30 gennaio 2018

ARS 142 MLN, CONSIGLIO LOMBARDIA 50 MLN



di Lucia Russo

Confronto Rendiconti 2016 dei due Palazzi della politica regionale: possibile dimezzare la spesa in Sicilia. Segretario generale: a Milano tetto di 190 mila €, a Palazzo dei Normanni di 370 mila

PALERMO - Se il taglio dei privilegi è uno dei dieci punti nell’agenda del neopresidente della Regione, occorre partire dalle spese dell’Assemblea regionale siciliana. Pare che in questi giorni si sia raggiunto un accordo per mantenere il tetto massimo degli stipendi del personale a 240 mila euro, ma guardiamo cosa succede al Consiglio regionale della Lombardia.

Sul sito del Consiglio regionale lombardo si legge che la retribuzione della carica più alta dell’amministrazione parlamentare regionale viaggia su cifre ben più basse. Il segretario generale del Consiglio regionale lombardo, Romano Colozzi, nel 2016 ha percepito una retribuzione lorda di 189.973 euro, cioè di 50 mila euro più bassa del tetto di 240 mila per i dirigenti dell’Ars. Questo succede a maggior ragione ai livelli più bassi dell’amministrazione parlamentare, infatti lo stipendio annuale del direttore del Servizio Bilancio del Consiglio della Lombardia, è di circa 80 mila euro, addirittura ventimila euro in meno rispetto a quello previsto dai questori dell’Ars per gli assistenti parlamentari (livello retributivo più basso nell’organigramma) con più di 24 anni di servizio.

Ecco che si spiega come mai nel 2016 l’Assemblea regionale siciliana per i circa duecento dipendenti a tempo indeterminato ha speso 24,5 milioni di euro, una media ldi 123 mila euro a dipendente l’anno, contro i 17,4 milioni del Consiglio regionale lombardo per i suoi 306 dipendenti, ovvero 57 mila euro a dipendente. Se gli stipendi dell’amministrazione Ars venissero equiparati a quelli del Consiglio lombardo, si avrebbe un risparmio di 13,1 milioni di euro.

Non sarà il caso di rivedere al ribasso la spesa per il personale dell’amministrazione parlamentare siciliana, considerato che la nostra regione è la più povera d’Italia per reddito pro capite? Non è troppo pretendere da ogni cittadino siciliano, inclusi i neonati, ben 28 euro di spesa all’anno per l’Ars, quando in Lombardia si spendono solo 5 euro a testa?

Analizzando il confronto del rendiconto delle spese per l’anno 2016 dei due Parlamenti, riportato in pagina, ci accorgiamo che nel 2016 la spesa in Sicilia è aumentata rispetto al 2015 e che sul peso delle casse della Regione incombe anche il pagamento delle pensioni, questione che andrebbe affrontata per snellire i bilanci di Regione e Ars, come evidenziato da anni su questo giornale.
Il nuovo Parlamento parte avvantaggiato per la riduzione delle spese, perchè con 20 deputati in meno si avrà già un risparmio sul preventivo 2018 di 5,5 milioni solo per le indennità dei consiglieri e le spese per i gruppi parlamentari.

Riassumendo: con l’erogazione delle pensioni da parte dell’Istituto di previdenza nazionale e non più dal Bilancio Ars (-48 mln di euro), con l’equiparazione dei tetti stipendiali a quelli del personale del Consiglio Lombardia (-13,1 mln euro) e con la già avvenuta riduzione dei parlamentari (-5,5 mln euro), ecco subito un possibile risparmio di 70 milioni, che arriverebbe a dimezzare la spesa complessiva dell’Assemblea regionale siciliana.


30 gennaio 2018 - © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: www.qds.it





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