Prevenire è meglio che curare. Con questo spirito il consigliere comunale Ersilia Saverino si appella all’amministrazione comunale di Catania per scongiurare il rischio incendi in diverse zone della città.
“Con il caldo ed il clima secco di
questi giorni per la città di Catania è cominciata la stagione degli
incendi – dice il consigliere – l’emergenza fiamme rischia di superare
in breve tempo i livelli di guardia”.
Severino ha raccolto per
settimane le segnalazioni di residenti e commercianti di Librino, Monte
Po, San Giuseppe La Rena, Zia Lisa e molti altri quartieri che chiedono
interventi di messa in sicurezza urgenti.
“In questo contesto sto preparando un
dettagliato resoconto che in seguito consegnerò alle istituzioni
preposte. Una mappatura delle zone rosse dove occorre cominciare
immediatamente la bonifica dei terreni abbandonati. Un lavoro lungo e
difficoltoso ma che può garantire l’incolumità dei migliaia di persone”.
I roghi dei giorni scorsi, sul viale
Mario Rapisardi e tra San Giovanni Galermo e Trappeto Nord, sono segnali
che non possono assolutamente passare in secondo piano. Tra poco
arriveranno centinaia di chiamate ai vigili del fuoco che, come ogni
anno, dovranno fare i salti mortali per assicurare l’incolumità delle
persone. Come sempre le aree maggiormente a rischio si trovano nei
quartieri della periferia sud di Catania. Migliaia di famiglie,
circondate da terreni abbandonati e pieni di sterpaglie, che con il
pericolo roghi ci convivono da anni. Basta un mozzicone di sigaretta per
appiccare un incendio. Più grave è la situazione se, in mezzo alle
sterpaglie secche, si trovano le discariche abusive. Luoghi adibiti
all’abbandono illegale dei rifiuti pieni di materiale altamente
infiammabile. Una scintilla può creare il panico. Ecco perché diventa
fondamentale la creazione di fasce tagliafuoco e di opere di potatura e
cura del verde. In particolare, nell’ampia zona che riunisce i quartieri
di San Giuseppe La Rena, Villaggio Sant’Agata, Santa Maria
Goretti, Acquicella, Vaccarizzo, San Giorgio, Pigno, Librino e Zia Lisa
l’obiettivo è quello di bonificare le aree maggiormente a rischio. Il primo passo verso quel piano antincendio che nella periferia sud di Catania si aspetta da anni”.
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