28 giugno 2019

ARATA, LA COMMISSIONE ANTIMAFIA CHIAMA I POLITICI. CONVOCAZIONE PER MICCICHÈ E TRE ASSESSORI


Dal sito palermo.repubblica.it

Dopo le rivelazioni di Repubblica il caso a Palazzo dei Normanni. Nelle carte i nomi di Pierobon, Cordaro e Turano

di ANTONIO FRASCHILLA - 28 GIUGNO 2019
La commissione Antimafia dell’Ars dopo le intercettazioni pubblicati da Repubblica si muove sul caso Arata e anche con un certo imbarazzo, visto che tra i convocati ci sarà il presidente di Sala d’Ercole Gianfranco Micciché. «Oltre ai tre assessori regionali che compaiono dalle carte del caso Arata, e cioè Toto Cordaro, Girolamo Turano e Alberto Pierobon — dice Claudio Fava, presidente della commissione — mi pare ce ne sia abbastanza, da quello che ho letto su Repubblica su questa vicenda, per aprire una verifica su come certi personaggi vengono accreditati dentro la macchina burocratica, su come certi personaggi avvicinano la politica e cercano di avere autorizzazioni e favori».
Fava ieri ha chiamato Micciché annunciandogli la convocazione in commissione.

Dalle intercettazioni è Micciché che presenta a Pierobon Francesco Paolo Arata, il faccendiere vicino alla Lega che cercava di ottenere una autorizzazione e che avrebbe corrotto l’ex sottosegretario della Lega Armando Siri per ottenere una norma in Parlamento. In Sicilia Arata secondo gli inquirenti era socio occulto di Vito Nicastri, il re dell’eolico agli arresti perché sospettato di essere vicino al cerchio magico di Matteo Messina Denaro.

A chiedere l’intervento di Micciché è Alberto Dell’Utri, fratello di Marcello attualmente in carcere per scontare una condanna per concorso esterno. Il presidente dell’Ars avrebbe anche convocato il dirigente generale Salvo Cocina nel suo ufficio in Assemblea per parlare del progetto Arata. Almeno questo è quello che ha dichiarato agli inquirenti Cocina. Dalle intercettazioni emerge poi una telefonata di Pierobon ad Arata nella quale lo rassicura sulla imminente firma di Cocina per dare il via libera al progetto. Arata entra in contatto poi anche con Turano, sempre con l’intervento di Micciché, e poi anche con Cordaro per avere il via libera dell’Ambiente: da Cordaro arriva attraverso una presentazione di Calogero Mannino.

«Insomma, mi pare ce ne sia abbastanza da quello che ho letto perché la commissione si interessi di questa vicenda che riguarda faccendieri, burocrazia e soprattutto il governo Musumeci e la politica — dice Fava — dobbiamo fare chiarezza. Alla fine delle audizioni convocheremo anche il governatore Musumeci».

Giancarlo Cancelleri dei 5 stelle attacca: « Più vanno avanti le indagini e più si scopre come queste persone, Arata, Nicastri, per fortuna adesso in carcere, avevano “ santi” ovunque. Da quanto leggo sui giornali c’erano assessori, il presidente Micciché, tutti a spingere e raccomandare le pratiche di chi è poi finito in manette. Se tutto ciò fosse vero sarebbe davvero una vergogna morale enorme».



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