di Accursio Sabella
Il Pd: "Anticendio, grave ritardo". E le sigle: "Il 15 giugno sit-in di fronte Palazzo d'Orleans".
PALERMO - Fuoco amico sull’assessore al Territorio Maurizio Croce. Il vicecapogruppo del Pd all’Ars Giovanni Panepinto non ha usato mezzi termini per attaccare il componente della giunta di Crocetta, che nel frattempo subisce anche le critiche dell’opposizione e l’affondo dei sindacati che gli chiedono di dimettersi. Ad accendere questi roghi di polemiche, il “ritardo” nella preparazione del servizio antincendio. Insomma, secondo molti il rischio che la Sicilia possa essere nuovamente vittima degli incendi che l’anno scorso hanno devastato molte parti dell’Isola, è molto alto.
“Con l’estate ormai alle porte – dice Panepinto - e le temperature già molto alte, è grave che l’assessorato al Territorio e Ambiente non ha abbia ancora provveduto ad avviare in servizio i lavoratori dell’antincendio. Non si perda altro tempo – aggiunge – e soprattutto non si aspettino i primi roghi per accorgersi che è indispensabile avviare immediatamente interventi di prevenzione e messa in sicurezza del territorio, se si vuole salvaguardare il nostro patrimonio boschivo”.
E i primi fuochi in realtà sarebbero già divampati: “Ancora una volta – dice il capogruppo di Forza Italia all’Ars, Marco Falcone - la Regione siciliana arriva in colpevole ritardo nell'affrontare l'emergenza incendi, che si ripropone all'arrivo di ogni estate. Da due giorni a bruciare è il bosco che lambisce la strada provinciale 37, alle porte di Mirabella Imbaccari, anche se già in territorio di Piazza Armerina. Il ritardo di Palazzo d'Orleans nel mettere in campo le misure antincendio necessarie – prosegue il deputato azzurro - impedisce interventi adeguati, mandando in cenere di ettari di bosco e mettendo a rischio l'incolumita' delle popolazioni. La Regione intervenga immediatamente in maniera risolutiva, portando in sicurezza l'intero territorio interessato – conclude Falcone - e rendendo possibili le operazioni di spegnimento".
E i sindacati di settore, adesso, minacciano una pesante mobilitazione: Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil siciliane hanno annunciato infatti l’autoconvocazione dei loro gruppi dirigenti alla Presidenza della Regione per giovedì 15 giugno a partire dalle 10 e fino a quando non ci saranno passi concreti sulla strada del riordino del settore forestale e per quanto riguarda il rinnovo del contratto integrativo. In un documento inviato al Presidente della Regione, agli assessori competenti e ai dirigenti di settore, i tre segretari generali Alfio Mannino, Calogero Cipriano e Antonino Marino riepilogano lo stato del negoziato sui due argomenti, che ha visto registrare qualche passo avanti in tema di contratto, lo stallo invece per quanto riguarda il riordino del settore. Flai, Fai e Uila ricordano di stare affrontando nella trattativa sul contratto temi cruciali come l’equiparazione della paga dei forestali siciliani a quella dei lavoratori del resto del paese ma anche altre questioni finalizzate a migliorare la qualità del lavoro.
E come detto, ecco l’attacco diretto all’assessore: “Maurizio Croce, dal chiuso della sua stanza alla Regione, - dicono Cipriano, Mannino e Marino - non teme il caldo africano e l’allarme-roghi. Malgrado gli obblighi di legge, il 15 giugno non partirà il servizio antincendio boschivo. Fai-Flai-Uila Sicilia, che proprio per il 15 giugno hanno programmato un’autoconvocazione degli esecutivi unitari delle tre organizzazioni sindacali a Palazzo d’Orleans, denunciano questi ritardi e chiedono le dimissioni di Croce".
"In diverse occasioni – si legge nella nota inoltrata anche al dirigente generale del Comando Corpo Forestale, Fabrizio Viola, e ai prefetti siciliani – l'amministrazione regionale aveva garantito per giorno 15 l'avvio del servizio, purtroppo ad oggi non si è in grado di prevedere né la data di assunzione dei lavoratori, né l'effettiva immissione al lavoro anzi, da informazioni informali a seguito di ulteriori intoppi burocratici ed amministrativi, ci viene riferito che si prevedono almeno altri 10 giorni di ritardo. A ciò bisogna aggiungere che l'inizio dell'attività, purtroppo sarà segnato da una condizione e da una qualità del servizio di estrema precarietà, tenuto conto che mancano i dispositivi individuali degli aspi e i mezzi sono privi della dovuta manutenzione”.
Cipriano, Mannino e Marino aggiungono: “Francamente tutto ciò è inaccettabile e privo di qualsiasi giustificazione. Frutto di una burocrazia regionale inconcludente e irresponsabile che affronta, inadeguata e superficiale, i problemi della difesa e protezione del territorio”. “Vi invitiamo – concludono i segretari di Fai, Flai e Uila – a superare le criticità sopra evidenziate in maniera rapida e risolutiva, nel contempo preannunciamo che giorno 15 a partire dalle 10, in parallelo con la nostra iniziativa nella sede della Presidenza della Regione a Palermo, effettueremo in tutte le province dinanzi alle sedi delle Prefetture un sit-in con delegazioni di lavoratori per segnalare questo stato di cose ai Prefetti della Sicilia, evidenziando le minacce alla sicurezza dei nostri territori e il grave pericolo per il nostro immenso patrimonio boschivo. I sit-in si aggiungono, appunto, all'autoconvocazione di giovedì con cui chiederemo che finalmente si possa avere una interlocuzione con il Governo Regionale per affrontare e definire, in maniera organica, le criticità ormai croniche del settore”.
13 Giugno 2017
Fonte: livesicilia.it
Finalmente l'opinione pubblica sa di chi è la colpa del ritardo dell'avvio della campagna antincendio in Sicilia, ora qualcuno deve capire che in Sicilia abbiamo avuto una classe dirgenziale politica, incompetente e menefreghista delle problematiche ambientali e lavorative che ancora ad oggi, continuano ad affliggere la nostra amatissima Sicilia. Vergogna non siete deggni di far parte del popolo siciliano vergogna, vergogna vergogna.
RispondiEliminaBilleci lorenzo