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Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus
Naurizio Grosso
SIFUS CONFALI - LA CONFERENZA STAMPA ALLA SALA STAMPA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI E' SERVITA A LANCIARE PROPOSTE CONCRETE PER UNA EQUILIBRATA RIVISITAZIONE DEL PNRR
Roma 10-11-2021 - Si è tenuta oggi, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, la Conferenza stampa fortemente voluta dal Sifus Confali - Segreteria Generale relativa al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con particolare riferimento a quello sull'ammodernamento dell'ecosistema irriguo.
Sono intervenuti quali relatori l'On. Antonio Lombardo ( FACCIAMO ECO), il Dott. Agronomo Fabio Barbera ( capo ufficio tecnico del SIFUS), Maurizio Grosso ( Segretario Generale del Sifus) e l'On. Simona Suriano ( gruppo misto).
Dall'analisi del decreto di selezione dei progetti di sviluppo ammissibili a finanziamento con il PNRR, misura 4.3, é emerso che si rischia seriamente di disattendere le ragioni per cui quest'ultimo è nato, poiché riceveranno maggiori risorse economiche quelle Regioni che registrano frequenti precipitazioni meteo, sconosconono il rischio desertificazione e sono in possesso di reti irrigue discretamente efficienti. Al contrario, riceveranno finanziamenti limitati tutte le Regioni meridionali dove insiste un alto rischio di desertificazione, lunghi periodi di siccità e aridità e si utilizzano reti irrigue datate e colabrodo.
Il piano di investimento ad oggi finanzierà, infatti, solo n. 79 progetti per la somma complessiva di 880 milioni di euro; di questi, n. 24 riguarderanno il meridione e n. 55 le Regioni del nord.
Diverse Regioni del sud, nell'ambito di questo quadro distributivo, rischiano concretamente di non ricevere finanziamenti per nessun progetto, a partire dalla Sicilia, Puglia, Molise e Abruzzo.
Non verrà pertanto rispettato nemmeno l'impegno assunto dal Governo Draghi di destinare il 60% dei fondi al nord e il 40 al sud.
A questo tema particolare si aggiunge un altro aspetto di carattere generale.
Il Governo Draghi non ha inteso redistribuire in ambito nazionale le risorse ricevute dall'Europa per il PNRR utilizzando gli stessi criteri per i quali è stata assegnata all'Italia la quota maggiore rispetto agli altri 27 Stati UE ( 204 miliardi di euro su un totale di 750 circa). Ciò significa che, se da un lato le criticità economiche ed infrastrutturali del meridione sono state determinanti per ottenere queste risorse, dall'altro lato, nella redistribuzione di esse, il Meridione medesimo non ha ricevuto la stessa attenzione.
Anziché assegnargli il 75% delle risorse del PNRR ne verranno assegnate, in teoria, il 40%.
Il Sifus e i Parlamentari che hanno partecipato alla conferenza stampa odierna auspicano che ci sia una forte presa di posizione del Governo Draghi nell'intervenire con poteri sostitutivi, sia nei confronti delle Regioni incapaci di presentare progetti cantierabili all'altezza della sfida finalizzata a rilanciare il Paese che nella rivisitazione dell'assegnazione delle risorse, in maniera tale da potenziare il meridione nell'interesse comune del superamento del gap territoriale tra le varie aree dello stesso Paese.
L'addetto stampa SIFUS CONFALI.
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