30 settembre 2017

5STELLE COME L’AIDS O SICILIA MALATA DI ALZHEIMER, CANCELLERI: “BASTA USARE LE MALATTIE PER SLOGAN ELETTORALI, ABBIATE RISPETTO DEI SICILIANI”


30 Settembre 2017
“Ora basta, si è oltrepassato ogni limite. È vero che in campagna elettorale, come in guerra, quasi tutto è permesso, ma usare le malattie per cercare raccattare qualche voto in più è di una bassezza infinita. Ieri Miccichè, come riporta ‘Blog Sicilia’, è tornato a paragonare il M5S all’Aids, dopo averlo fatto nei giorni scorsi. Qualche giorno prima Musumeci aveva tirato in ballo l’Alzheimer per dire che questa è una terra che dimentica”.
Lo afferma il candidato alla presidenza della Regione per il Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri in relazione alle ultime affermazioni dei due rappresentanti di spicco dell’ammucchiata del centro destra.
“Su Miccichè, che ieri è tornato ad associare l’Aids al Movimento 5 stelle nel corso di un incontro a Mondello – afferma Cancelleri – non è il caso di spendere parole: il suo passato di fruitore di droghe, che lui stesso ha riconosciuto, lo squalifica molto più di cento commenti negativi. A Musumeci diciamo che non solo poteva evitare questo infelice paragone, ma che a, ben vedere. il campione degli smemorati su questa terra è lui. Dimentica infatti, Musumeci, che a dicembre del 2015 criticò aspramente il passaggio di Francantonio Genovese dal Pd a Forza Italia, salvo poi, in questi giorni, cancellare tutto e accogliere il figlio dell’ex numero uno del Pd regionale sotto il suo maxiombrellone elettorale pur di accaparrarsi i suoi voti”.
Cancelleri si riferisce ad un articolo a firma Musumeci pubblicato nell’area blog di una testata nazionale dal significativo titolo “Genovese in Forza Italia consegna la Sicilia all’antipolitica”.
“Musumeci – afferma Cancelleri – intingendo il pennino nell’inchiostro dello sdegno più assoluto scriveva nel commentare il cambio di casacca del suo nuovo alfiere che ‘È deplorevole che si possa passare da una coalizione all’altra con la stessa facilità con cui si cambia una camicia’. E ancora che ‘Forza Italia ha il diritto di fare quello che vuole, ma sia consapevole che ogni sua scelta avrà conseguenze sul piano del consenso’. Concordiamo. Pure lui faccia quel che vuole, raccatti i voti del cambiacasacca e condannato Genovese e dei tanti chiacchierati personaggi ospitati nella sua coalizione aperta a tutti. Ma sia consapevole che anche per lui queste scelte avranno conseguenze sul piano elettorale”.
“Considerato che Musumeci ha dimostrato di avere la memoria corta – conclude Cancelleri – mi sembra opportuno ricordagli che lo aspetto sempre al confronto sulle liste pulite e sui programmi. Non vorrei che dimenticasse anche questo”.
Leggi anche tutte le interviste politiche di questa campagna elettorale:













WEEKEND D'AUTUNNO, DA FORESTALE "DRITTE" PER RACCOLTA FUNGHI

© ANSA

(ANSA) - ROMA, 29 SET - Con l'arrivo dell'autunno si riapre la stagione dei funghi. Un must per gli amanti della buona tavola, ma che presuppone prudenza nella raccolta, e rispetto per l'ambiente boschivo e per la propria incolumità.

"Raccomandiamo particolare cautela. Gli ambienti naturali dove crescono i funghi possono nascondere dei pericoli", sottolinea il colonnello Pierluigi Fedele, comandante del Gruppo Carabinieri Forestale di Parma ed esperto micologo, nel precisare che "negli ultimi anni sono più i decessi di cercatori che hanno avuto incidenti nei boschi di quelli avvelenati da funghi". "Sono già diverse decine - segnala l'Arma - le richieste di soccorso pervenute al numero dei Carabinieri Forestale di Emergenza Ambientale 1515 da parte di cercatori di funghi che, a causa della scarsa conoscenza dei luoghi o delle condizioni climatiche avverse (nebbia e temporali), si perdono nei boschi e a volte si feriscono anche gravemente". Bisogna poi ricordare che la raccolta e la commercializzazione dei funghi sono disciplinate da leggi nazionali, regionali o dai regolamenti locali che indicano le specie, le dimensioni e il quantitativo massimo di funghi che si possono raccogliere, oltre al calendario dei giorni in cui questa attività è consentita. Tali norme vietano la raccolta dei funghi in alcune aree protette e la raccolta nelle ore notturne su tutto il territorio, sia per la salvaguardia dei funghi stessi, sia per motivi di sicurezza. Ecco alcuni consigli dei Carabinieri Forestali Alcuni utili ai cercatori: documentarsi sull'itinerario e scegliere i percorsi adatti alle proprie capacità fisiche; comunicare i propri spostamenti prima di intraprendere l'escursione; evitare di inoltrarsi da soli nel bosco, la presenza di un compagno è garanzia di un primo soccorso; consultare, prima della partenza, i bollettini meteorologici e osservare costantemente sul posto l'evoluzione delle condizioni atmosferiche. In caso di mal tempo non sostare in prossimità di alberi, pietre ed oggetti acuminati perché potrebbero attirare fulmini; scegliere l'abbigliamento e l'attrezzatura idonea: si consigliano calzature da trekking, indumenti resistenti e leggeri su più strati, cellulare, torcia e coltellino da funghi; astenersi sempre dalla raccolta di funghi dei quali non si è certi della commestibilità, in caso di dubbi sottoporre il raccolto agli Ispettorati Micologici delle Aziende Sanitarie Locali; il raccolto giornaliero non deve superare il limite previsto per legge; non utilizzare rastrelli o uncini che possano danneggiare il micelio; pulire immediatamente il fungo dai residui di rami, foglie e terriccio per garantire la sua integrità; I funghi raccolti, preferibilmente solo esemplari freschi e giovani, devono essere trasportati in contenitori rigidi ed areati. L'utilizzo di sacchetti di plastica non permette infatti la diffusione delle spore fungine nel bosco. La mancanza di areazione causa il deterioramento del prodotto; In caso di necessità contattare il 1515, numero di Emergenza Ambientale dell'Arma dei Carabinieri.

