(Luigi Noto) Parte la prima grande vendita di Ismea dei terreni pubblici pronti per la coltivazione e inseriti nella Banca delle Terre Agricole. Da ieri sul sito Ismea sono in vendita i primi 8 mila ettari di terreni che fanno parte di un’operazione complessiva da oltre 23 mila ettari gestita tramite Ismea dal ministero delle Politiche agricole. Nel primo lotto i terreni offerti alla vendita sono concentrati soprattutto nel Centrosud d’Italia, con la Sicilia che fa la parte del leone (1700 ettari), seguita da Toscana e Basilicata (1300 ettari), Puglia (1200), Sardegna (660 ettari), Emilia Romagna e Lazio (quasi 500 ettari).
L’avvio della parte operativa del progetto della Banca delle Terre Agricole di dismissione di un patrimonio pubblico di terreni agricoli sottoutilizzati o non utilizzati per favorire il ritorno all’agricoltura, puntando soprattutto sui giovani, è stato dato ieri dal ministro Maurizio Martina in occasione della presentazione fatta a Roma insieme al presidente di Ismea Enrico Corali e al direttore generale Raffaele Borriello. «Diamo nuovo valore ai terreni pubblici – ha dichiarato il ministro Maurizio Martina – con un investimento su sostenibilità, economia e lavoro e per questo ai giovani interessati spettano mutui agevolati. Con la Banca nazionale delle terre agricole stiamo sperimentando una nuova forma di rivalutazione dei beni comuni, con l’obiettivo chiaro di favorire lo sviluppo di nuove realtà agricole nei territori. Le risorse che derivano dalla vendita dei terreni saranno totalmente dedicate al sostegno dei giovani agricoltori».
Come si fa a vedere dove sono ubicati i terreni in vendita? Niente di più facile per chi ha un minimo di confidenza con l’informatica. Sul sito dell’Ismea gli appezzamenti “for lease” sono geolocalizzati possono essere ricercati per Regione. Sul sito di Ismea sono disponibili tutte le informazioni, dalla posizione alle caratteristiche naturali, le tipologie di coltivazioni e i valori catastali. Gli utenti possono consultare la Banca anche per grandezza dei terreni disponibili. Già da ieri si può esprimere la manifestazione d’interesse per uno o più lotti e da febbraio partirà la procedura competitiva a evidenza pubblica tra coloro che hanno manifestato il proprio interesse.
06 Dicembre 2017
Fonte: siciliarurale.eu
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