Dal sito www.monrealepress.it
30 Luglio 2021
Stanno operando un canadair e due elicotteri per fermare lo scempio
Una sorta di chiusura di un cerchio di un disegno criminale. Le fiamme che sono iniziate, a quanto pare da un terreno privato di San Giuseppe Jato (saranno le autorità a chiarirlo), hanno devastato ieri il patrimonio boschivo di Piana degli Albanesi. La Pizzuta e Kumeta non ci sono più. Completamente inceneriti dalle fiamme. Il fuoco, che è rimasto incontrollato tutta la notte, ha raggiunto anche il bosco di Poggio San Francesco. Impotenti gli uomini a terra che non hanno potuto far altro che osservare la devastazione dele fiamme da terra, in attesa che sorgesse il sole e potessero intervenire i mezzi aerei.
Ma il danno è ormai stato fatto. Il fuoco ha devastato gran parte dell’area boschiva che si trova a Poggio San Francesco, nel territorio di Monreale. Stanno operando un canadair e due elicotteri per fermare lo scempio. Da terra lavorano centinaia di uomini, dalla forestale ai vigili del fuoco, passando per i volontari della protezione civile, i carabinieri e la polizia municipale. Anche semplici cittadini si stanno dando da fare per tentare di fermare il fuoco e impedire che le fiamme distruggano le abitazioni. Dopo Casaboli e la Moarda, adesso piangiamo la scomparsa di un altro patrimonio verde del comprensorio. E il governo regionale, adesso, dovrà spiegare ai cittadini perché è avvenuto. Di nuovo.
Fonte e foto: www.monrealepress.it
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