30 giugno 2017

FORTE VENTO DI SCIROCCO E FUOCO: LA SICILIA BRUCIA

Dalla pagina Facebook 
del Commissario Corpo Forestale Regione Sicilia
Enzo Crimi



Anche quest’anno, nei primi giorni di scirocco, le fiamme ripropongono la loro devastante avanzata, che sta divorando ettari di verde. Gli incendi boschivi rappresentano una grave piaga per la nostra Sicilia che torna puntualmente alla ribalta ogni estate. Infatti, i roghi sono la causa di tanti danni ambientali ed economici con effetto a lungo e medio termine sull'intero ecosistema forestale, tra cui il deterioramento del suolo, la scomparsa di biodiversità, il degrado ecologico, il dissesto idrogeologico. A fronte di tale situazione si sono registrati profondi mutamenti nel tessuto sociale ed economico del nostro Paese. La parola d'ordine è prevenzione e in questo percorso il cittadino ha un ruolo molto importante, poiché un incendio viene spento quanto più rapidamente lo si avvista e lo si raggiunge. Solo attraverso un approccio integrato a livello di sistema collettivo, ognuno per le proprie competenze a tutti i livelli di responsabilità, si potrà cercare di contrastare il fenomeno degli incendi che rappresenta un’emergenza di carattere sia ambientale che economico, che, oltre ai boschi, può minacciare tanto le infrastrutture quanto gli insediamenti, con potenziale pericolo di possibili perdite di vite umane assolutamente inaccettabili. Per qualsiasi incendio boschivo chiamare il Corpo Forestale della Regione Siciliana.






QUESTI UOMINI OGGI CON 40° HANNO PERCOSSO TRE KM A PIEDI, HANNO SPENTO UN'INCENDIO SEMPRE A TUTELA DEL BOSCO "GULINO" DI MISILMERI ED HANNO OPERATO ALMENO TRE ORE IN CONDIZIONI SOVRUMANE



di Gaetano Guarino (Funzionario del Corpo Forestale della Regione Siciliana)
Scusate la monotonia dei miei post, ma vedete, l'informazione sana e veritiera è importante. Voglio condividere con tutti voi questa foto che fa emergere la felicità degli Uomini della Squadra Gulino. Pensate un pò, questi uomini oggi con 40° a piedi si sono recati a spegnere con un'altra mia Squadra che è l'Argomasi, su un'incendio in C.da Frattina, sempre a tutela del bosco "Gulino" di Misilmeri. Il Bosco Gulino è quello che ho fotografato stamattina, oggetto, del mio precedente post.
Ebbene, questi uomini hanno percorso tre km. a piedi, hanno operato almeno tre ore in condizioni sovrumane, hanno spento l'incendio e mi hanno inviato questa foto per rendermi felice e tranquillo. Poi uno di loro, per evitare di far fare la strada nuovamente a piedi, per raggiungere la postazione, è andato a prendere la sua automobile e li portati in postazione. Vi chiedo, quanti Valori hanno questi uomini? Coraggio, altruismo, solidarietà, professionalità, abnegazione, senso dello Stato e tanta, tanta solidarietà e voglia di lavorare. Scusatemi!







PIANI PAESAGGISTICI: “IL GOVERNO CROCETTA VUOLE CANCELLARLI CON UN EMENDAMENTO OSCENO E INCOSTITUZIONALE”


Il duro commento di legambiente

“Il Governo Crocetta ci riprova, e tenta, ancora una volta, di smantellare i piani paesaggistici. In Commissione all’Ars è stato approvato un emendamento, che continuiamo a definire osceno, che cancellerebbe, se approvato dall’Aula, i piani paesaggistici”. Lo dice Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia.
“Adesso si usano, demagogicamente, perfino i morti sulla Catania-Ragusa e la presunta presenza di 20 alberi sul nuovo tracciato progettato per cercare di far approvare una norma palesemente incostituzionale. Sarebbe l’ennesima vergogna, un’altra ragione in più per non sentirsi degni di essere siciliani.
La norma è gravissima, prevede – spiega Zanna – una deroga generalizzata per le opere di ‘pubblica utilità’ che per legge sono tutte le opere pubbliche più le opere private o di concessionari di servizi e lavori pubblici che possono essere dichiarate tali (un elettrodotto, delle nuove trivelle, un porto turistico, un parcheggio, strade, cave, discariche e inceneritori, ecc).

Interviene a ritroso – conclude Zanna – pure su opere per cui si sono definiti i provvedimenti di diniego per contrasto con i piani recentemente approvati. E’ in totale contrasto con il Codice dei beni culturali e paesaggistici che già disciplina, in adesione ai principi costituzionali di tutela del paesaggio, la prevalenza delle norme di tutela e le procedure per la vigenza delle autorizzazioni paesaggistiche rilasciate prima e che non sono in contrasto con i piani successivamente adottati. E, cosa più grave, sposta sul livello politico la valutazione di compatibilità di un’opera con le norme di tutela paesaggistica che è questione prettamente tecnica”.
29 Giugno 2017

Fonte: palermo.blogsicilia.it





SICILIA: CROCETTA, SENZA DI ME ISOLA FALLITA, SALVATA DA DEFAULT. NEL 2012 LE SPESE PER I FORESTALI ERANO COPERTE CON I FONDI PER GLI INVESTIMENTI E NESSUNO AVEVA SOLLEVATO QUESTIONI

Foto I Nuovi Vespri

Palermo, 30 giu. (AdnKronos) - "Senza il nostro lavoro la Sicilia sarebbe fallita. Cinque anni fa abbiamo salvato l'Isola dal default, perché quando ci siamo insediati era impossibile pagare gli stipendi dei dipendenti, i lavori pubblici erano fermi al palo e la sanità allo sbaraglio. Oggi il quadro è totalmente diverso". A dirlo all'Adnkronos è il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, che si dice "sorpreso" dalla richiesta del procuratore generale della Corte dei conti della Regione siciliana, Pino Zingale, di dichiarare "la irregolarità del rendiconto generale per l'esericizio 2016" della Regione.

