Flai Cgil Sicilia
Tonino Russo, segr. gen. Flai Sicilia: "Giorno 28 u.s. abbiamo nuovamente incontrato i capi di Gabinetto della Presidenza della Regione, dell’Assessore all’Agricoltura e dell’Assessorato al Territorio e Ambiente, in rappresentanza del Governo Regionale. Inoltre, erano presenti il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale ed il Corpo Forestale. La massiccia presenza della Presidenza, degli Assessorati e dei Dipartimenti, testimonia come il tema della riforma, grazie alle nostre pressioni e sollecitazioni è diventato centrale tra gli obiettivi, che sembra aversi dato questo Governo. Sulla parte normativa del testo di riforma, ampiamente discusso con l’Assessore e gli uffici, al netto di alcune piccole modiche che vanno apportate, si è raggiunta un’intesa che ci incoraggia a sostenerla. Anche perché frutto di un lavoro fatto da tutti noi. Quello che è venuto fuori nell’incontro precedente, e confermato giorno 28, sono le criticità sulla copertura finanziaria, che di fatto non può garantire gli impegni presi di assicurare 27 giornate a tutti i lavoratori a partire dall’approvazione della legge. La copertura finanziaria (circa 14 milioni di euro) per il 2025 sarebbe sufficiente per un incremento di 6/7 giornate per tutti, mentre la copertura finanziaria (36 milioni di euro) per il 2026 e gli anni a seguire garantisce le 27 giornate per tutti. Dopo il triennio tutti i 78/isti e i 101/isti passano a 156 giornate e i 151/isti (già transitati a 178) continuerebbero il turn-over per il tempo indeterminato. Riteniamo importante e strategico per il mantenimento del settore che per i primi tre anni si procederà a rimpiazzare il 25% dei fuoriusciti con nuovi ingressi e dopo il triennio con una percentuale del 50%. Così come la costituzione dell’Agenzia che dovrebbe risolvere tanti problemi gestionali e le carenze di personale impiegatizio. La discussione di giorno 28 u.s. è stata molto accesa ed abbiamo espresso tutto il nostro disappunto e contrarietà ad un ulteriore riduzione delle giornate che consideriamo irrisorio, non solo rispetto a quanto concordato (27 giornate) ma alquanto insignificante rispetto alla nostra richiesta delle due fasce 151 e OTI. Abbiamo con forza e determinatezza ribadito che dopo decenni di attesa e promesse, che hanno visto ridurre il numero dei lavoratori dai 35 mila del 2006, ai 16 mila di oggi, e oltretutto hanno visto dimezzare le risorse finanziarie che la Regione destina al settore, i lavoratori non possono accontentarsi di una manciata di giornate. I toni a volte esasperati e la manifestazione di rompere le trattative ed andare alla mobilitazione di tutti i lavoratori, hanno portato ad un intervento in prima persona del Presidente della Regione, che ci ha chiesto di incontrarci nei primi giorni della prossima settimana, al fine di trovare una soluzione ed una intesa per portare a casa una riforma necessaria e fondamentale per i lavoratori e per il nostro patrimonio ambientale. Vogliamo ribadire un concetto per noi fondamentale: non siamo il Sindacato che con il cappello in mano, chiede solo giornate di lavoro. Noi vogliamo e ci batteremo, perché il sistema forestale nella nostra Regione funzione davvero. La lotta al riscaldamento globale, la lotta alla siccità, la lotta al dissesto idrogeologico e alla desertificazione si attua, in primis, piantando alberi. Al Governo vogliamo dire che per fare questo, servono investimenti per finanziare un grande piano di riforestazione della Sicilia ed inoltre, è urgente attuare un grande piano complessivo di messa in sicurezza di tutto il territorio regionale per prevenire gli incendi. Per fare questi importanti interventi serve una manodopera stabile, occorre il ricambio generazionale per trasferire conoscenze, competenze e professionalità alle giovani generazioni. Riteniamo che il sistema ambientale/forestale può essere anche occasione di lavoro per tanti giovani. In questa difficile vertenza, abbiamo sempre ritenuto che l’Unità sindacale e l’Unità dei lavoratori siano un valore imprescindibile, abbiamo e continueremo a ricercare tutti i punti che ci uniscono poiché il valore e l’importanza che diamo a questo settore ed alla tutela dei lavoratori forestali siciliani, stanno al di sopra delle singole posizioni e delle normali differenze che ci contraddistinguono con le altre Organizzazioni Sindacali. Dobbiamo agire con intelligenza e con oculatezza, senza spaccarci e senza sprecare energie ed iniziative che, invece, saranno utili per seguire ed accelerare l’iter di approvazione. L’obiettivo è quello di riuscire a impegnare il Governo Regionale a reperire le risorse che mancano per assicurare gli impegni presi per le 27 giornate a tutti i lavoratori, nell’incontro che ci sarà la prossima settimana. È chiaro che se ciò che ci verrà assicurato dal Presidente della Regione non ci convince e non risponde alle nostre richieste, non mancheremo di attivare tutte le iniziative di protesta necessarie, ivi compreso lo sciopero generale. Immagino che non sfugge a nessuno che se e quando intraprenderemo iniziativa di protesta o presidi per accelerare l’iter, non basta proclamarli, ma serve l’impegno di tutti per fare assemblee, coinvolgere i lavoratori e spiegare al meglio il percorso fatto e quale obiettivo vogliamo raggiungere."
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