(ANSA).

© Riproduzione riservata

Fonte: gds.it




‘INSIEME PER SCONFIGGERE L’AIDS DELLA POLITICA: I 5 STELLE’, LA PROVOCAZIONE DI MICCICHÈ A FARAONE E VICARI (FOTO)


30 Settembre 2017
“Abbiamo cercato il dialogo con Ap, lo abbiamo fatto con insistenza, io per primo ho perfino offerto la candidatura alla Presidenza della regione ad Alfano e poi perfino alla moglie di Misuraca ma mi è stato detto di no. Andava fatto perchè adesso che loro ci hanno detto di no, noi siamo forti loro deboli tanto è vero che la metà degli uomini di Ap stanno correndo da noi”.
Gianfranco Miccichè raccoglie in pieno la provocazione di Luca Telese e spara a zero sull’amica Simona Vicari. Il teatro è il palchetto allestito in una sala dell’Hotel la Torre di Mondello dove si sta tenendo il corso di formazione politica ‘la fabbrica dei Leader’ C’è Luigi Crespi a fare da padrone di casa e Miccichè si sente a suo agio, ma forse lo si sente anche perchè sa di avere di fronte corsisti, politici, uomini e donne di staff ma pensa che non ci sia la stampa. Non cambia atteggiamento, però, quando gli dicono a voce alta che la stampa invece c’è.
“La verità è che dovremmo stare tutti insieme. Non solo Forza Italia con Ap. Ma anche il Partito democratico dovrebbe capire che il nemico non si chiama Forza Italia, almeno non in questo momento, non in questa fase. Bisognerebbe stare insieme per sconfiggere quello che è l’Aids della politica, i 5 stelle. Il populismo, il qualunquismo che ha un tempo limitato per esprimersi, destinato a scomparire perchè la gente sta già iniziando a capire ma che deve essere fermato al più presto”.
Una frase forte destinata certamente a sollevare un vespaio di polemiche ma che Miccichè non ritira, anzi reitera. Lui durante questa campagna elettorale non parteciperà a dibattiti televisivi, farà solo piccoli spot programmatici. Questa, forse, è l’unica platea, peraltro improvvisata, nella quale lo si sentirà dire qualcosa in prima persona, senza filtro. E la sua ricetta l’ha sparata, e anche grossa.
E, a sorpresa, è proprio questa l’unica cosa sulla quale il Sottosegretario Davide Faraone, si trova d’accordo. “Non c’è dubbio che il pericolo è dato dal qualunquismo politico – dice Faraone – io vedo avanzare in Europa il rischio di questo populismo, non solo in Italia. In Germania va avanti la destra estremista. Assistiamo al crescere di forze qualunquiste. E’ una scena che abbiamo già visto, sembra di vivere gli anni precedenti al nazismo. Le Forze democratiche Europee, che hanno già visto queste dinamiche nel secolo scorso, hanno gli anticorpi per fronteggiarle e devono capire che bisogna unirsi per impedire questo ritorno agli estremisti pericolosi.  E questo non significa che siamo uguali. Poi potremo tornatre a dividerci su tutto. Ma solo dopo”.
 Ma poi tocca a Faraone sparare il suo siluro “Quello che Miccichè non comprende, o forse comprende e lo subisce, è che il populismo non è solo de 5 stelle. Lui ha dentro la coalizione Salvini e Meloni che non sono meno qualunquisti e pericolosi. Oggi io sono libero di dire che il percorso del Nazareno uno lo rifarei senza remore. Sono libero di dire quello che penso. Lui non può farlo perchè in nome di una unità elettorale ha messo insieme cose che insieme non possono stare e sta tirando la volata a Salvini e Meloni dalla Sicilia verso il resto del Paese, sta facendo da incubatore al populismo. E’ responsabile di qualcosa che in parte subisce ma con la quale dovrà poi fare i conti”.
E di incoerenza parla anche Simona Vicari rispondendo a Miccichè ma tornando alla Sicilia e alla sfida che interessa l’isola “Cinque anni fa abbiamo perso perchè Miccichè si è voluto candidare contro Musumeci. Se non l’avesse fatto non ci sarebbe stato Crocetta. Lui è responsabile della vittoria di Crocetta. Dov’è la coerenza? Coerenza che abbiamo avuto invece noi dopo che Salvini voleva imporre ad Alfano, in cambio di un’alleanza, di non partecipare alla campagna elettorale e di nascondere il simbolo di Ap dietro una lista civica”.
“Oggi gli estremismi sono presenti sia a destra sia a sinistra e il destino dei partiti moderati è quello di governare assieme – ha continuato -. Abbiamo pertanto deciso di proseguire nel progetto iniziato a Palermo con Leoluca Orlando. Il punto debole del Pd in Sicilia – ha sottolineato – è non aver fatto le primarie: probabilmente Faraone le avrebbe vinte. Il Pd non doveva farsi dare il candidato da Orlando e non doveva abdicare all’indicazione di un suo candidato, e lo stesso forse avrebbe dovuto fare Ap. Senza le primarie sono stati esclusi, probabilmente per guerre interne, dei cavalli che potevano vincere”.
Il secondo round è sulle candidature alla Regione. per Miccichè “Micari è un’ottima persona, è un amico. Ma la sinistra si trova in una situazione in cui il centrodestra ha fatto il miracolo di riunirsi, i Cinque Stelle sono sopra il 30 per cento e Fava sta andando per conto suo. Per far parte della partita, non per forza per vincere, ma quantomeno per partecipare, serviva un personaggio aggressivo, capace di fare ‘a cazzotti’. Quando Micari propone come slogan ‘La sfida gentile’ significa che chiede agli avversari di non fargli troppo male”.
“Fava dice nel suo slogan di essere ‘scandalosamente onesto’, io terrei solo la parola ‘scandalosamente’… Non salvo nulla di lui, è antipatico, non è una persona che mi piace. Ma ha l’aggressività giusta, ha ‘gli attributi’, mentre Micari sta facendo esattamente l’opposto di quello che dovrebbe fare. ‘La sfida gentile’ non significa niente – ha concluso Miccichè -. Io mi chiedo che partito sia il Pd che da quando è nato non ha ancora proposto un suo candidato nè a Palermo nè in Sicilia”.
Su una cosa concorda la Vicari “La sfida gentile non si può sentire” dice scimmiottando una espressione tipicamente siciliana ma poi difende la scelta anche se non frutto di primarie e punta sulle liste come traino. “Non voglio parlare dei 5 stelle – dice – ma poi ricorda la vicenda Cinque a Bagheria come esempio di cattiva amministrazione e così via”
Per Faraone la sfida di Micari è vincente per la competenza, per la chiarezza è perchè “è l’unica vera novità di questa cmapagna elettorale. Nel 2012 c’èera Musumeci che è addirittura al terzo tentativo per diventare presidente della regione e rappresenta il passato. C’era anche Cancelleri che è grillino di prima generazione. Non c’era Fava per un errore formale sulla residenza ma ci aveva provato. noi abbiamo una propostya nuova e non abbiamo in corsa gli estremi. Alla fine è questa la sfida vincente. Quella della competenza e dell’affidabilità”.
La fabbrica dei leader continua a Mondello per tutta la giornata di oggi (Vai alla fabbrica dei leader)