"Nel 2012 le spese per i forestali erano coperte con i fondi per gli investimenti e nessuno aveva sollevato questioni - aggiunge il governatore -. Erano i tempi della Tabella H e degli sprechi. In questi anni abbiamo fatto denunce, ripristinato i conti e liberato la Regione". Martedì prossimo Crocetta ha convocato la Giunta per i chiarimenti chiesti dai magistrati contabili. L'esecutivo sarà chiamato a nominare il nuovo ragioniere generale e ad approfondire le questioni sollevate. 


Fonte: www.metronews.it





PANTALICA CONTINUA A BRUCIARE, FIAMME CHE HANNO RAGGIUNTO LE PORTE DI CASSARO. IL BLOG: IL PATRIMONIO NATURALE DEVE ESSERE AFFIDATO AI FORESTALI 24 ORE SU 24. CAPITO???


L'amministrazione comunale del paese montano fa sapere che domani presenterà un esposto in Prefettura per delineare le dinamiche dell'incendio

Un incendio di enormi proporzioni che negli ultimi tre giorni ha ormai mandato in fumo diversi ettari della Necropoli di Pantalica. Fiamme che a causa del grande caldo di questi ultimi giorni e del vento, non riescono a essere domate dai volontari di Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco.

Fiamme che ormai si sono estese fino alle porte di Cassaro, tanto che l’amministrazione comunale avevano lanciato sulla pagina Facebook del Comune l’urgente bisogno di acqua, appellandosi a chiunque potesse far attingere da piscine e gebbie, dato che parti del paese erano senza corrente elettrica e minacciate dalle fiamme. Emergenza fortunatamente rientrata dopo pochi minuti.

“Grazie alle forze di protezione civile, forestale e volontari il pericolo delle fiamme dentro il nostro comune momentaneamente è scampato – afferma l’amministrazione comunale sempre sui social -. Il nostro Appello è stato subito accolto da voi concittadini. Vi ringraziamo. Cassaro è un paese unito più di quanto si possa pensare e credere! Purtroppo il nostro patrimonio boschivo continua a bruciare all’interno della Valle dell’Anapo. I danni sono inestimabili. I vari incendi nella provincia di Siracusa non permettono al momento di far arrivare nel nostro territorio altri interventi aerei. Domani scriveremo in Prefettura per delineare come si svolti i fatti e accertare eventuali responsabilità per l’accaduto. Oggi è un giorno triste per Cassaro. Ma Cassaro c’è e resiste“ 


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni


Fonte: www.ibleinews.it

 
Nota
13 luglio 2012. De Marco: se non ci fossero stati i forestali non ci sarebbe Pantalica, non ci sarebbe Vendicari, Cavagrande del Cassibile e neanche Cava del Carosello, solo per citare alcuni tesori del siracusano

07 Dicembre 2014. Carmelo Frittitta ex Direttore azienda Foreste di Siracusa: è fuori luogo sparare sui forestali!!!






FUOCHI FATUI E FUOCHI PIANIFICATI, IL PURGATORIO STAGIONALE DELLA SICILIA. QUALCUNO HA CALCOLATO QUANTO COSTANO OGNI ANNO GLI SPEGNIMENTI IN SICILIA E QUANTO COSTANO I FORESTALI ANTINCENDIO? IL BLOG: LE DOMANDE ERANO ALTRE DA FARE!

PALERMO 12.05.2017 - INCENDIO CAMPAGNE DI CEFALU' © MICHELE NACCARI/ STUDIO CAMERA

30 Giugno 2017
Fuochi fatui e fuochi pianificati, il purgatorio stagionale della Sicilia    Prosegue l’impegno dei Canadair e degli  elicotteri della flotta aerea dello Stato coordinati dal dipartimento  della Protezione Civile: gli equipaggi sono stati impegnati dalle  prime luci del giorno nelle operazioni di spegnimento dei numerosi  incendi boschivi per cui si è reso indispensabile il supporto aereo  alle operazioni svolte dalle squadre a terra.

In una nota della Protezione Civile, sono 20 le  richieste di concorso aereo ricevute dal Coau, il centro operativo  aereo unificato del dipartimento, di cui dieci dalla Sicilia, tre  dalla Campania e dalla Puglia, due dalla Calabria e una da Lazio e  Molise.

“L’intenso lavoro svolto dai piloti dei mezzi aerei, otto Canadair e  quattro elicotteri del corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, ha  permesso di mettere sotto controllo o spegnere finora 11 dei roghi su  cui si è intervenuti. Le attività di lancio di acqua e liquido  ritardante ed estinguente proseguiranno finché le condizioni di luce  consentiranno di operare in sicurezza”, assicura la Protezione Civile.  Una considerazione la notizia la merita. O meglio, una domanda: qualcuno ha calcolato quanto costano ogni anno gli spegnimenti in Sicilia e quanto costano i forestali antincendio? Se qualcuno ha fatto i conti, ma dubitiamo che ciò sia avvenuto, dovrebbe pianificare un intervento che, con adeguati investimenti, miri a creare le condizioni per evitare il dissanguamento delle casse regionali.

