle dei Templi si autofinanzia
problemi per la Sovrintendenza


Il Parco "tiene". Nonostante un calo nei primi 7 mesi del 2012


   

Fabio Russello
Agrigento. Come in tutte le cose Agrigento ha due facce. C'è ad esempio quella del Parco Archeologico della Valle dei Templi, ente che gode di una ampia autonomia finanziaria e che grazie ai biglietti è in grado di gestire da sé la manutenzione delle sue aree, soprattutto quelle più prossime ai monumenti. Ma c'è anche quella della Sovrintendenza, che gestisce altre decine di siti e che attende l'invio degli operai della Forestale come una vera e propria manna dal cielo.
«Il nostro ente - ha detto Giuseppe Parello, direttore del Parco della Valle dei Templi - ha nel suo organico 43 custodi e 16 operai che si occupano delle pulizia. Periodicamente invece facciamo dei progetti per la manutenzione straordinaria delle aree del Parco meno battute dai turisti». In effetti l'area più prossima ai Templi, a cominciare dalla Via Sacra, è piuttosto pulita. Uno sforzo possibile grazie agli incassi: nei primi sette mesi del 2012 il Parco dei Templi di Agrigento ha «guadagnato» 1,3 milioni di euro grazie ai suoi 313 mila visitatori. Un dato che è in calo rispetto al 2011 quando - sempre nei primi sette mesi dell'anno - si registrarono 343 mila presenze e un incasso di 1 milioni e 356 mila euro ma che è in linea con quello del 2010 (310 mila visite e 1,1 milioni di euro nelle casse). Parello non si nasconde: «Il dato delle presenza "tiene" grazie all'apertura notturna dei monumenti che fa sì che i Templi restano una meta frequentata». È anche chiaro che le aperture notturne sono possibili grazie alla presenza di custodi e soprattutto alla disponibilità di fondi per pagarli.
L'altra faccia dei siti archeologici agrigentini è rappresentata dalle aree gestite dalla Sovrintendenza: «Io vedo con molto favore l'accordo siglato a Palermo - ha subito detto il sovrintendente di Agrigento Pietro Meli -. Anche in passato c'era stato l'utilizzo dei forestali ed è stato un successo». In una ipotetica lista di siti da mettere sotto «tutela» Pietro Meli indica l'area di Eraclea Minoa con il suo teatro greco, e poi Monte Adranone, la Villa Romana a Durrueli, i siti protostorici di Licata, i Monti Sicani, l'area Vito Soldano a Canicattì. «Tutti siti - spiega Meli - in cui fare la manutenzione è impossibile a causa della mancanza di fondi. Fare il discerbamento regolarmente migliora certamente la fruizione ma aumenta anche la sicurezza dei siti e dei monumenti che vengono così sottratti al rischio incendio». Del resto basta recarsi nella stessa Villa Genuardi, in pieno centro di Agrigento, sede della Sovrintendenza, per rendersi conto di quanto la manutenzione lasci a desiderare con il giardino una volta florido adesso invaso dalle erbacce.

24 Agosto 2012
 

Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.