Leggi anche tutte le interviste politiche di questa campagna elettorale:










Fonte: palermo.blogsicilia.it





MESSAGGIO SPECIFICO PER GLI OPERAI FORESTALI (E IN PARTICOLARE PER GLI ISCRITTI AL SIFUS) DAL LEADER SICILIANI LIBERI, MASSIMO COSTA


Dalla pagina Facebook
del Prof. Massimo Costa

Messaggio specifico per gli operai forestali (e in particolare per gli iscritti al Sifus):

Musumeci ha dichiarato, neanche tanto velatamente, che VUOLE ABOLIRE ciò che resta dell'AUTONOMIA SICILIANA, per fare contenti i poteri forti italiani che stanno dietro di lui, e gli antisiciliani come Buttafuoco che definisce "buttanissima" sua madre, la Sicilia.
Bene. SENZA STATUTO per i forestali c'è solo il LICENZIAMENTO.
Perché senza Statuto i soldi che lo Stato deve alla Sicilia ce li possiamo scrivere sul colletto.
Le promesse elettorali sono per i gonzi.
Se volete sapere qual è la sorte degli operai forestali siciliani, quella vera, leggete cosa pensano e scrivono di voi "Libero" o "il Giornale" o "il Foglio", i giornali del loro principale, Berlusconi.
Forza Italia, i suoi rappresentanti, e tutti gli esponenti del centro-destra sono a servizio di questa gente, che ha deciso di eliminarvi.
Non diteci che non vi avevamo avvertito.
Fatelo presente ai vostri dirigenti sindacali, disubbidite, votate Siciliani Liberi e Roberto La Rosa, unica speranza per la Sicilia tutta.




Leggi le proposte del Prof. Massimo Costa e di Siciliani Liberi:

Appello dell'economista Prof. Massimo Costa agli operai forestali  

Il Prof Massimo Costa a Iacona (presa diretta): sulla Sicilia troppe imprecisioni, anche sui forestali

Presa diretta, Iacona risponde al Prof Costa

La verità sui forestali della Sicilia e una ricetta per tutelare il nostro territorio. Riqualificando questa spesa creando un servizio per la tutela dell’isola dal dissesto idrogeologico e dagli incendi

Nasce il Movimento Autonomista “Siciliani Liberi”. Il Prof. Costa ha delineato le coordinate principali dell’azione politica indipendentista per la Sicilia che verrà

"La Sicilia, se smette di farsi derubare, può dare risposte a precari e disoccupati"

Siciliani Liberi al Congresso dei forestali tra le forze politiche siciliane. Massimo Costa: mai più precari, mai più servi in Sicilia, ma solo cittadini e lavoratori liberi

2° Congresso del Sifus/Confael. Intervista esclusiva al Prof. Massimo Costa

Il Prof Massimo Costa scrive all'On. Vincenzo Figuccia di Forza Italia

La profezia del Professore Massimo Costa si sta avverando: la Sicilia sta fallendo. Il Presidente Crocetta, oltre a non saper governare, ha impiegato oltre tre anni per scoprire che, tra gli operai forestali, ci sono condannati per mafia. Non è che questa è la scusa per gettare fumo negli occhi di 5 milioni di siciliani per nascondere i fallimenti economici, politici e istituzionali del suo governo? 