Le risorse spese per spegnere gli incendi e rifare tutto da capo potrebbero trasformare, se impiegate in modo diverso, della Sicilia il paradiso in terra, invece che un purgatorio stagionale.  Di tempo l’Assemblea regionale ne ha avuto per ragionarci sopra, i forestali sono l’argomento più gettonato in Aula e in Commissione, ma si è incentrato sul pagamento dei lavoratori, come trovare i soldi e da dove reperirli. Un mantra che si ripete due volte l’anno da tempo immemorabile. Se si sono lasciate le cose come stanno significa che è prevalsa questa linea o che le modifiche erano funzionali alla permanenza dello statu quo. I forestali come il precariato sono una massa di manovra fluida di cui nessuno delle parti politiche può sentirsi “in possesso”.

La fluttuazione dei consensi e dissensi è la scelta concreta, che nessuna delle parti pianifica, ma accettata come male minore.  Molti anni fa le fiamme raggiunsero il centro di Palermo, quando fu distrutto l’archivio dell’Assessorato all’agricoltura al quarto piano del Palazzo di vetro di Piazza Politeama. Una rappresaglia off shore, ma sempre fuoco fu…


Fonte: siciliainformazioni.com





RANDAZZO. INCENDIO MINACCIA CASTELLO ROMEO. PANICO PER CONDOTTA GAS IN FIAMME. SUL POSTO ANCHE LA FORESTALE DI BRONTE PER IL RIFORNIMENTO ACQUA


di Barbara Prestianni
Il proprietario di queste è riuscito a mettere in salvo i cavalli, ma i danni registrati sono ingenti.

RANDAZZO – Paura ieri a Randazzo dove nel pomeriggio un vasto incendio ha minacciato il Castello Romeo, un maniero settecentesco nella frazione di Montelaguardia. Sono servite più di quattro ore ai pompieri del Distaccamento locale per domare le fiamme. Con loro anche gli uomini del Corpo Forestale. Attimi di tensione per alcuni bomboloni minacciati dalle fiamme e per la condotta del gas andata a fuoco. Fortunatamente però trovato il contatore ai vigili è stato possibile chiuderlo, evitando così il peggio. L’incendio ha coinvolto il terreno che circonda il maniero e le mura che ne delimitano il giardino, spingendosi fino ad alcune scuderie retrostanti. 

Il proprietario di queste è riuscito a mettere in salvo i cavalli, ma danni sono stati registrati, a quanto sembra, in un edificio adibito a deposito e nella staccionata del maneggio. Ad essere danneggiate dalle fiamme anche le quattro palme che adornano il giardino del castello, che hanno cominciato a bruciare forse raggiunte dalla cenere ardente. 

Incendi che non si placano in giornate torride in cui le temperature superano i trentacinque gradi. Mentre i pompieri erano impegnati a Montelaguardia, un altro vasto incendio si è sviluppato lungo la strada che da Randazzo porta a Santa Domenica Vittoria e per il quale necessario è stato l’intervento dei canadair. Nella mattinata di ieri gli uomini di Randazzo sono dovuti invece intervenire a Bronte per un fienile in contrada Musa. 

Le fiamme, sviluppatesi a partire dall’erba circostante, hanno raggiunto il pagliaio attraverso un cumulo di legna, distruggendo il tetto e le balle di fieno che erano lì depositate. Sul posto anche la Forestale di Bronte per il rifornimento acqua. Una lunga giornata conclusasi in serata in contrada Chiusa, a Randazzo, dove sono andati a fuoco circa cinquecento metri di sterpaglia vicino a un’abitazione, che però non ha registrato alcun danno. 

Foto di repertorio

30 Giugno 2017

Fonte: catania.livesicilia.it





ETNA, GROSSO INCENDIO TRA NICOLOSI E BELPASSO. «TRE DIVERSI FOCOLAI, CERTA LA MATRICE DOLOSA» CANADAIR E PROTEZIONE CIVILE STANNO AIUTANDO I FORESTALI


30 Giugno 2017
Cronaca – Le fiamme stanno devastando in questo momento l'area montuosa tra i due Comuni etnei e dietro tutto ci sarebbe la mano dell'uomo. Sul posto anche un canadair e i volontari della protezione civile che stanno aiutando i forestali a spegnere il rogo e mettere l'area in sicurezza. In aggiornamento

Un grosso incendio è scoppiato questa mattina nella zona del parco dell'Etna, nel territorio a cavallo tra i Comuni di Nicolosi e Belpasso. Sul posto, che comprende una grossa porzione boschiva a quota 1200 metri di altitudine nei pressi di monte Sona, sono intervenute quattro squadre della guardia forestale. I fronti principali interessati dalle fiamme al momento sembrano tre: uno in zona Fusara, uno a Rinazze e l'ultimo a San Leo. Tutti provocati, secondo i militari, dalla mano dell'uomo. Apprensione per alcune villette disseminate in zona. 

A supporto delle squadre addette allo spegnimento delle fiamme sono intervenuti anche i volontari della protezione civile di Nicolosi e un canadair che sta sorvolando l'area, gettando ingenti quantità di acqua nei punti più colpiti. Il fronte a quanto pare sarebbe abbastanza ampio e, attualmente, non si riesce a stimare in quanto tempo le forze dell'ordine riusciranno ad avere ragione delle fiamme

Già nel 2014 l'intera area della pineta, vicino al punto interessato dall'evento di oggi, era stata data a fuoco in modo doloso, creando grosse difficoltà agli uomini dei vigili del fuoco che hanno dovuto fare più volte su e giù da Catania verso i paesi etnei per rifornirsi di acqua. Al tempo era stato evacuato, in via cautelativa, anche un camping in zona.










