Ricevo e pubblico
da Antonino Lomonaco
LTI di Linguaglossa (CT)
Ci risiamo! Ancora quel giornalismo falso, che disinforma facendo solo spettacolo, ironizzando senza approfondire le questioni. Ecco che si ripresenta, per l'ennesima volta, ad attaccare la forestale siciliana.
Gli argomenti sono sempre gli stessi, una specie di mantra compulsivo e idiota. Si torna a denunciare il numero elevato di forestali, confondendo guardie ed operai, senza tener conto che il numero degli operai non corrisponde ad un impiego a tempo indeterminato, ma soltanto a tempo determinato, di fasce di impiego da 101 o da 150 giorni annui! Senza tener conto della differenza fra operai antincendio ed operai della manutenzione! Che non sa che gli operai della manutenzione lavorano soltanto nell'ambito del demanio forestale regionale, mentre la stragrande maggioranza degli incendi boschivi riguarda i terreni di privati, da tempo abbandonati dai loro proprietari, che li hanno abbandonati perchè non hanno retto più, in agricoltura, la concorrenza dei mercati! Ed è su questi terreni che, invece, nell'emergenza, intervengono gli ultimi sparuti ed anziani operai dell'antincendio, con mezzi usurati ed obsoleti, ma con una esperienza di campo capace, ogni volta, di fermare in tempo utile, incendi che si sviluppano con temperature ambientali di oltre quaranta gradi! Eppure, cari pseudogiornalisti, mai un incendio è durato mesi in Sicilia, così come avviene in altri contesti del pianeta: così come avviene in Canada, uno Stato certamente immenso rispetto alla Sicilia, sempre chiamato a confronto con la Sicilia, ma che appartiene ad una latitudine per niente paragonabile con quella della nostra regione! Infatti il punto più a sud del Canada corrisponde al nord della Francia o al centro della Germania! Questo significa che il suo clima è un clima nordico, ovvero fresco ed umido! Non sub-tropicale come quello della Sicilia! Martoriata Sicilia, la cui vegetazione in estate secca e si inaridisce, diventando il miglior combustibile possibile per gli incendi! Eppure in Canada succede sovente che addirittura intere città vengano costrette ad evacuare, perchè gli incendi entrano dentro i centri urbani, incendi che durano poi interi mesi! (si tenga conto che lì siamo nel contesto di un clima sub-artico anzichè sub-tropicale, come da noi!)
Perchè, cari giornalisti-accattoni, forse non avete notato che il fenomeno degli incendi boschivi non riguarda soltanto la Sicilia ma, purtroppo, un po' tutto il mondo ed è legato, innanzitutto, alla presenza ed al diffondersi di quella mentalità predatoria ed imbecille che domina la nostra civiltà dei consumi: una mentalità che, in modo criminale, ritiene di poter fare ogni cosa all'ambiente in cui viviamo, senza pagarne le conseguenze. Purtroppo la nostra civiltà consumista è una civiltà che favorisce l'idiozia di generazioni, incapaci di riflettere sulle conseguenze delle loro azioni, e agevola, sempre più, quella tendenza a soddisfare desideri opportunamente stimolati, tali da stordire ed evitare di pensare al ruolo da avere nel mondo. E' in questo modo che si favorisce la risata sguaiata, l'informazione buffonesca e superficiale, che fa, ad esempio, l'ironia sui vigili del fuoco che svolgono il corso a luglio, senza tener conto che i vigili del fuoco non affrontano soltanto le emergenze degli incendi, ma tutte quelle emergenze che riguardano gas, elettricità, acqua, terremoti, incidenti d'auto, ecc. Senza tener conto che per i Vigili del fuoco le emergenze sono ogni giorno dell'anno, 365 giorni l'anno, e che, in tutta Italia, sono soltanto 30.000!
E' in questo modo che questa "disinformazione" da buffoni propone poi al governo regionale due soluzioni, come se fossero trovate geniali, e che, invece, possono definirsi soltanto ridicole, in quanto manifestamente ignoranti dell'organizzazione forestale. Non serve alcun protocollo di intesa con la Coldiretti, in quanto esiste già un numero verde, il 1515, attraverso cui non soltanto i contadini, ma chiunque, può comunicare, in tempo reale, un principio di incendio. Così come le torrette di avvistamento sono già presenti nel territorio siciliano a presidiare ed avvisare i distaccamenti, in tempo reale, di ogni fumata che si eleva all'orizzonte.
Quello che manca, semmai, è il personale nei distaccamenti, ormai ridotto a poche guardie, spesso deluse e demotivate da un andamento alla mortificazione perenne di una attività che, invece, sarebbe da elogiare e favorire profesionalmente ed in ogni altro modo, dal momento che sono il vero presidio al crimine ambientale che, assieme all'idiozia, e con l'amarezza di chi ne ha coscienza, si diffonde sempre più.
Quello che manca sono i giovani nelle squadre antincendio della forestale, opportunamente formati ed incentivati, giovani che dovrebbero lavorare per tutto l'anno, anche nella sistemazione e nel recupero di tutte quelle attività di presidio idrogeologico, nelle colline e nelle montagne oramai abbandonate da decenni e decenni, dalla vecchia agricoltura.
Per finire vorrei ricordare che nei terreni privati sono proprio i proprietari che debbono svolgere i lavori di prevenzione antincendio, così come nei terreni comunali, per lo stesso motivo, sono i comuni che debbono disporre delle opportune opere che mettano in sicurezza strade e beni. Gli operai forestali, per il breve tempo in cui vengono occupati, svolgono benissimo il loro lavoro nei demani (raramente interessati dagli incendi), così come i miei fratelli delle squadre antincendio, ogni volta messi in discussione da giornalisti discutibili (se non ridicoli) quando, invece, in ogni intervento, sono proprio loro ad essere sempre in prima fila, a rischiare, a soffrire la calura ed il fumo, persino a MORIRE per il bene pubblico e, tuttavia, nella mancata riconoscenza di chi non vede, solo perchè è "orbo", e non intende solo perchè?...
Antonino Lomonaco
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