Eventuale puntata dell'Arena di Giletti sui forestali. L'economista Massimo Costa, nonchè leader del movimento politico "Noi Siciliani Liberi", scrive su facebook direttamente all'Arena di Domenica In 

Botta e risposta. Assaggino undicesima puntata: il leader di Siciliani Liberi, Massimo Costa, convince gli ospiti in studio 

Famiglie e imprese della Sicilia non possono affondare per pagare i precari! Proviamo a ragionare solo sui 24 mila precari dei comuni siciliani (tenendo conto che ce ne sono altri 80 mila circa, non considerando i 24 mila operai della forestale)

Siciliani Liberi per un "Quarto Polo" ai prossimi appuntamenti elettorali: salvare i redditi e i posti di lavoro esistenti, soprattutto le categorie del precariato

Le proposte di "Siciliani Liberi" per trovare una soluzione al problema degli operai forestali. L'appuntamento è per domani mattina a Santa Caterina Villarmosa (CL)

Lavoratori forestali. Ecco l'impegno del Presidente del Movimento Siciliani Liberi, Prof. Massimo Costa. Video

Siciliani Liberi per le regionali e le politiche con il progetto Sicilia zona economica speciale. Soluzione definitiva all'eterno problema del precariato, i forestali preferiamo chiamarli "manutentori del territorio"

Massimo Costa: “La regione è già fallita. Prevedo un’ecatombe. A cominciare da precari e forestali” 





FORESTALI, LA DIGNITÀ NON SI ELEMOSINA MA SI DIFENDE E SI PRETENDE. BASTA 101UNISTI, 151UNISTI, 78ITTISTI. CI SONO, SENZA CHIEDERE ELEMOSINE, LE CONDIZIONI PER AVVIARE PROCESSI DI STABILIZZAZIONE


di Gaetano Guarino
Funzionario del Copro Forestale Sicilia
La dignità non si elemosina ma si difende e si pretende.
Desidero condividere con Voi un mio stato d'animo e -perché no?- anche la mia rabbia.
Mi torna in mente il Natale del 1966. Avevo 7 anni, e trascorsi quel giorno di festa in un modo decisamente peculiare: in fabbrica, con mio padre, operaio di una grossa Azienda del Gruppo ESPI. Sì, con lui e con i suoi Colleghi.
Giorni prima, infatti, avevano occupato la fabbrica per rivendicare il rinnovo del Contratto di Lavoro e per contestare il carico sovrumano della “catena" di produzione.
Quando, la mattina dell'occupazione, lo vidi andare via da casa, lo salutai e tornai nel mio letto, ma non dormii. Piansi a dirotto. Provai enorme tristezza nel vedere il viso di mio padre contratto e pensieroso.
Ma eravamo negli anni ’60: c’era la speranza, c'erano interlocutori validi, c'erano Sindacati davvero rappresentativi e, soprattutto, tutto era più vero e pulito.
Vi chiederete il perché di quanto vi sto raccontando. Ebbene, c'è un nesso con quanto sto per dirvi.
Già stamattina, i primi mezzi antincendio, mestamente, sono rientrati in autoparco, guidati da Operatori dell'Antincendio. Chi mi conosceva è venuto a salutarmi, chiedendo notizie in merito alla sospensione dal lavoro di tutti gli Operatori dell'Antincendio, che in queste ore si sta attuando per mancanza di fondi.
Molte mani ho stretto,, ho cercato di dare conforto. E che rabbia ho provato Nel vedere gli sguardi di Uomini oramai adulti, precari da sempre, forti e coraggiosi, ma tristi. E sapere che la loro tristezza è causata da una domanda tremendamente naturale: <Che farò domani e per i prossimi nove mesi? Come farò a sopportare lo sguardo dei miei figli, che non mi vedranno più sorridere al rientro da una giornata di lavoro, soddisfatto benché stanco e odorante di fumo?>
Ebbene, io mi rivedo in tutti quei figli, nei loro sguardi, nei loro sentimenti, nei dubbi e nella loro sofferenza più o meno celata. Per quanto mi riguarda, penso che chi sarà prossimamente alla guida della nostra Regione, debba come priorità risolvere questa vergognosa situazione. La dignità dell’Uomo – Lavoratore prima di tutto.
Noi, come dico da sempre, non abbiamo mai avuto grande sviluppo industriale. Ahimè, la Sicilia, è sempre solo stata terra di conquista e grande bacino elettorale. Ma abbiamo la nostra industria che è il Territorio, l’Ambiente, la Cultura. Grazie a loro, creeremo sviluppo. Non mi accontento più di fasce di lavoratori: 101unisti, 151unisti, 78ittisti e di aumento di giornate. Ci sono, senza chiedere elemosine, le condizioni per avviare processi di stabilizzazione. Non sono né un illuso né un illusionista. So cosa dico e perché lo dico. I Forestali sono una immensa risorsa, e il mio non è populismo. Crocetta e qualcun altro non mi ha mai voluto ricevermi per un confronto costruttivo e serio. E le carte giacciono nei cassetti dell'ARS. 






REGIONE SICILIA: DALLA GIUNTA CROCETTA SETTE MILIONI PER L'ANTINCENDIO. IL BLOG: MA L'INCREMENTO DI 30 MILIONI CHE DOVEVANO SERVIRE PER LE GIORNATE DI LAVORO IN PIU', DOBBIAMO RIVOLGERCI A CHI L'HA VISTO?