INCENDIO NEL TRAPANESE, IL M5S: “CROCETTA E L’ASSESSORE CROCE CORRESPONSABILI DI QUANTO ACCADUTO SUL MONTE ERICE”


29 Giugno 2017
“L’incendio che nei giorni scorsi ha devastato il monte Erice è l’ennesimo colpo al patrimonio territoriale e ambientale siciliano. Non basta solo la repressione degli autori dei roghi, ma occorre una strategia basata sulla prevenzione degli incendi”. Così la parlamentare M5S all’ARS Valentina Palmeri. “L’incendio sul monte Erice – continua Palmeri – ha causato la distruzione pressoché totale di uno dei polmoni verdi della provincia di Trapani. Come è successo ormai troppe volte purtroppo, oltre ai soccorritori che si trovano a dover andare a spegnere i roghi con mezzi obsoleti e talvolta inadeguati, va evidenziata la totale assenza di prevenzione”.
La deputata 5Stelle denuncia la mancanza di pianificazione a livello regionale. “Il governo Crocetta – afferma – è stato il governo dell’improvvisazione. Non sa cosa sia la programmazione, non ha mai pensato a una pianificazione per la prevenzione degli incendi. Il presidente Crocetta e l’assessore al Territorio e ambiente Croce sono corresponsabili di quanto è successo sul monte Erice. Forse non tutti sanno che ci sono centinaia di autobotti inutilizzate perché in assessorato non hanno ancora espletato le procedure di gara per la manutenzione dei mezzi. Inoltre, per contrastare l’incendio non si è potuto far ricorso agli elicotteri perché sono passati dal corpo Forestale all’arma dei Carabinieri, senza che sia stata rinnovata la convenzione”.
La portavoce M5S ritiene occorra dotare le aree maggiormente sensibili dell’Isola di sistemi di videosorveglianza che permetterebbero di monitorare il territorio in modo più efficace. Il sistema agevolerebbe anche l’individuazione degli autori degli incendi, nel caso di origine dolosa. La Regione, con il progetto “Ateso-Astuto”, aveva previsto un sistema di prevenzione e coordinamento antincendio. Il progetto nel suo complesso, che vanta una cifra già stanziata di 28 milioni di euro, consta di due programmi paralleli che dovrebbero collaborare insieme: Atheso (Adeguamento tecnologico sale operative) è un sistema molto complesso che funziona al 50 per cento. L’adeguamento satellitare e l’installazione di telecamere è il programma AteSO che non è mai entrato pienamente in funzione. “Per chi non lo sapesse “Ateso-Astuto” è il sistema di gestione delle procedure di emergenza della Forestale. Questo sistema consente la gestione degli eventi (incendi, calamità naturali, illeciti) e delle risorse disponibili dislocate e geolocalizzate sul territorio (personale, squadre, presidi, mezzi terrestri e aerei) in tempo reale. Il sistema, tra le altre cose, prevedeva proprio l’installazione di telecamere in diverse aree a rischio dell’Isola, cosa che non è mai avvenuta”.
La parlamentare ha presentato anche due interrogazioni al governo regionale, la prima a luglio 2015 e che ha trovato risposta in una nota dell’assessore Croce soltanto nel dicembre 2016, peraltro per nulla soddisfacente; e la seconda del febbraio 2017, rimasta ancora priva di riscontro. “Proprio perché ritengo che il programma Astuto possa agevolare il contrasto ai roghi, anche attraverso la prevenzione, – dice Palmeri – lo scorso febbraio abbiamo effettuato un’ispezione al centro di coordinamento regionale, per capire concretamente come funzionasse. Gli addetti ai lavori hanno espresso alcune lamentela, ma quella principale riguardava proprio l’assenza del sistema di videosorveglianza”.
“Puntare sulla repressione degli autori dei roghi è fondamentale, – conclude la deputata M5S – ma non basta, bisogna realizzare una rete di monitoraggio del patrimonio boschivo siciliano; dotare il corpo Forestale della Regione Siciliana, come avviene per la gran parte degli enti pubblici, di telecamere per il controllo del territorio; infine, ma non per ultimo, rinnovare i mezzi a loro disposizione. Purtroppo Crocetta, anziché interessarsi ai reali problemi della nostra Isola, pensa solo al cambio degli assessori e alla spartizione delle poltrone con nomine la cui unica giustificazione è l’imminente tornata elettorale”.

Fonte: www.sicilia5stelle.it





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Nel trapanese. Erice avvolta dalle fiamme. Danni ai cavi della funivia





CORTE DEI CONTI: PAGLIARO (CGIL), SOSPENSIONE GIUDIZIO FATTO ECLATANTE

Dalla pagina Facebook
della Cgil Sicilia



Palermo, 30 giu- “La sospensione del giudizio di parifica sul bilancio 2016 da parte della Corte dei Conti è un fatto eclatante, senza precedenti che conferma la precarietà della situazione economico- finanziaria della Regione siciliana. Ma anche una certa disinvoltura del presidente della Regione che appena qualche settimana fa assicurava che tutto era a posto”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro. “Nelle parole del Procuratore generale- aggiunge Pagliaro- si riflette tutto ciò che la politica non ha fatto in tema di riforme. Al punto da gravare sul bilancio in termini sostanziali e formali, venendo a mancare chiarezza tanto da spingere il Pg a contestare la mancanza di atti e a chiedere approfondimenti su elementi rilevanti . Voglio ricordare- conclude Pagliaro- che ci sono riforme che la Cgil sollecita da tempo come da tempo chiede un’operazione pulizia e trasparenza sui conti della Regione”.






