Dal sito agricolae.eu
18/05/2023
“Un'idea ce l'abbiamo. Ovviamente martedì caleremo tutti i provvedimenti opportuni, ma come una celebre frase attribuita a San Francesco insegnava, bisogna prima fare le cose necessarie, salvare le vite, salvare più cose possibili. Poi faremo il resto, che io credo debbano essere tutti quegli interventi - che valuteremo insieme alle organizzazioni, alla Regione e a tutti i soggetti coinvolti - per poi ragionare su quello che viene considerato impossibile il solo provare a realizzarlo, e che invece è una strategia che ci mette in condizione, in futuro, di avere meno danni. Che sono derivati sì dalle bombe d'acqua, ma anche da una manutenzione del territorio che può essere fatta meglio, se vogliamo usare un eufemismo. Per esempio, una delle criticità che viene denunciata da tutti è la pulizia dell'alveo dei fiumi. Noi avevamo e abbiamo tuttora delle normative che impediscono a chi, anche volontariamente, vuole raccogliere la legna dei fiumi di farlo: e questo è solo un esempio.”
Cosi ad AGRICOLAE il ministro Masaf Francesco Lollobrigida sulla questione maltempo e alluvione in Emilia Romagna
“Bene, noi già nella legge di stabilità ultima scorsa, grazie al collega Mirco Carloni che ha presentato un emendamento in quel senso, siamo riusciti a far passare una norma che permette di riaprire questa possibilità, creando quindi una condizione migliorativa. Prima questa pulizia veniva effettuata in gran parte dei nostri agricoltori che lo facevano spontaneamente: ebbene sono stati spaventati, perseguiti perché facevano questo tipo di lavoro. Questa cosa l'abbiamo già in parte rimessa a posto, e la metteremo a posto ancora meglio. Poi, altra questione, la pianificazione sui bacini idrici che possono servire all'accumulo dell'acqua ma anche in alcuni casi, come questa, a drenare le risorse idriche in eccesso.
Poi io credo - ma su questo penso si debba aprire un ragionamento - che vada ripensata la posizione ideologica sull'ambiente. L'ambiente vive con l'uomo al suo interno, non si può pensare all'uomo contro l'ambiente, come qualcuno ha tentato di far passare. E quindi reinvestire su un modello che metta in condizione quelli che io reputo delle eccellenze dell'ambientalismo, gli agricoltori e gli allevatori, di fare quello che hanno fatto per millenni manutenendo il territorio. E credo che sia una condizione ottimale per dare un segno in senso inverso rispetto a quello che è accaduto in questi anni”.
Fonte: agricolae.eu
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