del Dott. Gandolfo Librizzi
Capo di Gabinetto dell’Assessore all’Economia
Illustrata
la legge di bilancio 2018 che sarà presentata a completamento di un
percorso lungo 3 anni. Garantite tutte le coperture finanziarie. Dopo il
risanamento del bilancio regionale e il rigore, ora le spese per
investimenti e sviluppo.
Nei tempi nei quali di norma dovrebbe presentarsi sempre, stamani è stata illustrata la legge di stabilità 2018. Quando siamo giunti qui il 4 novembre 2014, ci si presentava una situazione drammatica, eredità dei lunghi governi di altre legislature: debiti fuori bilancio per diversi milioni di euro, buchi di bilancio, un vasto indebitamento per far fronte a maggiori entrate ipotizzate ma non realizzate, un disavanzo stimato in 3 mld...etcc....
Ora, dopo 3 anni di duro lavoro, a volte non capito, spesso criticato dai più, in snodi particolari in solitario isolamento quando non anche, come spesso è accaduto, accerchiati, si presenta un bilancio di tutt'altro segno lasciando a chi verrà un'eredità positiva.
Intanto un bilancio che conferma l'assestato 2017. Quindi le maggiori risorse derivanti dalle coraggiose e oculate politiche di bilancio di questi anni, grazie ai lungimiranti accordi con lo Stato, sono destinate ora a spese di investimento e di sviluppo, degli enti locali e del sistema del welfare.
Così, per dare qualche contenuto:
1. Dal 2018 azzeramento IRAP E DIMEZZAMENTO IRPEF che, dal 2019, sarà completamente azzerata ponendo la Sicilia fra le poche Regioni virtuose;
2. Estensione nel triennio 2018-2020, ai soggetti inoccupati, del ticket sanitario già previsto per i disoccupati;
3. Stabilità dei trasferimenti al sistema dei Comuni e degli enti regionali;
4. Fondo per la progettazione (10 mln) per i Comuni al fine di aggiornare e disporre di un adeguato parco progetti necessario per intercettare risorse extraregionali;
5. Totale copertura del concorso della finanza pubblica ( 197 mln) per le Province oltre il mantenimento dei trasferimenti ordinari per il loro funzionamento di modo che si evitino i problemi di dissesto finanziario cui sono state esposte in questi anni e si garantiscano i dipendenti ( 5000) oltre i servizi che devono assicurare;
6. Totale copertura dei rinnovi contrattuali dei dipendenti della Regione Siciliana ( 25 mln nel triennio) e degli enti regionali (3 mln) , in linea con quanto avvenuto nello Stato;
7. Totale copertura del rinnovo contrattuale degli operai forestali (valore 12 mln di cui 6 di maggiore spesa) secondo l'accordo di recente siglato con le OOSS;
8. Copertura, per assunzione full time di tutto il personale dell'albo delle società partecipate della Regione Siciliana, anche con la previsione normativa per la trasformazione del rapporto part time;
9. Ulteriore copertura per la mobilità del personale in esubero delle province per non intaccare la stabilizzazione del personale precario degli enti locali;
10. Investimenti a sostegno nel campo della digitalizzazione della PP.AA. con copertura delle spese dei canoni Internet delle scuole ( 5 mln);
11. Fondo destinato a nuove iniziative per lo sviluppo e il welfare (60 mln).
Se fare politica significa immedesimarsi nella realtà e compito di chi ha responsabilità di governo è quello di affrontare i problemi e dare soluzioni, be, fino all'ultimo con dovere, abbiamo adempiuto al nostro compito.
Ai posteri l'ardua sentenza.
Nei tempi nei quali di norma dovrebbe presentarsi sempre, stamani è stata illustrata la legge di stabilità 2018. Quando siamo giunti qui il 4 novembre 2014, ci si presentava una situazione drammatica, eredità dei lunghi governi di altre legislature: debiti fuori bilancio per diversi milioni di euro, buchi di bilancio, un vasto indebitamento per far fronte a maggiori entrate ipotizzate ma non realizzate, un disavanzo stimato in 3 mld...etcc....
