13 febbraio 2019

ARS. FORESTALI, ESA E CONSORZI DI BONIFICA E AGRICOLTORI IN CONFERENZA STAMPA CON FIGUCCIA


Dal sito www.lagazzettadisicilia.it

di Gioacchino Bosco
DOPO GLI ATTIMI ROVENTI DI STAMANE CHE HANNO VISTO PROTAGONISTI ALCUNI AGRICOLTORI SICILIANI CHE IN PIAZZA INDIPENDENZA HANNO GETTATO SULL’ASFALTO IL GRANO “PER DARLO AI COLOMBI”, INIZIA NEL SEGNO DI QUESTA AMARA PROTESTA PACIFISTA, LA CONFERENZA STAMPA DI VINCENZO FIGUCCIA CHE INSIEME AD ALCUNI RAPPRESENTANTI DEL MONDO IN PROTESTA, SI È SPOSTATO IN SALA STAMPA ALL’ARS. GLI ULTIMI RINTOCCHI DI CAMPANA PRIMA CHE LA FINANZIARIA SIA DEFINITIVAMENTE APPROVATA. MA FIGUCCIA E GLI AGRICOLTORI, I CONTADINI, E I PRODUTTORI SICILIANI NON CI STANNO.

Apre Figuccia. Ricorda le difficoltà dei cugini sardi, invocando iniziative pacifiche ma di piazza per la Sicilia, “come quella di stamane”.
“Questa mattina, dopo aver passato una ennesima notte insonne, pensando ai giovani che vanno via dalla Sicilia (compresa mia figlia Federica, a Torino da mesi), come San Francesco, abbiamo voluto dare il grano ai colombi, quel grano che esce a 17 centesimi e il cui prezzo è imposto dalla lontana borsa di Chicago. Chiederò già in queste settimane di avviare una sperimentazione in Sicilia per affidare terre incolte ad alcuni giovani percettori del reddito di cittadinanza. Il loro prodotto a km 0 sarà venduto attraverso mercati del contadino e filiera corta. Verrà promosso attraverso fiere nel mondo. La Sicilia – prosegue – non necessita di assistenzialismo ma di misure straordinarie per la crescita e lo sviluppo. I giovani devono tornare alla terra. Dobbiamo coinvolgere Esa, Forestali, Consorzi di bonifica, gente che non lavora o che ha un reddito troppo basso per poter vivere. Ma anche aziende in sofferenza. Oggi sono al fianco di queste categorie martoriate dalla manovra “lacrime e sangue” a causa di un accordo con il governo centrale che ancora non è arrivato. Una protesta semplice, una protesta pacifica ma che trasmette un messaggio chiaro: scenario inaccettabile, come inaccettabili restano le risorse ridotte al lumicino destinate ad Esa, Forestali e Consorzi di bonifica, quali garanti diretti del nostro territorio. Chiedo anche al governo regionale che possano essere recuperate le risorse per rimpinguare i capitoli come quello dell’Esa, degli ex Pip e dei disabili che sono stati tagliati. Auspico – conclude – che l’accordo Stato-Regione arrivi presto e che si possano allocare le somme necessarie”

La grande distribuzione è difficile da contrastare – dice Santo Bono, Presidente del Movimento La Terra è Vita- È la battaglia di Davide contro Golia. La nostra identità e le nostre produzioni vanno difese senza subire ricattucci come i contributi comunitari. Agli agricoltori basta il prezzo giusto delle proprie produzioni. È una battaglia di civiltà, una battaglia sociale.

Interviene poi Ernesto Abate, segretario regionale Sifus Confali, settore consorzi di bonifica: “Il mondo economico – chiosa – investe sulla produzione nello spazio cosmico e non è capace di puntare sulla produzione che esprime l’identità della nostra terra. Dare il giusto contributo ai Consorzi di bonifica quali attori strategici,  il cui lavoro non è occasionale, non può essere stagionale”

Presente anche Pino D’Angelo, imprenditore agricolo: “Produrre senza reddito – afferma – significa togliere la dignità. Noi siamo produttori. I grandi interessi economici stanno pregiudicando l’art. 3 della costituzione. Non c’è una produzione del comparto agricolo che riesce a fare reddito. Non si può produrre sotto il prezzo di produzione. Dov’è lo Stato? Non ci possiamo fermare, non ci fermate, non ci fermerete, sapremo agire a dovere per difendere la nostra identità”.

A concludere i lavori Maurizio Grosso, segretario generale Sifus – Confali: “questa conferenza stampa può essere utile a dare un contributo importante. Oggi – dice – si è messo in luce il divario dei due mondi: la piazza e il palazzo. Il palazzo non può continuare a rimanere sordo alle legittime istanze del territorio poiché dopo aver bussato più volte, qualcuno potrebbe pensare di sfondare la porta. Questa finanziaria mortifica tutte le categorie, senza distinzione alcuna. Auspico che le risorse mancanti vengano reperite altrimenti ritengo che un testo di questo tipo non possa essere votato”.

Fonte: www.lagazzettadisicilia.it




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