24 dicembre 2019

NOVANTA GIORNI PER CONCORDARE LE RIFORME, SICILIA ‘COMMISSARIATA’ DA ROMA. AULA CONVOCATA PER IL 28 DICEMBRE


Dal sito www.blogsicilia.it

di Manlio Viola - 24/12/2019
Il governo della Regione e i settanta deputati di Sala d’Ercole possono passare un Natale sereno. Il via libera del Consiglio di ministri al decreto legislativo per il rientro del disavanzo della Regione Siciliana che consentirà di spalmare in dieci anni il disallineamento mette al sicuro i conti. La Sicilia, insomma, non andrà in default. Ne mai questo sarebbe stato possibile. Ma sullo sfondo c’erano quei tagli comunemente definiti ‘lacrime e sangue’ che di conseguenze ne hanno tante sul tessuto sociale dell’isola sia sul fronte occupazionale che in tanti altri settore a cominciare dal welfare.

Il via libera arrivato ieri sera è stato salutato con favore praticamente da tutti. Si tratta di un decreto approvato dal Consiglio dei Ministri sulla base di una proposta venuta dalla Conferenza paritetica Stato regione ed avanzata già a marzo ma approvata solo ieri sera in via d’urgenza dopo che sul tema lo Stato aveva fatto una ben lunga dormita.

Ma l’approvazione non è stata indolore. I renziani hanno, infatti, ottenuto la contestata modifica dell’articolo 7. “Sulla vicenda della norma relativa alla Regione siciliana abbiamo raggiunto l’obiettivo” dice il vicepresidente dei deputati di Italia Viva Luigi Marattin.

Ed in questa modifica dell’articolo 7 sta l’intero costo sociale e politico che la Sicilia dovrà pagare. Di fatto, ancora una volta, l’isola è stata commissariata per volere forte del partito di Renzi, quello stesso partito che già aveva messo sotto tutela Crocetta ingerendo fortemente sui conti fino a portare a queste conclusioni.

Non è un caso se lo stesso Marattino definisce l’approvazione del decreto “misura di favore per la Regione”. Una affermazione alla quale nessuno si è preso la briga di replicare. E Maratton continua  “è stata approvata la nostra
proposta, accolta integralmente, di affiancare precisi obblighi di riduzione della spesa corrente che dovranno prendere corpo nei prossimi 90 giorni, altrimenti il periodo entro cui il disavanzo potrà essere spalmato tornerà a 3 anni”.

Di fatto ancora una volta uno schiaffo all’Autonomia e allo Statuto per mano renziana, un commissariamento per l’isola che dovrà fare le riforme concordandole con Roma. Una circostanza confermata dall’assessore Armao  “entro novanta giorni sarà definito con lo Stato un accordo che contenga le prescrizioni richieste dal governo nazionale, ma soprattutto chiuda definitivamente le intese sull’autonomia finanziaria regionale”.

Di fatto la Sicilia è tornata nell’era Crocetta, costretta sotto un commissariamento romano da parte delle stesse persone che lo avevano ottenuto nella precedente legislatura. Una replica che arriva nonostante siano cambiati gli equilibri politici tanto a Roma quanto a Palermo.

Ma i conti sono salvi e si può fare Natale sereni. Già prima del Consiglio dei Ministri i deputati erano andata in vacanza rinviando tutto al 28 dicembre. L’aula di ieri che avrebbe dovuto iniziare la discussione dei disegni di legge di assestamento di bilancio e rendiconto è durata pochi minuti. Per il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè il 28 mattina si dovrà incardinare i ddl di chiusura del rendiconto generale 2018 e quello di assestamento di bilancio 2019 puntando a chiudere la partita già domenica 29 o al massimo entro lunedì 30 dicembre. Bisognerebbe fare anche l’ esercizio provvisorio. ma già si parla di rinvio alla prima seduta utile di gennaio sapendo che i conti bloccati da inizio anno fino a fine mese di gennaio in fondo sono ormai una costante per la Regione e non certo in questo governo

Fonte: www.blogsicilia.it


Leggi anche:

Regione senza soldi, la diatriba politica irrompe sulla scena, lunedì il decreto Salva Sicilia

Regione senza soldi, le parti sociali si dividono sulla valutazione del percorso del Salva Sicilia

Non chiamatela Salva Sicilia, è una norma in attuazione dello Statuto ma in Consiglio dei Ministri si prepara lo scontro

Via libera al decreto ‘Salva Sicilia’, ok alla dilazione in dieci anni, all’Ars slitta tutto a dopo Natale

Via libera al ‘Salva Sicilia’, Musumeci, “chi ha fatto il piromane ora si presenta come pompiere” (VIDEO)







Nessun commento:

Posta un commento

Ogni commento anonimo sarà cestinato, verranno pubblicati tutti tranne quelli offensivi e/o volgari, si ricorda che commentare significa anche assumersi la responsabilità di ciò che si dice. Qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo via email. Saranno immediatamente rimossi. Quelli con profilo Anonimo DEVONO essere firmati alla fine del commento altrimenti saranno cancellati. Il titolare del blog declina ogni responsabilità per i commenti rilasciati da terzi. Le immagini pubblicate sono quasi tutte tratte da internet e quindi valutate di pubblico dominio. Qualora il loro uso violasse diritti d'autore, lo si comunichi all'autore del blog che provvederà alla loro rimozione.