Ora, dopo 3 anni di duro lavoro, a volte non capito, spesso criticato dai più, in snodi particolari in solitario isolamento quando non anche, come spesso è accaduto, accerchiati, si presenta un bilancio di tutt'altro segno lasciando a chi verrà un'eredità positiva.
Intanto un bilancio che conferma l'assestato 2017. Quindi le maggiori risorse derivanti dalle coraggiose e oculate politiche di bilancio di questi anni, grazie ai lungimiranti accordi con lo Stato, sono destinate ora a spese di investimento e di sviluppo, degli enti locali e del sistema del welfare.
Così, per dare qualche contenuto:
1. Dal 2018 azzeramento IRAP E DIMEZZAMENTO IRPEF che, dal 2019, sarà completamente azzerata ponendo la Sicilia fra le poche Regioni virtuose;
2. Estensione nel triennio 2018-2020, ai soggetti inoccupati, del ticket sanitario già previsto per i disoccupati;
3. Stabilità dei trasferimenti al sistema dei Comuni e degli enti regionali;
4. Fondo per la progettazione (10 mln) per i Comuni al fine di aggiornare e disporre di un adeguato parco progetti necessario per intercettare risorse extraregionali;
5. Totale copertura del concorso della finanza pubblica ( 197 mln) per le Province oltre il mantenimento dei trasferimenti ordinari per il loro funzionamento di modo che si evitino i problemi di dissesto finanziario cui sono state esposte in questi anni e si garantiscano i dipendenti ( 5000) oltre i servizi che devono assicurare;
6. Totale copertura dei rinnovi contrattuali dei dipendenti della Regione Siciliana ( 25 mln nel triennio) e degli enti regionali (3 mln) , in linea con quanto avvenuto nello Stato;
7. Totale copertura del rinnovo contrattuale degli operai forestali (valore 12 mln di cui 6 di maggiore spesa) secondo l'accordo di recente siglato con le OOSS;
8. Copertura, per assunzione full time di tutto il personale dell'albo delle società partecipate della Regione Siciliana, anche con la previsione normativa per la trasformazione del rapporto part time;
9. Ulteriore copertura per la mobilità del personale in esubero delle province per non intaccare la stabilizzazione del personale precario degli enti locali;
10. Investimenti a sostegno nel campo della digitalizzazione della PP.AA. con copertura delle spese dei canoni Internet delle scuole ( 5 mln);
11. Fondo destinato a nuove iniziative per lo sviluppo e il welfare (60 mln).
Se fare politica significa immedesimarsi nella realtà e compito di chi ha responsabilità di governo è quello di affrontare i problemi e dare soluzioni, be, fino all'ultimo con dovere, abbiamo adempiuto al nostro compito.
Ai posteri l'ardua sentenza.
Finalmente un po' di verità, guarda caso non relazionata da un giornalista, ma bensì da un funzionario parte attiva del bilancio regionale di questi ultimi anni. Per quanto riguarda il cirl totale copertura per il rinnovo, alla faccia dei detrattori. Saluti Giuseppe Candela
RispondiEliminaA proposito di C.I.R.L., visto che a quanto pare i giochi sono gia stati fatti e chi per noi ha deciso quello che voleva decidere, si potrebbe pubblicare una bozza REALE (oltre ai sentito dire) di quanto deciso??
EliminaPenso che sarebbe cosa gradita ai più capire di cosa si sta parlando...effettivamente.
Esempio pratico, oltre ai tanto pubblicizzati aumenti dei Minimi retributivi Nazionali per tutti,(conseguenti al recepimento a scoppio ritardato della Regione Sicilia del C.C.N.L. del 2009(anche questo gia superato), sarebbe interessante vedere dopo 17 anni chi è aumentato di livello e chi no, questione kilometraggio, residenza, infortunio, recuperi, buono pasto, indennità omnicomprensiva, ecc. ecc. e molto eccetera.
