30 giugno 2017

FUOCHI FATUI E FUOCHI PIANIFICATI, IL PURGATORIO STAGIONALE DELLA SICILIA. QUALCUNO HA CALCOLATO QUANTO COSTANO OGNI ANNO GLI SPEGNIMENTI IN SICILIA E QUANTO COSTANO I FORESTALI ANTINCENDIO? IL BLOG: LE DOMANDE ERANO ALTRE DA FARE!

PALERMO 12.05.2017 - INCENDIO CAMPAGNE DI CEFALU' © MICHELE NACCARI/ STUDIO CAMERA

30 Giugno 2017
Fuochi fatui e fuochi pianificati, il purgatorio stagionale della Sicilia    Prosegue l’impegno dei Canadair e degli  elicotteri della flotta aerea dello Stato coordinati dal dipartimento  della Protezione Civile: gli equipaggi sono stati impegnati dalle  prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi  incendi boschivi per cui si è reso indispensabile il supporto aereo  alle operazioni svolte dalle squadre a terra.

In una nota della Protezione Civile, sono 20 le  richieste di concorso aereo ricevute dal Coau, il centro operativo  aereo unificato del dipartimento, di cui dieci dalla Sicilia, tre  dalla Campania e dalla Puglia, due dalla Calabria e una da Lazio e  Molise.

“L’intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei, otto Canadair e  quattro elicotteri del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, ha  permesso di mettere sotto controllo o spegnere finora 11 dei roghi su  cui si è intervenuti. Le attività di lancio di acqua e liquido  ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce  consentiranno di operare in sicurezza”, assicura la Protezione Civile.  Una considerazione la notizia la merita. O meglio, una domanda: qualcuno ha calcolato quanto costano ogni anno gli spegnimenti in Sicilia e quanto costano i forestali antincendio? Se qualcuno ha fatto i conti, ma dubitiamo che ciò sia avvenuto, dovrebbe pianificare un intervento che, con adeguati investimenti, miri a creare le condizioni per evitare il dissanguamento delle casse regionali.

Le risorse spese per spegnere gli incendi e rifare tutto da capo potrebbero trasformare, se impiegate in modo diverso, della Sicilia il paradiso in terra, invece che un purgatorio stagionale.  Di tempo l’Assemblea regionale ne ha avuto per ragionarci sopra, i forestali sono l’argomento più gettonato in Aula e in Commissione, ma si è incentrato sul pagamento dei lavoratori, come trovare i soldi e da dove reperirli. Un mantra che si ripete due volte l’anno da tempo immemorabile. Se si sono lasciate le cose come stanno significa che è prevalsa questa linea o che le modifiche erano funzionali alla permanenza dello statu quo. I forestali come il precariato sono una massa di manovra fluida di cui nessuno delle parti politiche può sentirsi “in possesso”.

La fluttuazione dei consensi e dissensi è la scelta concreta, che nessuna delle parti pianifica, ma accettata come male minore.  Molti anni fa le fiamme raggiunsero il centro di Palermo, quando fu distrutto l’archivio dell’Assessorato all’agricoltura al quarto piano del Palazzo di vetro di Piazza Politeama. Una rappresaglia off shore, ma sempre fuoco fu…


Fonte: siciliainformazioni.com





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