RAGIONIERE GENERALE CERCASI, CROCETTA CORRE AI RIPARI: “SALVATA LA SICILIA DAL DEFAULT”


30 Giugno 2017
La bocciatura della Corte dei Conti non sembra scalfirlo

Mentre la Corte dei Conti certifica il fallimento della Regione siciliana bocciando il bilancio consuntivo 2016, Crocetta non si arrende. Secondo alcuni non capisce. Di certo, commenta il suo operato con toni trionfalistici. Ma è proprio il caso? In ogni modo, ecco le parole del governatore affidate ad una nota stampa ufficiale:
“Cinque anni fa, basti guardare la rassegna stampa dell’epoca, si parlava solo di commissariamento e di impossibilità di pagare persino gli stipendi per i dipendenti della Regione. In quattro anni e mezzo abbiamo fatto un lavoro eccezionale, il più importante tra le regioni italiane, un lavoro che ha permesso di dare stabilità ai conti ed esprimere solidarietà. Solidarietà e rigore sono stati i termini del nostro impegno con la centralità di una lotta contro gli sprechi, la corruzione, le clientele”.
Crocetta porta esempio che ritiene concreti: “Cinque anni fa era il tempo della Tabella H, degli sprechi della sanità, erano i tempi in cui i forestali costavano il doppio di adesso. In questi anni abbiamo fatto denunce, ripristinato i conti e liberato una Regione, in un processo che deve continuare e non può fermarsi”.
Infine le rassicurazioni sul futuro: “In merito ai chiarimenti richiesti dalla Corte dei Conti entro il 19 luglio, ho già convocato una giunta per martedì, che dovrà nominare il nuovo Ragioniere generale ed approfondire le questioni sollevate. Con la consapevolezza che senza di noi in questi anni, la Regione sarebbe andata in dissesto e non si sarebbe salvata”

Link: palermo.blogsicilia.it





LE CASSE REGIONALI. REGIONE, ESPLODE LA BOMBA DEI CONTI. NON ARRIVA IL GIUDIZIO DI PARIFICA


di Accursio Sabella
Il pg Zingale: "Irregolarità nel bilancio 2016". La Corte dei conti rinvia la decisione al 19 luglio.

PALERMO - La Corte dei conti, a sezioni riunite, per la prima volta nella storia, ha deciso di sospendere il giudizio sulla regolarità del Bilancio 2016 della Regione Siciliana. La decisione è stata comunicata dal presidente Maurizio Graffeo: i magistrati contabili hanno dato tempo fino al 10 luglio alla Regione per depositare eventuali memorie. 

L'udienza per la parifica è stata rinviata al 19 luglio. Una decisione figlia anche del duro giudizio sui conti regionali formulato dal procuratore generale della Corte d'Appello, Pino Zingale, che ha chiesto la "irregolarità del rendiconto generale della Regione siciliana per l'esercizio 2016". In via subordinata poi il Procuratore ha chiesto di disporre un supplemento istruttorio. Necessario, secondo la Procura, per chiarire i forti dubbi sulla tenuta del bilancio regionale. In particolare, è stato disposto di chiedere all'Avvocatura dello Stato "la quantificazione del contenzioso passivi della Regione siciliana e la relativa stima di quello con significative probabilità di soccombenza", di "chiedere alla Regione di quantificare il rischio potenziale tenuto conto del valore di mercato dei derivati". In entrambi i casi, la Procura ha contestato alla Regione la mancata creazione dei fondi per i rischi, previsti dalla norma. Richiesta anche la copia dei bilanci e il riepilogo dei risultati di bilancio "di tutti gli organismi partecipati", un elenco analitico dei residui attivi e passivi reimputati nel bilancio 2017 e 2018 e dati relativi alla copertura del disavanzo.  

Una richiesta che ha sorpreso molti dei presenti. Anche perché la relazione della Sezione di controllo aveva sottolineato alcuni dati positivi del bilancio. Secondo la relazione, infatti, i conti della Regione migliorano.Ma ci sono diversi elementi di preoccupazione per il futuro. Il risparmio pubblico è di 169 milioni in termini di competenza e di 135 milioni in termini di cassa. Il risultato di gestione complessivo è positivo: più 319 milioni di euro. Valutato positivamente da un punto di vista finanziario anche l'accordo tra Stato e Regione dell'estate del 2016. 

Insieme alle luci, le ombre. Secondo la Corte infatti le operazioni messe in campo "non sono risolutive". E i dubbi sono legati soprattutto al futuro. Il peso delle rate dei mutui, scrive la Corte dei conti, rischia di rendere assai difficili gli investimenti nei prossimi anni. E ancora, fanno acqua i sistemi di controllo soprattutto negli enti vigilati dalla Regione. 

Migliora anche la riscossione, operata dalla partecipata "Riscossione Sicilia": dal 16 al 37 per cento. Peggiora però lo stato di salute dell'azienda. La Corte dei conti sottolinea infatti "le pesanti perdite dei bilanci societari" il cui patrimonio è passato dai 40,7 milioni del 2010 a un valore negativo di 562 milioni al 31 dicembre 2015. Un trend che sembra proseguire anche in questi anni: nel 2016 il reddito negativo previsto è superiore a 10 milioni, per il 2017 c'è già una previsione di 7,7 milioni di euro. 

