Dal sito newsicilia.it
Floriana Garofalo 25/04/2022
MONDO – La globalizzazione economica impatta significativamente sulla deforestazione. Attraverso operazioni di prelievo del legname, sviluppo di petrolio, agricoltura su larga scala e piantagioni di alberi esotici si va incontro a una perdita delle foreste.
Boschi e foreste però giocano un ruolo fondamentale nella vita degli esseri viventi. Infatti, molte comunità locali in tutto il mondo dipendono quotidianamente da esse. Vengono impiegate nella raccolta di legno e prodotti forestali, forniscono un habitat favorevole per oltre metà delle specie terrestri del mondo, acqua pulita e altri importanti servizi ecosistemici incluso il benessere umano.
I cambiamenti nell’uso e nella copertura del suolo sono così importanti che, se aggregati a livello globale, influenzano significativamente aspetti chiave del sistema terrestre. Impattando direttamente sulla diversità biotica in tutto il mondo, contribuendo al riscaldamento globale del clima, sono la fonte primaria di degradazione del suolo e influenzano la capacità dei sistemi biologici di supportare i bisogni umani.
I cambiamenti climatici sono sempre stati presenti nella storia del nostro pianeta, ma stiamo assistendo a un riscaldamento anomalo dettato appunto dall’uomo e dalle sue attività, per questo, parliamo di effetto antropico che si unisce all’effetto serra.
La deforestazione e il cambiamento climatico sono due fenomeni strettamente correlati.
Boschi e foreste hanno la capacità di accelerare o decelerare il cambiamento climatico, in quanto, stanno alla base della produzione del carbonio. La produzione primaria netta terrestre è il più grande flusso globale di carbonio e guida diverse funzioni dell’ecosistema come respirazione, crescita, produzione di cibo, fibre e legno.
Date le condizioni ambientali e climatiche è fondamentale sviluppare misure che possono essere adottate per frenare il tasso di deforestazione, in quanto, continua a livello allarmante.
Esistono almeno tre strategie per ridurre l’ulteriore perdita delle foreste:
- La prima strategia prevede la cessazione del taglio e dell’estrazione del legname e degli altri prodotti forestali;
- la seconda prevede la creazione e il mantenimento di più aree protette;
- la terza strategia prevede il cambiamento dei comportamenti individuali, educando a modelli di consumo che rispettano l’ambiente e la conservazione delle foreste rimanenti.
Fornire dei rimedi alle attuali condizioni è un dovere degli adulti per il rispetto dei diritti delle generazioni presenti e future, per il rispetto della terra e della vita.
Fonte: newsicilia.it
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