Cambi nei capitoli di bilancio per far continuare il lavoro agli operai forestali con contratto da 101 giorni. Fondi anche alle Ex Province
di CLAUDIO REALE


29 Settembre 2017
Via libera alla delibera che sblocca i 7 milioni per non interrompere la campagna antincendio. La giunta regionale ha approvato il cambio dei capitoli di bilancio che permette di non interrompere le attività di prevenzione, affidate agli operai a giornata: senza l’intervento di oggi, i “centounisti” – i forestali cioè che lavorano 101 giorni all’anno – si sarebbero fermati da lunedì, arrivando a un totale di 88 giornate. L’eventualità di uno stop alle giornate lavorative aveva messo in allarme Cgil, Cisl e Uil, che avevano annunciato una manifestazione di protesta se il governo non avesse risolto il problema.

La giunta ha inoltre redistribuito i fondi per le ex Province. In una riunione che si è occupata di alcune rettifiche e piccole modifiche al Patto per il Sud, il governo ha infatti dato il via libera a una ripartizione del fondo per i Liberi consorzi e le Città metropolitane che il presidente della Regione Rosario Crocetta definisce «più equa»: in altre parole, le ex Province con un bilancio più in difficoltà – ad esempio Siracusa, Ragusa e Catania – avranno più margine di manovra.

«Nel piano precedente – dice Crocetta – c’era stata una ripartizione più esigua». Decisa inoltre la costituzione di parte civile del governo nel processo sulla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea. Ancora in tema di rifiuti, la giunta ha prorogato fino al 30 novembre l’uso della discarica di Cava dei Modicani: «In questo modo – commenta Crocetta – viene data la possibilità al mio successore di entrare in carica e analizzare la situazione prima di dover decidere come procedere».


Fonte: palermo.repubblica.it



Ma che fine hanno fatto i 30 milioni per l'incremento delle giornate?


Forestali, più giornate di lavoro per 13 mila operai. L'Assessore Croce: ci sono a disposizione 30 milioni

Forestali, più giornate di lavoro per 13 mila operai. L'Assessore Croce: ci sono a disposizione 30 milioni. L'articolo integrale del Gds

In finanziaria c'è un incremento di 30 milioni per i lavoratori forestali, sia azienda che antincendio

I sindacati salutano positivamente l'aumento delle giornate approvate in commissione bilancio, ma sono perplessi che queste riguarderebbe solamente una parte di lavoratori. A tal proposito hanno chiesto un incontro con il governo

Finanziaria: Sindacati di categoria chiedono chiarimenti al governo su norma che riguarda i forestali e sollecitano ripresa confronto su riordino settore 

Il Sifus ha incontrato il Presidente della Commissione Bilancio, che conferma l'aumento delle risorse per i forestali e quindi l'aumento delle giornate

Finanziaria, battaglia sugli emendamenti: trattative sui fondi per disabili e forestali. Per i forestali c'è la proposta dell'Assessore Maurizio Croce, che prevede l'aumento delle giornate di lavoro fino a 73 in più all'anno per una platea di 13 mila lavoratori

L' Assessore al Territorio Ambiente, Maurizio Croce, interpellato dal blog, conferma che la norma sull'aumento delle giornate si trova nel collegato


Per non dimenticare: 



Finanziaria. Panepinto: ottimizzare lavoro forestali ed antincendio a ‘costo zero’. Proporrò una norma in finanziaria che prevede di far passare a 151 giornate lavorative le unità che attualmente ne effettuano 101, e far passare i ‘settantottisti’ a 101 giornate

L'On. Panepinto interpellato dal Blog, ha detto che la norma sull'aumento delle giornate è inserita nel collegato e sarà discussa dal 9 maggio





CLAUDIO FAVA: "UN PIANO AZIENDALE CHE RILANCI LA REGIONE". I 32 MILA FORESTALI NON VANNO LICENZIATI, MA BISOGNA INDIRIZZARE LE COMPETENZE PER DESTINARLE ALLA TUTELA DEL TERRITORIO. IL BLOG: STABILIZZARE O DUE SOLI CONTINGENTI, QUESTO CHIEDIAMO A TUTTI!

Claudio Fava, candidato alla Presidenza della Regione Siciliana


Forum con Claudio Fava, candidato alla Presidenza della Regione Siciliana
di Margherita Montalto

Qual è lo scenario che vede e qual è il suo obiettivo qualora fosse eletto presidente?
“Vedo una Sicilia che ci viene riconsegnata in una condizione devastante. Ci sono cifre oggettive, numeri che non possono mentire: un crollo degli investimenti negli ultimi otto anni del 50%, il 39% come comunica l’Istat, le famiglie sono in povertà e il 12% in povertà assoluta, con un crollo del Pil di 13 punti e un’alta percentuale di giovani che vanno via. Sono dati che danno un quadro della situazione. Il 40% dell’immatricolazione universitaria in meno e quindi il doppio di quella italiana: è chiaro che ci troviamo di fronte a una marginalità economica e sociale. Bisogna reagire in due modi: ritenere che questo sia una sorta di karma, di destino per cui si devono cercare scorciatoie assistenzialistiche e quindi vedere la politica come elemosina e la Regione come un bancomat che distribuisce risorse per la sopravvivenza; oppure ci si guarda allo specchio e si scoprono altri dati che invece dicono che la Sicilia è una terra ricca con delle potenzialità straordinarie”. 

Dal punto di vista della resa economica cosa pensa?

