11 settembre 2021

SIFUS CONFALI: HA SCRITTO UNA MISSIVA AL PRESIDENTE DRAGHI E AL MINISTRO ORLANDO PER RAPPRESENTARGLI LE RAGIONI PER CUI VA RESPINTA LA PROPOSTA DI CGIL-CISL-UIL DI PROMUOVERE UNA LEGGE CHE DISPONGA L'OBBLIGO DEL VACCINO E DEL GREEN PASS PER TUTTI I LAVORATORI. NO ALL'OBBLIGO VACCINALE POICHÉ VIOLA LA LIBERTÀ DI SCELTA E TUTELA DELLA SALUTE DI TUTTI


Ricevo e pubblico
dal Segretario Generale del Sifus
Maurizio Grosso

Roma 11-09-2021 - Se è vero come é vero che nel mondo del lavoro si registra un clima di forte tensione e preoccupazione per l'andamento dei contagi relativi al covid 19 e alle iniziative più appropriate per contrastarne la diffusione, è altrettanto vero che, le indicazioni che i sindacati confederali hanno rivolto al Governo Draghi, ossia, di promuovere una legge che disponga l'obbligo vaccinale per tutti i lavoratori, rappresentano una strada inaccettabile almeno per 4 ordini di motivi:
1) l'EMA, ossia, l'ente Europeo di vigilanza del farmaco, ha rinviato la eventuale autorizzazione definitiva all'uso del vaccino che, occorre ricordare, è in fase sperimentale poiché non si conosçono gli effetti che produrrà a medio e a lungo termine, e comuñque, ha registrato un numero significativo di danni collaterali, come riportato dagli stessi siti istituzionali. Non è certo un caso che in nessun paese al mondo, tranne pochissime eccezioni, sia previsto un obbligo vaccinale;
2) sia in ambito ospedaliero, sia nella pratica medica diffusa, é oramai acclarato che esistono terapie efficaci, specie se somministrate fin dai primi giorni della comparsa della sintomatologia;
3) è orai acclarato che i vaccini non sono esenti dal contagio e possono trasmetterlo a loro volta, per cui paradossalmente, l'utilizzo dello strumento green pass costituisce un fattore di deresponsabilizzazione che potrebbe essere addirittura controproducente.
Il SIFUS ritiene pertanto ragionevole e maggiormente efficace l'uso diffuso dei tamponi non invasivi, salivari o nasali, a carico del servizio sanitario nazionale, quale strumento più idoneo per combattere la diffusione del virus a tutela della salute nei luoghi di lavoro.
4) L'andamento dei contagi e dei ricoveri in paesi come l'Italia, Israele, la Gran Bretagna, la Polonia, la Svezia appare incerto e contraddittorio: paradossalmente vi sono più contagi oggi che nello stesso periodo del 2020; vi sono paesi che hanno adottato misure meno invasive in cui i contagi sono inferiori rispetto a quelli con maggiori vaccinazioni; anche fra gli scienziati internazionali i pareri sono difformi a dimostrazione che occorrerà un ulteriore periodo di tempo per valutare il rapporto fra rischi e benefici della vaccinazione.
Tutto ciò premesso e considerato il SIFUS ribadisce la necessità del diritto alla libertà di scelta di ogni lavoratore sull'effettuazione o meno del vaccino e si impegna in tutto il territorio nazionale a combattere ogni forma di discriminazione sui luoghi di lavoro.
Il SIFUS fa appello a tutti i lavoratori affinché non cadano nel tranello di una falsa contrapposizione fra lavoratori vaccinati e non vaccinati!
Maurizio Grosso - Segretario Generale SIFUS CONFALI LP






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