04 giugno 2017
FORESTALI FERMI…A CASA
04 Giugno 2017
Il tempo passa ma il settore forestale resta fermo.
La natura essenziale della forestale è il lavoro sia delle squadre antincendio che ancora sono fermi a casa, anche se già la temperatura in Sicilia è molto alta e quindi c’è il rischio incendi, e i 101isti e 78isti fermi a casa.
Ma chi spegne gli incendi della forestale?
Ma perché non vengono avviati prima le squadre antincendio?
La disoccupazione forestale, questa parola ricorda a chi la vive un grosso dispiacere di vita civile e stabile. La disoccupazione forestale non dovrebbe esistere, perché dentro i boschi ci sono mille lavori da fare, tutto l’anno, quindi perché far restare a casa i forestali fermi?
Noi chiediamo avviamenti imminenti.
Noi chiediamo un’accelerazione del nuovo contratto di lavoro forestale con tabelle salariali adeguate a norme CEE, e, con salari uguali a tutte le altre regioni d’Italia, e tempi di pagamento rapidi.
Noi chiediamo un provvedimento rapido, funzionale, lineare, scorrevole, e, anche se, sembra che ci siano nuove piccole aperture nella proposta del nuovo riordino, noi vogliamo che tutto sia formalizzato, che vengano aumentate le competenze, i servizi e le giornate lavorative di tutti i forestali in Sicilia.
Altra proposta dei forestali è quella di reinvestire le risorse economiche dei lavoratori che vanno in pensione, accelerando il turn-over, rimpiazzandoli con altri lavoratori in graduatoria forestale, quindi nuove risorse, nuovi servizi, nuove giornate lavorative, ma soprattutto nuova sostituzione dei pensionabili.
Per noi è importante la sostituzione dei pensionabili con lavoratori forestali, ormai, da tempo, in attesa di essere stabilizzati, è importante per dare dignità lavorativa alla nostra vita.
Vogliamo ancora una volta che i politici tutti comprendano la gravità della cosa lavorativa forestale, e, che capiscano che la vita non è fatta per guardare senza lavorare, ma per lavorare, per vivere dignitosamente.
La speranza di tutti, e, soprattutto, di molti forestali è quella di una stabilizzazione lavorativa, ma ormai è diventata una guerra comune, guerra tra lavoratori e politici regionali siciliani, ma noi non siamo pessimisti, noi ancora speriamo di fronte a questa vanità infinita.
Il valore della nuova riforma di riordino forestale è effimero, e soltanto apparente, è come un lavoro privo di piene giornate lavorative annuali, ma noi vogliamo ancora credere ad un lavoro indeterminato e stabile, noi, anche se, avviliti speriamo ancora, noi vogliamo che le voci dei sindacati tutti siano di auspicio per un lavoro reale e stabile nel comparto forestale in Sicilia.
Noi forestali siamo molti, e, possiamo dipingere la nuova politica siciliana, ma vogliamo campeggiare l’oggetto principale, cioè il lavoro stabile, per lumeggiare la dignità di uomo siciliano, e non di artista, ma di reale esempio di uomo lavorativo.
La porta per entrare in una nuova politica siciliana è aperta a tutti, ma va varcata solo da chi sarà da parte dei forestali tutti, in un pieno sviluppo lavorativo e conclusivo per la protezione dei boschi tutti in Sicilia.
Santo Cortese
Fonte: www.forestalisicilia.com
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