Sig. Candela, può farci pervenire quanto sopra?? Naturalmente se ne ha la possibilità.
Giuseppe Spagnuolo.
Vorrei innanzitutto puntualizzare che per i detrattori intendevo qualche sindacato che ha sollevato dubbi sulla copertura. La Regione ha contribuito con pochissimi soldi alla chiusura del contratto, la parte più cospicua arriva dai risparmi ottenuti dalla fuoriuscita dei forestali andati in pensione dal 2015 ad oggi. Non si è potuto aumentare di livello il comparto antincendio perché ci volevano ulteriori 10 milioni di euro, ed era la prima cosa da fare dopo l'adeguamento all'ultimo ccnl nazionale che ha scadenza 31/12/2012 che si è fatto, figuriamoci il resto delle indennità. Il contratto è stato pubblicato in questo blog, non avrai problemi a visualizzarlo, ma in caso contrario fammi avere tramite Michele il tuo indirizzo e-mail e non sarà un problema girartelo. Scusa la fretta ma devo andare. Saluti Giuseppe Candela
EliminaGrazie comunque!!! in realtà so già che non hanno combinato NULLA per l'antincendio(quelli che spengono il fuoco veramente), ma hanno continuato a "premiare" gli autisti che già erano al terzo livello, portandoli al quarto.
EliminaVolevo renderlo noto in maniera diversa, a tutti.
Ad ogni modo questo si chiama giocare sporco alle spalle di chi confida nella buona fede dei sindacati, quindi invito tutto l'antincendio(A.S.P.I.) DISDETTA in massa da chi ci prende per il culo..., sorridentoci in faccia.
Solita porcata, mi ricredo per l'ennesima volta, mai fidarsi.
Giuseppe Spagnuolo.
Non è proprio così. Anche se gli autisti passano dal terzo al quarto livello, il parametro che determina la paga oraria rimane immutata, quindi non ci sarà per loro nessun incremento salariale se non quello dovuto dall'adeguamento contrattuale così come lo hanno avuto tutti. L'aumento di livello è solo sulla carta, perché è stato necessario adeguare il vecchio cirl 2001 con l'ultimo contratto nazionale, infatti il primo prevede quattro livelli per la classificazione dei lavoratori, il secondo cinque. Ora, nel contratto nazionale lo < specializzato> (dove è inquadrato l'autista ) viene classificato nel quarto livello, nel vecchio cirl al terzo. Il nuovo cirl che è stato stipulato, ora prevede il terzo livello ( qualificato super) che non era presente nel vecchio cirl, e con un nuovo parametro che non abbiamo mai avuto. Spero di essere stato chiaro. Saluti Giuseppe Candela
EliminaQuello che dici potrò crederlo solo quando lo vedrò scritto nel ""nuovo"" contratto, verificheremo, ma ho i miei dubbi che sia così.
EliminaIl semplice fatto che non sia disponibile, A TUTTI, una bozza con le proposte avanzate dai sindacati già suona stonato, chi non ha niente da temere non si nasconde.
Resta sempre il fatto che dopo quasi 20 anni dall'ultimo rinnovo del cirl, chi compie un lavoro di alta specializzazione rimanga alla porta, questo è vergognoso.
Insomma, tanto fumo niente arrosto.
Giuseppe Spagnuolo.
Un miracolo, effetto elezioni? Vincenzo Bellini Ct.
RispondiEliminaMa scusate, il bilancio, o legge finanziaria, non è di competenza dell' ARS approvarla? scusate l'ignoranza! O l'ultima maggioranza regionale ha riformato anche questo. Pippo Conti Nibali
RispondiEliminaStiamo parlando di Contratto Integrativo Regionale, quindi contratto di lavoro di categoria.
EliminaContrattazione tra Regione e sindacati riconosciuti, rappresentanti la categoria.
Giuseppe Spagnuolo.