Nella Sanità crescono i ricavi ma anche i costi, mentre sono cresciute le procedure di acquisto attraverso sistemi Consip. Resta il nodo del personale regionale: un terzo dei dirigenti d'Italia si trovano in Sicilia. Se scendono i costi generali sul personale "di ruolo", la Corte dei conti censura invece la mancata riduzione del personale degli enti e organismi controllati dalla Regione, dai Forestali alle società partecipate. In questo senso la Corte sottolinea "l'anomalo incremento del personale a tempo indeterminato della società Sicilia e Servizi spa". Le liquidazioni di alcuni enti, annota la Corte, ha poi creato "un nuovo bacino di precariato", anche attraverso "singolari disposizioni legislative che suscitano rilevanti perplessità". 

Nella sua requisitoria, il procuratore generale d'Appello Pino Zingale indirizza un ringraziamento al direttore generale dell'Asp di Palermo Antonio Candela, per avere segnalato diverse anomalie agli organi competenti. Per Zingale "in Sicilia la ripresa economica è rimasta debole. I redditi e i consumi delle famiglie sono cresciuti di poco e l'occupazione si è arrestata. Il Pil è rimasto 12 punti indietro rispetto al periodo pre-crisi, mentre in Italia il ritardo è di 7 punti. Negli anni prossimi si prevede una nuova contrazione degli investimenti, mentre continuiamo a registrare fenomeni di corruzione, non sempre penalmente rilevanti". Secondo il procuratore "risultano deboli le relazioni di accompagnamento alle leggi per spiegare la copertura finanziaria. Sono aumentate le spese e ridotte le entrate. L'incidenza delle spese correnti sono superiori al 70 per cento delle spese complessive, mentre quelle per investimenti sono solo al sei per cento". 

Sul tema dei Beni culturali, Zingale ricorda che il patrimonio artistico della Regione è il vero "oro nero" dell'Isola: ma la gestione dei parchi sarebbe pessima. Il personale, ad esempio, è carente dal punto di vista qualitativo e quantitativo. "Nei parchi archeologici mancano gli archeologi. In altre strutture mancano gli architetti. Molti musei sono privi di restauratori". Nonostante ciò, spiega Zingale, i dati sui visitatori sono positivi. Ma questo, precisa, si spiega soprattutto nelle cambiate condizioni in altri stati che negli anni passati erano mete turistiche.

Fonte: livesicilia.it







PROVINCIA DI PALERMO. INCENDIO A BUONFORNELLO. CHIUSA LA STATALE 113


Le fiamme tra Buonfornello e l'agglomerato industriale. Traffico provvisoriamente deviato sulla A-19

PALERMO - Incendio lungo la Statale 113 “Settentrionale Sicula” che l'Anas ha provvisoriamente chiuso dal km 205 al km 206, tra Buonfornello e l'agglomerato industriale. Sul posto sono presenti le squadre dell’Anas per la gestione della viabilità, provvisoriamente deviata sull’autostrada A19 “Palermo-Catania”. Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione `VAI Anas Plus`, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti "Pronto Anas" è raggiungibile chiamando il nuovo numero verde, gratuito, 800 841 148. 
30 Giugno 2017
 
Fonte: livesicilia.it





CANICATTINI. DUE GRANDI INCENDI LAMBISCONO IL CENTRO ABITATO, DOMATI DOPO ORE. FORSE PIROMANI IN AZIONE. IL SINDACO MARILENA MICELI, RACCOMANDA A TUTTI I CITTADINIIL MASSIMO RISPETTO DELLE ORDINANZE IN VIGORE


29 Giugno 2017
Anche a Canicattini ultime ore segnate da due vasti incendi, contro i quali hanno combattuto sino quasi alle 3 di questa mattina due squadre dei Vigili del Fuoco e altrettante di volontari del Gruppo comunale di Protezione Civile. Si sono sviluppati nelle campagne a ridosso del centro abitato, in contrada Scocciacoppoli e in contrada Bosco di Sopra.
Le fiamme, che si sospetta possano essere state innescate da piromani, hanno lambito leabitazioni e villette che persistono nelle due contrade. Distrutte vaste aree di macchia mediterranea.
Il sindaco Marilena Miceli, questa mattina ha voluto complimentarsi con i volontari per l’impegno e l’attenzione dimostrati. Poi l’invito. “Voglio raccomandare a tutti i cittadini la massima attenzione e li invito ad attenersi alle leggi e alle ordinanze in vigore per quanto riguarda l’accensione di fuochi nelle campagne e nel pulire i propri fondi, così come le aree di proprietà nel centro abitato. A volte una disattenzione o dimenticanza può essere di pregiudizio agli altri”.


Fonte: www.siracusaoggi.it




ROGO DISTRUGGE MEZZO ADIBITO A TRASPORTO PAGLIA. A INNESCARLO UN INCENDIO SUL CIGLIO DELLA STRADA


29 Giugno 2017
Cronaca – Il camion stava transitando ieri pomeriggio lungo la provinciale 24, mentre bruciavano alcune sterpaglie, quando una scintilla avrebbe innescato le fiamme. Necessario l'intervento dei vigili del fuoco, con il conducente rimasto fortunatamente illeso. Guarda le foto

Non c'è stato niente da fare per un mezzo adibito al trasporto della paglia, preso a fuoco ieri pomeriggio mentre transitava lungo la strada provinciale 24, in territorio di Paternò. Illeso fortunatamente il conducente. Il rogo sembra sia dovuto a una scintilla, arrivata sul rimorchio del mezzo, proveniente da alcune sterpaglie che stavano bruciando sul ciglio della strada.