“La Corte dei Conti, un organismo assai tecnico, per il comparto dei Beni culturali afferma che siamo all’anno zero nella gestione del patrimonio artistico e architettonico, dal punto di vista della resa economica. L’ex direttore dell’Unesco asserisce che abbiamo un enorme patrimonio potenziale rispetto all’Europa, ma non siamo capaci di gestirlo. Su queste parole cerco di ragionare sul tema gestione delle risorse, per trasformarle come volano di uno sviluppo strategico. Se si restituisce alla Regione la capacità strategica di indirizzo, verso obiettivi, senso di responsabilità politica e non pura gestione dell’esistente, si può parlare di strategie e modo di utilizzare queste risorse”.   

Come si rilancia il turismo?

“Abbiamo 14 teatri greci, un patrimonio unico al mondo, ma non esiste un brand, una rete che li collochi nell’impianto turistico. Sono sforzi perduti. Abbiamo gli stessi chilometri di costa delle isole Baleari, otto beni Unesco rispetto a tutta l’Italia e un trentesimo del flusso turistico fatturale che esiste nel Paese. La Sicilia che ci è stata consegnata è quella rappresentata da un assessore al Turismo che spende a pioggia gli ultimi spiccioli della cassa per finanziare le sagre di paese, tutto al di sotto dei 10 mila euro?.   

Come si fa allora a far ripartire la Regione?

“Bisogna ripartire usando le competenze che si hanno per immaginare un Piano industriale che tenga conto di come sono cambiati gli assetti della Sicilia. Se è necessario occorre dotarsi di competenze che servano a disegnare un Piano industriale”.

Non c’è nessuno che parli del Piano aziendale, solo lei ne sta parlando…

“Noi abbiamo delegato, in assenza di Piani, le decisioni strategiche a chi non ha niente a che fare con le responsabilità della Regione siciliana. Non abbiamo un Piano di rifiuti perché forse è stato più utile avere il 12% della raccolta differenziata e 400 milioni che vengono messi a disposizione delle discariche private. Cominciare a darsi obiettivi strategici, ad assumere competenze all’interno della Regione, significa non accontentare qualcuno ma lavorare per il bene di tutti”. 

Come si può restituire prestigio alla politica?   

“Occorre garantire che la deputazione sia libera, competente e capace di sostenere un progetto di governo così come presentato durante la campagna elettorale, ma che non sia solo quello della campagna elettorale, senza poi dovere rinunciare ad attualo per mancanza di possibilità. È vero che la sanità dovrebbe avere un indirizzo, ma è meglio che occupiamo la sanità con uno o due dirigenti generali di riferimento, creando un’empatia con la Regione, affinché ciascuno abbia un punto di riferimento. Dobbiamo garantire che il Governo non sia ostacolato da una platea di parlamentari con interessi che frenano o impediscono il fare. Partendo da ciò, la maggioranza deve essere costruita fuori, affidandosi a significativi cambio di passo e condividere con una platea vasta. Occorre far capire ai siciliani che il voto non è una delega. Così si ottiene una massa critica anziché trenta deputati di cui bisogna tenere conto. È una questione di sistema che deve cambiare. C’è una scarsa capacità di fare dell’Autonomia regionale un volano di sviluppo che renda competitivi”.  

Qual è la sua posizione sulla legge elettorale?

“La legge elettorale va cambiata. Dovremmo trovare delle forme di tipo uninominale che garantiscano una certa linea. Non si può diventare presidente con il 15% dei voti, poiché rappresenta una mancanza di legittimazione. Si devono mettere i cittadini nelle condizioni di decidere, non come una lotteria. Si potrebbe puntare sul doppio turno come in Francia: nel ballottaggio dal primo al secondo turno si riesce a definire meglio l’idea che il candidato esprima il suo progetto di governo”.

Qual è il suo punto di vista sugli impianti energetici? Sono 41 quelli concentrati al Nord e non hanno problemi…

“Per quanto riguarda gli impianti energetici, dovremmo rivolgerci a tecnologie di nuova generazione. Abbiamo bisogno di creare un nuovo sistema e sarebbe giusto avere una rete elettrica adeguata: abbiano metà dei campi eolici fermi perché non sono in condizioni di immettere energia in una rete obsoleta, che paghiamo ugualmente. È la Regione che si deve occupare di questo, con un project financing per la gestione in tempi rapidi. Rendere efficienti gli edifici pubblici di competenza regionale vuol dire avere una diminuzione dei consumi dal 20 al 50%. Significa che l’investimento per adeguare un Palazzetto dello sport con un tipo di illuminazione e di riscaldamento in due anni è già pagato e si battono i costi. Tutto questo rappresenta una cabina di regia per realizzare i progetti. Occorre porsi il problema di come sistemare le cose: non è un problema di destra o sinistra, ma una questione sociale, che interessa tutti. Bisogna essere liberi di muoversi”. 

Per il Piano di rifiuti? 

“Il Piano di rifiuti deve contemplare un’economia circolare che punti al riuso, che intervenga sulla pratica dei consumi. È un’etica della vita. Se si vuole andare verso un Piano di raccolta differenziata che preveda una partecipazione dei siciliani, si deve fare coinvolgendo i Comuni, creando una sinergia, un’economia politica di rete in cui ciascuno si senta responsabile”.

Selezionare il ceto dirigente per una buona Autonomia 

Qual  è il suo punto di vista sull’Autonomia della Regione siciliana?

