Dal sito www.siciliaunonews.com
22 Marzo 2021
Approvato oggi all'Ars l’articolo 27 del disegno di legge di Stabilità regionale “Disposizioni per il settore della forestazione”. L'articolo prevede al comma 1 la destinazione di risorse per progetti pilota per la prevenzione degli incendi con uso di mezzi innovativi. "Viene introdotto l'utilizzo di strumentazioni e tecnologie che abbiamo fortemente voluto e sollecitato negli anni al governo regionale con vari atti parlamentari e durante diverse audizioni ad hoc", afferma Valentina Palmeri, deputata regionale di Attiva Sicilia. "Non possiamo dimenticare - prosegue Palmeri - il triste scenario che ha caratterizzato la nostra isola la scorsa estate. Inutile dire che è incalcolabile il danno causato al nostro patrimonio boschivo, intere aree devastate, specialmente del trapanese, ma non solo. E’ di tutta evidenza che la politica antincendi si è rivelata fallimentare. Pertanto non posso che condividere l’articolo, che prevede l’ utilizzo di mezzi innovati, già previsti nel mio disegno di legge voto che alcuni mesi fa ha ricevuto il via libera dalla Commissione Ambiente all'Ars". Il disegno di legge voto, depositato da Palmeri il 15 settembre 2020, prevede l'inasprimento delle pene per i piromani, per i reati previsti negli articoli 422 (strage), 423 (incendio) e 423 bis (incendio boschivo) del codice penale. E' prevista una multa da 20 mila a 100 mila euro per ogni ettaro di terreno incendiato, il sequestro dei beni a garanzia del pagamento della pena pecuniaria e, con la condanna definitiva, in caso di mancato pagamento della pena pecuniaria, la possibilità per il giudice di disporre la confisca dei beni. Previsto anche un miglioramento della sorveglianza dei boschi e dei siti a rischio con l’utilizzo di velivoli militari a pilotaggio remoto. "Credo - afferma Palmeri - che sia comune la rabbia che tutti noi siciliani abbiamo provato nell’assistere a questi scempi a causa degli incendi".
Fonte: www.siciliaunonews.com
Questa è la famosa "prova...provata" che i nostri problemi sono generati da chi ci governa/amministra/dirige etc etc
RispondiEliminaPur non conoscendo la materia, credono di trovare facili soluzioni. Vogliono acquistare droni? Bene! Ma chi li guiderà? Chi visionerà le immagini, chi interverrà prontamente per spegnere i principi di incendio? Fuffa signori, siamo al mercatino della fuffa, del nulla! Il drone avvista....viene inviatz la Sab che con il suo bremach in soli 90 minuti raggiungerà il punto ( mica è detto che ce la faccia....)
....peccato che magari la pompa non funzioni....
Serve prevenzione,presenza capillare,tempestività e volontà.
Di sistemi tecnologici inutilizzati ne è piena l'italia.
Saluti, Gerardo Arcarese ( Caltanissetta)
A sostegno delle tue perplessità, vorrei ricordare, qualora ce ne fosse bisogno, il paradosso dei Canadair. Sono dei velivoli di proprietà dello stato, più precisamente della protezione civile. Per mancanza di personale adibito al pilotaggio, la protezione civile li ha dati in gestione al corpo dei vigili del fuoco. Paradosso nel paradosso, neanche i vigili del fuoco hanno in organico piloti che possono pilotare questi Canadair, e cosa assai strana, negli anni, ne la protezione civile e ne tantomeno il corpo dei vigili del fuoco si sono muniti di tale personale. Lo stato ha risolto il problema dando in gestione i propri Canadair a ditte private che hanno piloti formati per l'utilizzo di questi particolari velivoli, pagando parcelle orarie salatissime, che incidono poi in maniera pesante nei bilanci statali e regionali. Naturalmente, c'è da dire, che se si usassero queste risorse emergenziali nella prevenzione dei boschi e delle riserve, di sicuro non si registreranno in futuro gli ingenti danni demaniali causati dal percorso degli incendi. Un po' strano e sicuramente non gestito e amministrato bene il servizio Canadair dal pubblico, non si capisce come mai lo stato non assuma e formi piloti per questi Canadair che sono di sua proprietà.
EliminaGerardo, i tuoi interrogativi sono più che legittimi, la macchina aib funziona male, è non sarà certo questa " tecnologia" a risolvere il problema. Mi fermo qui.
Saluti Giuseppe Candela
Per completezza, aggiungo che non solo il volo (quindi i piloti) ma anche di adeguamenti tecnologici sono gestiti da aziende private. In pratica le ditte spendono soldi dello stato anche per l'ammodernamento dei sistemi di comunicazione e volo, e si parla di qualche milione di euro. Per 3 anni, prima del terribile 2017 che ha segnato la chiusura del corpo forestale dello stato, si era proceduto alla convenzione e si usavano in sicilia elicotteri cfs con personale cfs, massima resa....minima spesa, chiaramente fu solo una parentesi. Si potrebbero scrivere libri, qualche magistrato ci ha provato. Saluti Gerardo Arcarese
EliminaPeccato che non ci sono ancora dei macchinari qualcosa di ultima generazione. Per sostituire tutti i politici siciliani. E SINDACATI CONFEDERALI E NON. Quanti milioni e milioni di euro si potrebbero risparmiare e creare posti di lavoro e dargli i diritti dovuti. Na maschira vata a mettiri. Franco Costanzo oti randazzo
RispondiEliminaMi ripeto e assurdo quanto noi non abbiamo un mezzo x andare a spegnere un incendio e mi vengono a parlare di mezzi all anguardia.ma stiamo scerzando.piero falzone.distretto 8
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