01 aprile 2020

PROTEZIONE CIVILE. CORONAVIRUS, BORRELLI: "PICCO? IL SUD È ANCORA A RISCHIO, SARÀ DURA RIPERCORRERE QUEL METRO CHE CI SEPARA"


Dal sito gds.it

01 Aprile 2020
I segnali sono buoni, incoraggianti. I dati presentati dalla Protezione civile indicano un rallentamento del contagio, ma secondo gli esperti è davvero molto presto per sbilanciarsi: ci sono numeri positivi, ma ci sono anche tante incognite, a partire dal rischio della comparsa di focolai a livello locale.

Il sud è ancora a rischio e la situazione nei territori del nord resta la più drammatica, sottolinea, intervistato dal Corriere della Sera, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che ha anche affermato che nessuno può e deve pensare di poter abbassare la guardia. "Non si sa quando si uscirà dall'emergenza coronaviru - ha poi ammesso -, ma è certo che senza le misure messe in campo, ora si conterebbero molti più morti".

E per Borrelli, quando sarà finita, sarà molto difficile ripercorrere quel metro che ora separa le persone: "Dovremo essere abili a riavvicinarci all'altro gradualmente, senza perderne la fiducia".

Ad un mese e mezzo di distanza da quel 20 febbraio quando a Codogno è stato diagnosticato il coronavirus al 38enne Mattia, gli scienziati pronunciano la parola "picco", tanto attesa da tutta Italia. Che non significa però la fine delle misure di contenimento e del distanziamento sociale: per le prime, si andrà avanti almeno fino a Pasqua; al secondo, dovremmo abituarci per mesi.

Dunque l'ultima cosa da fare è pensare di esserne usciti e di allentare le misure di contenimento. Ormai lo ripetono come un mantra da giorni scienziati, tecnici, politici, esperti di ogni sorta. "Bisogna essere cauti, dobbiamo ancora iniziare la discesa e la discesa si comincia applicando le misure di isolamento in atto". Il governo ha recepito le indicazioni degli scienziati e nelle prossime ore si riunirà il Consiglio dei ministri per varare il nuovo Dpcm con la proroga delle misure.
Fino a quando? "Al momento siamo fermi a Pasqua" ha risposto il membro del Comitato tecnico scientifico Roberto Bernabei. Altre due settimane, quindi, nelle quali l'esecutivo dovrà soprattutto decidere - se il trend attuale si confermerà - come 'rimodulare' le misure in atto: in sostanza, a quali attività consentire la riapertura e con quali modalità; stabilire cosa fare per le scuole; prevedere, in caso di un allentamento dei provvedimenti per i cittadini, una stretta per i fine settimana visto che sono in arrivo i ponti del 25 aprile e del 1 maggio.
E siccome la discesa sarà lunga, c'è anche da garantire l'approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale, a partire dalle mascherine. Il commissario Domenico Arcuri ha detto che l'Italia ne ha acquistate 300 milioni, "che arriveranno progressivamente" nei prossimi giorni e che serviranno a coprire il fabbisogno di due mesi. A queste vanno aggiunte 620 mascherine Ffp2 e 3 che sono state date come 'scorta' all'ordine dei medici, i più esposti. Tutte strategie che hanno un solo obiettivo: raggiungere il valore zero contagi.

© Riproduzione riservata

Fonte: gds.it












Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.