“Lo Statuto è po’ vetusto, patriottico e non usato bene. Il principio fondativo dello Statuto non è avere le mani libere, ma avere il senso di responsabilità. Attribuiamo poteri che altri non hanno, su temi importantissimi quali sanità, fisco, risorse altrimenti gestite dallo Stato centrale. Questo vuol dire assumersi la responsabilità di una gestione virtuosa in merito alla capacità d’intervento e di spesa. Per quanto concerne l’Autonomia, il problema non è lo Statuto, che andrebbe superato, semmai la sua lettura provinciale, elementare e clientelare, che si ripercuote sul rapporto che abbiamo avuto con il resto dell’Europa”.

L’Europa investe sulla Sicilia, ma quali sono i risultati?

“Sono 200 le Regioni in Europa e la Sicilia, nell’arco di 25 anni, ha avuto una grande quantità di risorse. Nonostante ciò, siamo tra le più marginali regioni in termini di spesa, di impegno. In dieci anni di Parlamento europeo ci siamo occupati di stabilire i criteri di spesa. L’Ue finanzia nel momento in cui valuta l’efficacia del progetto, la sua rilevanza sullo sviluppo sociale, economico, occupazionale. Disponiamo di 8 miliardi e mezzo dal 2014 al 2020 che l’Ue concede alla Sicilia in quanto regione marginale, per recuperare occorre investire su infrastrutture, processi di innovazione, saperi. Non siamo riusciti a farlo. Ho scoperto che le risorse venivano investite o per la spesa corrente o per progetti sponda. Per una buona Autonomia occorre la selezione del ceto dirigente, capace di gestire le risorse con profili strategici”. 

Mettere in moto l’economia fissando obiettivi condivisi

Tra spesa corrente, forestali e precariato qual è la sua idea?

“La spesa oggi è solo quella corrente e paga le stratificazioni e le incrostazioni di anni. Avere 32 mila forestali, tanti quanti ce ne sono in tutta Italia rende bene l’idea del perché la spesa corrente sia così significativa. Circa gli ottanta euro che si dovevano dare, è bene che ci sia un’integrazione contrattuale a norma di legge, purché venga fatta il primo giorno di legislatura e non l’ultimo. Per esempio, il precariato è un grande serbatoio di voti e capisco che diventi un investimento che libera risorse. Se cerchiamo di stabilizzare il più possibile e utilizzare queste risorse in modo strategico, potremmo capire come orientare tali le competenze”.

Come si indirizzano le competenze?
“Qui si torna al Piano industriale. I 32 mila forestali non vanno licenziati, ma bisogna indirizzare le competenze per destinarle alla tutela del territorio: messa in sicurezza, lotta al rischio idrogeologico, prevenzione degli incendi. Così utilizzati, questi dipendenti ricadono positivamente sul territorio, la cui cura permette di far si che si trasformi in una risorsa”.


 Quali sono le responsabilità della Regione?
“La Regione ha comunque una responsabilità politica. Al di là delle competenze istituzionali, c’è una funzione di legittimità politica. Serve a fissare obiettivi condivisi. Occorre dialogo con i sindaci dei Comuni. Siamo dinanzi ad un debito di 8 miliardi e non risolvono i problemi i 12 milioni che riusciamo a raggranellare. Occorre mettere in moto l’economia in maniera strategica, con obiettivi ben precisi e senso di responsabilità. È necessario stabilire priorità assumendo in capo alla Regione un piano politico, intervenendo nelle fasce di sofferenza. Bisogna costruire una capacità di ingresso nel campo del lavoro attraverso la stesura di piani di investimento”.

30 settembre 2017 - © RIPRODUZIONE RISERVATA

Fonte: www.qds.it





FIGUCCIA: SALVO L'ANTINCENDIO MA LA QUESTIONE VA RISOLTA DEFINITIVAMENTE

Ricevo e pubblico
dall'On. Figuccia



29 Settembre 2017
Scongiurata la sospensione dell'antincendio boschivo. È stato appena trovato l'accordo che finalmente ha portato all'approvazione della delibera. A noi l'impegno, tra qualche mese, di sistemare definitivamente la triste questione per la quale uomini e donne hanno elemosinato per trent'anni pur di ottenere qualche ora in più di lavoro - ad affermarlo è Vincenzo Figuccia Coordinatore provinciale dell'Udc che prosegue - è scaduto il tempo dell'indifferenza e del qualunquismo mostrato a questi operai costretti a vivere ripetutamente momenti di ansia, disperazione e incertezza. Resta uno dei punti principali da affrontare nell'agenda politica del prossimo governo" - conclude Figuccia.







ANTINCENDIO. SEMBRA CHE LA GIUNTA REGIONALE ABBIA FINALMENTE APPROVATO LA DELIBERA DEL PROSEGUO

Ricevo e pubblico
dal Sifus Aidone (En)




Sembra che la giunta regionale abbia finalmente approvato la delibera del proseguo del sevizio antincendio, ma prima di cantare vittoria bisogno aspettare la pubblicazione dell'atto ufficiale. Comunque il SI.F.U.S. Aidone vigilerà tutta la situazione.