Per domare le fiamme è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Catania nord, oltre a una autobotte di rincalzo della centrale etnea. Quella di ieri, causa il grande caldo, è stata una giornata di duro lavoro per i pompieri. Numerosi gli incendi lungo la strada statale 284 Randazzo-Paternò. Macchia mediterranea in fumo nei territorio di Adrano e Paternò







IL TRIBUNALE DI CATANIA: "IL LICENZIAMENTO SU WHATSAPP È VALIDO"


29 Giugno 2017
Respinto il ricorso di un lavoratore: «Assolve l’onere della forma scritta, trattandosi di un documento informatico». E ha pure la prova di avvenuta ricezione: l’impugnativa presentata dal dipendente

Un dipendente può essere licenziato anche via social network. Lo ha stabilito il Tribunale civile di Catania che ha ritenuto che il licenziamento "intimato su whatsapp" appaia «assolvere l’onere della forma scritta, trattandosi di un documento informatico». Con tanto di prova di avvenuta ricezione: l’impugnativa presentata dal dipendente.
Lo scrive il Giudice del lavoro, Mario Fiorentino, rigettando il ricorso presentato da una dipendente di un’azienda che aveva ricevuto la notizia del suo licenziamento sulla chat di whatsapp. Secondo il Giudice del lavoro «la modalità utilizzata dal datore di lavoro nel caso di fattispecie appare idonea ad assolvere ai requisiti formali in esame, in quanto - si legge nell’ordinanza - la volontà di licenziare è stata comunicata per iscritto alla lavoratrice in maniera inequivoca come del resto dimostra la reazione da subito manifesta dalla predetta parte». Per questo il Tribunale ha dichiarato inammissibile il ricorso.

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GUARINO: NON STA A ME GIUDICARE O CRITICARE, MA OGGI GLI UOMINI DEL SERVIZIO ANTINCENDIO BOSCHIVO HANNO ANCHE RISCHIATO LA PROPRIA VITA. HANNO DATO PROVA DI ESSERE DELLE PERSONE DAVVERO UNICHE, ECCEZIONALI


di Gaetano Guarino (Funzionario del Corpo Forestale della Regione Siciliana)
Non sta a me giudicare o criticare.
Io sono un uomo dello Stato ed ho un compito preciso da portare avanti: tutelare il Territorio. Costi quel che costi. Però per raggiungere quanto detto ho bisogno necessariamente di avere persone al mio fianco che la pensano come me, che siano motivati dallo stesso "ideale" e dallo stesso senso dello Stato. Ebbene, oggi i "miei" e dico miei per dimostrare affetto nei loro riguardi, - Uomini del Servizio Antincendio Boschivo - si sono superati. Hanno dato prova non a me, che già conosco i loro grandi meriti e valori, di essere delle persone davvero Uniche, eccezionali. Li ringrazio pubblicamente uno a uno. Non sto qui a raccontare le loro "imprese" di oggi, perché quasi tutte le testate giornalistiche, giustamente, ne stanno abbondantemente parlando. Mi soffermero' solo su un episodio che mi ha fatto tremare. Gli Addetti della Squadra Lago, oggi pomeriggio sono intervenuti in un principio di incendio in prossimità della centrale idroelettrica dell'Enel presso Piana degli Albanesi. Un piccolo inferno domato subito ma, un albero in fiamme si è inclinato, toccando, l'arco voltaico dell'alta tensione. Per fortuna, sono rientrati con i loro piedi in postazione. Non aggiungo altro.









SICILIA: FORZESE, TROPPI RITARDI IN ANTINCENDIO E DA REGIONE NESSUN MEA CULPA

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Palermo, 29 giu. (AdnKronos) - "Con la stagione estiva si ripropone l'allarme incendi con i roghi che in queste ore stanno distruggendo macchia mediterranea in Sicilia. La nostra Regione e l'assessorato all'Agricoltura guidato da Antonello Cracolici si fa trovare sempre impreparata. Il servizio antincendio svolto da forestali accusa gravi ritardi, ciò è ingiustificabile e fa emergere l'inadeguatezza di chi dovrebbe rendere meno farraginosa la procedura per far partire le squadre antincendio. La Sicilia rischia ancora in questi giorni incendi difficilmente domabili senza l'intervento dei forestali. Qualcuno ogni tanto dovrebbe presentarsi e dire mea culpa". Lo afferma Marco Forzese, capogruppo dei Centristi per la Sicilia all'Ars. 

Fonte: www.liberoquotidiano.it





SICILIA, È EMERGENZA INCENDI. ESPOSTO CODACONS CONTRO LA REGIONE


28 Giugno 2017
Emergenza incendi in Sicilia. E polemiche conseguenti. Causa anche mezzi obsoleti. Un esposto alla Procura di Palermo contro la Regione Sicilia per danni ambientali è stato annunciato dal Codacons anche a seguito degli ultimi incendi che stanno mandando in fumo macchia mediterranea e vegetazione in tanta parte dell’Isola. Il dito è puntato contro l’assenza di mezzi e benzina per i forestali “impreparati a domare le fiamme” dicono dall’associazione dei consumatori. Dal canto loro i sindacati lanciano l’allarme contestuale sui ritardi a stilare “un valido programma antincendio” su tutto il territorio regionale. La denuncia presentata dall’associazione dei consumatori è dettagliata: “Nel palermitano le autobotti in tilt sono 50 perché non è stata fatta la manutenzione – dicono dal Codacons -, così che gli operai stagionali posso contare solo sull’ausilio di scope antincendio. Le carenze riguardano purtroppo anche i mezzi aerei: mancano pure gli elicotteri perché il Comando nazionale dei carabinieri non ha rinnovato la convenzione con Palazzo d’Orleans”. Il Codacons, quindi, ha annunciato che adirà le vie legali, “nell’attesa che la Regione si mobiliti al più presto per scongiurare i disastri ambientali derivanti dalla stagione di fuoco che è appena cominciata”. E purtroppo, causa le temperature al di sopra della media,  già adesso la Sicilia brucia.

