Alla Camera ok bipartisan per sbloccare l'assunzione di questa categoria di lavoratori. Bartolozzi (Fi): "Traguardo importante". Scoma (Iv): "Luce in fondo al tunnel della precarietà". Alaimo e D'Orso (M5S): "Stop bacini di voti, la politica siciliana cambi mentalità"
21 Febbraio 2021
Possibile svolta per la stabilizzazione degli oltre 3 mila ex Pip. Le commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio alla Camera dei deputati hanno approvato un emendamento al decreto Milleproroghe che sposta al 31 marzo 2022 la data di scadenza del loro impiego e pone anche le basi per l’uscita definitiva dal precariato con l’istituzione di un tavolo tecnico presso il ministero della Pubblica amministrazione. L'obiettivo è sbloccare il processo di assunzione di questa categoria di lavoratori.
L’insediamento del tavolo tecnico, che vedrà la partecipazione di Regione Siciliana e parti sociali, avverrà entro 60 giorni dalla pubblicazione della legge di conversione del decreto Milleproroghe. La prima firmataria dell’emendamento (sottoscritto in maniera trasversale dalle forze politiche) è la deputata Giusi Bartolozzi di Forza Italia: "La questione della stabilizzazione dei Pip, che andava avanti da vent’anni con soluzioni inadeguate, può dirsi sbloccata”.
“La vertenza, con l’istituzione del tavolo tecnico a livello nazionale, ha ottenuto l’attenzione che merita - aggiunge Bartolozzi -. Sono certa che con il coordinamento del mMinistro Brunetta si potrà dare definitiva e positiva risposta. Questo importante traguardo, già nella fase iniziale del governo Draghi, è stato possibile anche grazie alla sensibilità del ministro per i rapporti con il Parlamento, on. Federico D’Inca. Una nuova fase per la politica italiana si è aperta".
Sulla stessa scia un ex forzista, Francesco Scoma, ora deputato di Italia Viva e membro dell’ ufficio di presidenza della Camera: "L’approvazione dell’emendamento segna un punto decisivo per il riconoscimento di uno status di tanti lavoratori dei quali oggi il tessuto organizzativo non potrebbe fare a meno. Dallo scorso ottobre, insieme ai colleghi Faraone e Tamajo e alcune sigle sindacali, abbiamo lavorato per avviare l’iter più idoneo per sanare la posizione di tanti lavoratori dell’amministrazione regionale. Mi preme sottolineare l'impegno unanime di tutte le forze politiche che hanno lavorato per raggiungere lo scopo finale. Oggi nessun tentativo blando di accaparramenti di merito, ma solo la volontà unanime per arrivare alla meta e far approvare definitivamente il testo dall’Aula così da dare il via al tavolo tecnico tra regione Siciliana e parti sociali. Siamo veramente felici che tanti lavoratori e le loro famiglie vedano la luce in fondo al tunnel di una precarietà che dura da venti anni”.
"Migliaia di lavoratori pagano ancora oggi lo scotto di una vecchia politica volta alla creazione di forme di precariato nella Pubblica amministrazione al solo fine di alimentare bacini di voti, per questo l’emendamento da noi sottoscritto nel ‘Milleproroghe’ è importante, per affrontare seriamente temi che riguardano per esempio il bacino Pip" dichiarano le deputate del Movimento 5 Stelle, Roberta Alaimo e Valentina D’Orso, secondo cui con "il tavolo tecnico presso il dipartimento della Pubblica amministrazione sarà possibile affrontare tutte le criticità riguardanti le tipologie contrattuali, l’inquadramento, le eventuali procedure selettive ed i relativi requisiti, il rispetto dei parametri sul fabbisogno del personale e le coperture finanziarie".
"La politica siciliana deve cambiare mentalità - concludono Alaimo e D’Orso - la vecchia politica negli anni ha illuso migliaia di lavoratori che hanno prestato attività lavorative senza tutele nella pubblica amministrazione, ciò ha portato come conseguenza al bloccato di procedure concorsuali trasparenti e meritocratiche".
"Esprimiamo apprezzamento e soddisfazione per l'approvazione dell'emendamento in commissione Affari Costituzionali della Camera sulla stabilizzazione del bacino ex Pip". Così Vincenzo Figuccia deputato all'Ars e coordinatore provinciale del partito a Palermo. "Finalmente dopo 20 anni di precariato e di lavoro nero si creano reali condizioni per restituire dignità ad un bacino ripetutamente illuso e mortificato dai politicanti di turno. Ci auguriamo adesso che la norma venga approvata da tutto il Parlamento senza indugi per porre un lieto fine alla vicenda".
Fonte: www.palermotoday.it
Vi ricordo che avevano detto che fine mese di febbraio 2021 doveva uscire la riforma forestale ma quando? A Catania diciamo l uomo per la parola e il bue per le corna Padalino Domenico
RispondiEliminaBuona sera sono unoperaio dell' antincendio vivo solo con 101g spesso e sempre mi trovo in difficoltà economico ho 55 anni mi chiedo dove sono andati a finire i sindacati del 2014 quando abbiamo fatto quel sciopero massiccio mi sa che queste persone non esistono più mi voglio sbagliare io chiedo hai sindacati la stabilizzazione espamare la mia famiglia con dignità Martorana giovanni
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