Dal sito palermo.repubblica.it
25 Settembre 2019
Stralciata la stabilizzazione dei 5mila Asu. Passa la norma cara ai 5Stelle. Alcuni funzionari dell'Istituto di incremento ippico saranno demansionati per poter tornare a dare da mangiare agli animali: negli anni passati i trenta dipendenti erano stati tutti promossi e nessuno svolgeva più questo compitoDopo lo scontro durissimo con il governo regionale e l'assessore Gaetano Armao, che hanno bloccato tutte le leggi di spesa all'Ars per mancanza di copertura certa, Sala d'Ercole approva alcune norme della Finanziaria-bis che non prevedono nuova spesa. Tra queste quella che dovrebbe sanare la paradossale situazione all'Istituto incremento ippico: dieci anni fa i 30 palafrenieri sono stati tutti promossi e da allora nessuno dava da mangiare ai cavalli. Approvata una nuova pianta organica, che prevede il trasferimento di alcuni funzionari al Consorzio agrario e il ripristino di alcune vecchie manzioni. "All'istituto per l'incremento ippico lavoravano una trentina di palafrenieri che sono stati promossi a istruttori - ha detto in aula il governatore Nello Musumeci - ma cosa ha da fare l'istituto di 30 amministrativi? Con questa norma mandiamo questa gente a fare una lavoro adatto alla mansione. Mi sembra un'ingiustizia non metterli a fare un lavoro commisurato e mi sembra un'ingiustizia per i cavalli che hanno bisogno delle opportune cure".
Accantonato l'articolo che prevede la stabilizzazione dei 5.600 Asu, per mancanza di copertura, mentre passano alcune norme che prorogano i contratti degli ex lavoratori Pumex e Almaviva.
Via libera anche ad una norma per consentire l'utilizzo della tecnologia del blockchain per tracciare i prodotti agricoli. Un argomento caro al Movimento 5 stelle, e anche alla Casaleggio associati. "La norma sul Blockchain prevede la tracciabilità completa dei prodotti agroalimentari siciliani attraverso questa tecnologia - si legge in una nota del Movimento - la proposta della deputata Jose Marano del Movimento 5 Stelle, proposta inserita con un emendamento al collegato alla finanziaria, entrato nel testo di legge all’art. 6 approvato oggi dall’Assemblea regionale siciliana. La norma prevede lo sviluppo di una piattaforma informatica multifunzionale che promuove la creazione, lo sviluppo e l'applicazione della Blockchain al fine di garantire la sicurezza ed il controllo dei prodotti alimentari, la tracciabilità e rintracciabilità degli stessi e di accrescere la fiducia dei consumatori finali nell’operato delle istituzioni e delle aziende".
“C’è un modo per conoscere le origini e la storia esatta di tutto quello che mangiamo - spiega la deputata regionale M5S Jose Marano, che ha promosso il disegno di legge - per tutelare la salute di tutti e per difenderci dalla merce contraffatta e dai prodotti contaminati o di cui non si conosce la provenienza. La soluzione è offerta dalla tecnologia Blockchain, che possiamo paragonare a un registro elettronico che contiene informazioni condivise in rete e accessibili a tutti, validate dall’intera rete e quindi aggiornate e visionabili da chiunque in completa trasparenza e autonomia. Nel campo agroalimentare questo si traduce nella possibilità per il cittadino, inquadrando l’etichetta col proprio smartphone, di conoscere tutte le informazioni sulla storia del prodotto, dalla coltivazione, al trasporto, alla trasformazione, alla vendita. Uno strumento semplice, ma incredibilmente potente, che in Sicilia ci permetterà di tutelare le nostre eccellenze. Le imprese siciliane avranno la possibilità di certificare la vera provenienza dei prodotti e chi acquisterà le arance siciliane, il pistacchio di Bronte o il pomodoro di pachino potrà avere la certezza di ciò che mette sulla propria tavola”.
Fonte: palermo.repubblica.it
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