CONCERTO D’ALTA QUOTA, MUSICA AMPLIFICATA NATURALMENTE A 1600 METRI D’ALTEZZA. NEL CUORE DEL PARCO DELLE MADONIE



Comprensorio Madonita
A Piano Catarineci, Valenza organizza il concerto del Pluricampione di Fisarmonica


29 Settembre 2017
Domenica 1 Ottobre, dopo il successo dei concerti estivi del Jazz Manouche del mese di agosto, il maestro Alessandro Valenza, si fa nuovamente fautore, assieme all’associazione LiberAzione ASC e A.S.D. Cavalieri Contea di Geraci, del Concerto d’alta quota presso Piano Catarineci (1600m s.l.m.) nel cuore del Parco delle Madonie, giunto già alla quinta edizione. Come viene proposto nel video che pubblicizza l’evento, il paesaggio madonita, la voglia di camminare, la natura, uniti a qualche passo e conditi con un po’ di  buona musica, mescolati  insieme diventano gli ingredienti giusti per una ricca ed invitante proposta.
Un appuntamento volto ad  animare cime e fondovalle assieme ad importanti musicisti che con strumenti a fiato, a percussione, a corda e con l’ausilio della voce, supportati dalla sola amplificazione naturale,  si esibiranno presso la dolina con un vasto repertorio.
Tra i protagonisti  che animeranno la giornata, vi sarà  la partecipazione del maestro Pietro Adragna, pluricampione del mondo di fisarmonica e del gruppo Kumpania folk band.
Un’occasione imperdibile per poter assaporare  il piacere della scoperta conquistando le vette, trovando l’ospitalità  delle terre alte  e godendo di un rapporto più intimo con la montagna in assoluto  relax, nel piacere di un divertimento da condividere con la famiglia e con gli amici.

L’idea di proporre questi concerti in alta quota, secondo Gianpiero Lodico, escursionista, è nata «per avvicinare l’uomo alla montagna attraverso la musica, perché mediante la conoscenza, ci se ne appropria».
Lo Dico, da diversi anni pratica questa passione, ha la fortuna di essere sempre più a contatto con le alture, i panorami, le vegetazioni, gli  animali  delle Madonie.
«Mediante l’arte – afferma il giovane escursionista –  l’uomo si relaziona con la natura e ne esalta la bellezza. Gli incendi e tutte le violenze alla montagna, avvengono perché l’uomo si è allontanato dalla montagna sia fisicamente che con il cuore. Attraverso il connubio arte – natura, si sprona alla conoscenza e all’appropriazione morale ed una maggiore coscienza».







ANTINCENDIO. LA GIUNTA HA DELIBERATO IL COMPLETAMENTO DELLE GIORNATE


Ricevo e pubblico
dalle Segreterie Regionali

PROSECUZIONE ATTIVITÀ ANTINCENDIO

FLAI-CGIL FAI-CISL e UILA -UIL Regionali comunicano che:


La Giunta di Governo ha deliberato sull'oppostamento delle somme necessarie a completare la campagna antincendio e quindi le 101 giornate di lavoro. Adesso attendiamo da parte del Comando Corpo Forestale e dagli Ispettorati provinciale la comunicazione ufficiale di ripresa delle attività.








OPERAI ANTINCENDIO DA OGGI SOSPESI. CROCE: PRONTI I SOLDI LO EVITEREMO. OGGI LA GIUNTA STANZIERA' 7 MILIONI. IL BLOG: E GLI ALTRI 30 MILIONI PER L'AUMENTO DELLE GIORNATE CHE FINE HANNO FATTO?





Fonte: www.linklav.it



Ma che fine hanno fatto i 30 milioni per l'incremento delle giornate?


Notizie correlate:

Forestali, più giornate di lavoro per 13 mila operai. L'Assessore Croce: ci sono a disposizione 30 milioni

Forestali, più giornate di lavoro per 13 mila operai. L'Assessore Croce: ci sono a disposizione 30 milioni. L'articolo integrale del Gds

In finanziaria c'è un incremento di 30 milioni per i lavoratori forestali, sia azienda che antincendio 

I sindacati salutano positivamente l'aumento delle giornate approvate in commissione bilancio, ma sono perplessi che queste riguarderebbe solamente una parte di lavoratori. A tal proposito hanno chiesto un incontro con il governo

Finanziaria: Sindacati di categoria chiedono chiarimenti al governo su norma che riguarda i forestali e sollecitano ripresa confronto su riordino settore 

Il Sifus ha incontrato il Presidente della Commissione Bilancio, che conferma l'aumento delle risorse per i forestali e quindi l'aumento delle giornate

Finanziaria, battaglia sugli emendamenti: trattative sui fondi per disabili e forestali. Per i forestali c'è la proposta dell'Assessore Maurizio Croce, che prevede l'aumento delle giornate di lavoro fino a 73 in più all'anno per una platea di 13 mila lavoratori

L' Assessore al Territorio Ambiente, Maurizio Croce, interpellato dal blog, conferma che la norma sull'aumento delle giornate si trova nel collegato









CAMBIANO ACCETTA LA CORTE DI M5S. SINDACO ANTI-ABUSIVI TRA GLI ASSESSORI


29 Settembre 2017
AGRIGENTO. Angelo Cambiano è uno degli assessori designati dal candidato del Movimento Cinque Stelle alla Regione, Giancarlo Cancelleri. Lo ha annunciato l'ex sindaco di Licata in un post sui social network, dopo le indiscrezioni che già ieri erano circolate.
"Non posso che ringraziare Giancarlo Cancelleri per la grande opportunità offerta che rappresenta per me, il mio gruppo e l'intera città un'occasione di riscatto - scrive Cambiano -. Sfiduciati dai partiti politici e dalla vecchia politica del clientelismo, dopo un lungo confronto con i giovani che mi sostengono, non potevamo non accettare di scendere in campo con chi questa Sicilia la vuole cambiare davvero".
L'ex sindaco di Licata era stato sfiduciato il mese scorso dalla giunta comunale, soprattutto per il caso dell'abusivismo, al centro di polemiche fin dalla sua elezioni. 

© Riproduzione riservata

Fonte: agrigento.gds.it