14 luglio 2019
FLOTTA AEREA DELLA FORESTALE SMEMBRATA. ECCO ALTRI PASTICCI DELLA RIFORMA MADIA CHE I CONTRIBUENTI ITALIANI STANNO PAGANDO A CARO PREZZO CON LE LORO TASSE
Dalla pagina Facebook
Federazione Rinascita Forestale Ambientale
13 Luglio 2019
Chi più spende meno spende, recita un detto popolare.
Generalmente è così, ma come la mettiamo quando due cose si possono fare con strumenti differenti, a costi differenti e che poi portano allo stesso risultato?
È esattamente ciò che sta accadendo in questa estate di incendi boschivi.
Tutti si fiondano ad occupare il vuoto lasciato dall’accoppato Corpo forestale dello Stato.
Ad esempio, quando la Forestale dislocava per tutta l’estate 4-5 elicotteri AIB in Sicilia per cifre intorno ai 2,5 mln di euro omnia, adesso ne ritroviamo più di 12 alla modica cifra di 60 mln di euro… e forse non è tutto compreso.
Siccome un posto a tavola non si rifiuta a nessuno, ecco che si intrufolano anche i carabinieri mettendo a disposizione due elicotterini di matrice Forestale per solo 75 ore ciascuno.
Pensate bene, in tre ore di volo, un nh500 ha sganciato la stratosferica quantità di 15 tonnellate di acqua, stando a loro dichiarazioni… in pratica in due ore i carabinieri hanno sganciato la stessa quantità di acqua che si sarebbe rilasciata con due soli sganci di canadair in 5 minuti, ma esageriamo anche 10 minuti di volo.
Ma a costoro non erano precluse per legge le operazioni antincendio, o meglio di lotta attiva agli incendi boschivi?
Sicuramente avrà prevalso “un bilanciamento non implausibile”, anche se tre ore di volo di un nh500 costano quasi il doppio di un quarto d’ora di volo di un canadair.
Ora, siccome il banchetto dell’antincendio boschivo è molto succulento, ecco che i cieli del sud Italia cominciano a diventare trafficati e ritroviamo frequentemente elicotteri della Marina, Aeronautica, Esercito e Carabinieri, oltre a quelli numerosi delle ditte private, tutti impegnati nell’antincendio.
Certo l’impiego dei militari è conseguente ad una convenzione che è in essere da molti anni, e viva dio che in molte circostanze c’è stato il loro prezioso intervento, ma i costi?
Quando però sembrava di aver visto tutto, si scopre che c’è sempre un limite superabile nelle elucubrazioni mentali di qualcuno, ed ecco che sulla pagina Facebook dell’aeronautica militare viene pubblicato un post nel quale si informa della convenzione sottoscritta col Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, per il monitoraggio dei roghi di rifiuti con mezzi aerei.
Il post non specifica quali aeromobili verranno usati ma le foto a corredo, anche nel dettaglio dell’apparecchiatura da utilizzare, lasciano intendere che si tratti dei caccia bombardieri multiruolo Tornado, un aereo supersonico.
Ora, senza entrare nel dettaglio delle caratteristiche specifiche dell’aeromobile che ha una velocità di stallo ben superiore di altri aeromobili, o un consumo orario di combustibile compreso tra 1500 e 2000 lt (a fronte dei 300lt. necessari per un elicottero AB412) quando un militare vero afferma che una cosa si può fare e che il risultato sarà buono, non c’è assolutamente da dubitare ma… i costi?
Da aggiungere la circostanza relativa alla distrazione degli aeromobili da difesa per il monitoraggio del territorio, cosa che prima faceva molto bene la Forestale.
Buon senso suggerirebbe di avvalersi degli strumenti che costano di meno… appunto, buonsenso vorrebbe che tornasse la Forestale!
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