Giuseppe Battaglia, dirigente generale del Dipartimento Ambiente
Dal sito qds.it
Sonia Sabatino - 01 Novembre 2023
Come funziona la macchina dello spegnimento degli incendi in Sicilia? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Battaglia, dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Ambiente. “Le segnalazioni degli incendi arrivano in diversi modi: ci sono i nostri torrettisti, cioè gli operai forestali che stanno nelle torrette di avvistamento e sono collegati via radio con il comando provinciale – riferisce Battaglia -. Poi c’è il libero cittadino che chiama il 1515 oppure le segnalazioni arrivano dalle altre istituzioni, quali i volontari della Protezione Civile o i Vigili del Fuoco. Le chiamate arrivano, dunque, ai centri operativi provinciali dei Forestali che coordinano le attività di antincendio, anche con un sistema di geolocalizzazione che si attiva tramite il prefisso telefonico. Il Corpo forestale si occupa di incendi boschivi o di vegetazione, un incendio urbano è gestito invece dei Vigili del fuoco. La Protezione civile collabora con entrambi”.
Nel resto d’Italia i forestali sono stati assorbiti dal Carabinieri Forestali, ma in Sicilia e nelle regioni a statuto speciale invece il Corpo Forestale è rimasto indipendente, con tutti i problemi che da questa scelta stanno conseguendo. “Per ogni incendio noi mandiamo un nostro Dos (direttore operazioni di spegnimento) che viene solitamente accompagnato da un’agente, il quale attiva la squadra di operai forestali e, con le relative autobotti, fanno i primi interventi. Quando il Dos si accorge della gravità dell’incendio compila una richiesta di intervento aereo e chiede l’ausilio alla nostra sala operativa regionale che è coadiuvata dai vigili del fuoco e dalla protezione civile. A questo punto inviamo la richiesta Centro operativo antincendio nazionale coordinato dal Ministero per la protezione civile, che poi invia i Canadair o gli elicotteri della flotta nazionale”.
“Infine l’intervento aereo può decidere aggiungere, di concerto con i Dos, anche gli elicotteri della flotta regionale che sono 10 Falco affittati da società private. Ogni due anni facciamo una gara europea e prendiamo in affitto gli elicotteri, compresa la manutenzione e piloti. I canadair e gli elicotteri della flotta nazionale li chiediamo invece al Ministero per la protezione civile in base alla gravità degli incendi e a diversi fattori delineati dalle linee guida. Questi li paghiamo direttamente allo Stato”.
Fonte: qds.it
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