Fonte: www.secoloditalia.it





MILITELLO, DOPO L’INCENDIO LA DENUNCIA DEL SINDACO. ROPRIO LÌ GLI OPERAI FORESTALI AVREBBERO DOVUTO INIZIARE LAVORI DI PULIZIA


28 Giugno 2017
MILITELLO IN VAL DI CATANIA – “Oggi presenterò regolare denuncia in merito a quanto accaduto a Parco Bottazza. Non sono particolarmente portato a fare dietrologie o a dire cose che non abbiano un provato fondamento. Per questo, per quanto vi siano condizioni atmosferiche particolari, voglio che venga fatta piena luce su questo incendio – lo dichiara Giovanni Burtone, sindaco di Militello – . Dico solo che questa mattina proprio lì gli operai forestali avrebbero dovuto iniziare lavori di pulizia. Lo avevo concordato nei giorni scorsi. I lavori sarebbero partiti anche prima ma ho dovuto attendere le risposte per ottemperare a tutti gli adempimenti burocratici perchè i lavoratori dovevano operare in piena sicurezza. Andiamo avanti. Intanto domenica concluderemo quanto abbiamo avviato per la Villa e vi sarà anche una sorpresa. Militello è bella e merita rispetto”.

Fonte: www.sicilianetwork.info







INCENDI: SINDACATI, NON SERVONO RISORSE AGGIUNTIVE PER AVVIARE I 78STI, MA SOLO SUPERARE I RITARDI DELL’AMMINISTRAZIONE


Palermo, 29 giu- “La gravità della situazione sul fronte incendi impone chiarezza e assunzione di responsabilità. Il reclutamento dei 78sti non richiede risorse aggiuntive, perché andrebbero a colmare i vuoti lasciati dai minori avviamenti di quest’anno. Sull’argomento c’è stata un’intesa il 21 giugno e non si capisce cosa si aspetti ad attuarla”. Lo dicono i segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uil Uil Sicilia Alfio Mannino, Calogero Cipriano, Antonino Marino, replicando al dirigente generale Fabrizio Viola che parla di carenze di risorse. I tre sindacalisti  aggiungono: “La polemica sui 200 Oti dislocati in uffici e magazzini è inoltre pretestuosa dal momento che chi si trova negli uffici è perché ha avuto queste disposizioni sulla base delle previsioni contrattuali. Nonostante questo- affermano- in molti,  benché non ricevano le previste indennità sono andati in questi giorni di emergenza a lavorare sul campo”. Mannino, Cipriano e Marino rilevano: “Non è certo questo il momento delle polemiche e non è questo il senso di questa replica. Vogliamo soltanto sottolineare che i problemi sono stati posti da noi per tempo al tavolo e le soluzioni verbalizzate. Forse l’attuale precarietà è stata determinata dai cambi di dirigenza. Ma è il caso , vista la gravità della situazione, che si proceda sulle strade tracciate   senza ulteriori ritardi, mettendo in condizione il servizio antincendio di funzionare a regime”.

Fonte: www.linklav.it






CEFALÙ, ECCO COSA FARE IN CASO DI INCENDI


“A seguito delle proibitive condizioni meteorologiche, previste specialmente nella giornata di venerdì 30 giugno 2017, e il conseguente rischio incendi, è dovere di ciascuno collaborare alla salvaguardia del territorio comunale contro eventuali criminali che volessero attentare all’ambiente, e alla sicurezza dei cittadini. Pertanto, invito tutti i cittadini a collaborare nella vigilanza del territorio segnalando al Sindaco, agli addetti dell’antincendio e alle forze dell’ordine, ogni eventuale atteggiamento sospetto o condizioni di pericolo. Le segnalazioni possono essere inviate telefonicamente al numero verde gratuito del Comune di Cefalù 800 208129 e ai numeri di soccorso pubblico 112 e 113. Cefalù è di tutti e ognuno ne è il custode. Aiutateci a tutelarla”.
Il Sindaco Rosario Lapunzina





INCENDIO TRA TERMINI E TRABIA: RESIDENTI ABBANDONANO LE ABITAZIONI


29 Giugno 2017
Un incendio è divampato tra Termini Imerese e Trabia, in località Pietra Piatta. Le fiamme sono vicinissime ad alcune villette. Sul posto sono intevenuti carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile. Le operazioni di spegnimento sono rese difficili dal fatto che il fronte di fuoco e le villette sono aldilà della dei binari della ferrovia e l’unico accesso, è molto stretto e non consente ai mezzi di soccorso di raggiungere le fiamme. L’incendio è stato comunque quasi del tutto domato dagli uomini che lo hanno raggiunto a piedi. I residenti stanno abbandonando le villette, perché il fumo è molto denso e l’aria è irrespirabile.
Giuseppe Di Gesù

Fonte: www.madoniepress.it






L'EMERGENZA. RITARDI, ERRORI E MEZZI IN PANNE. “INCENDI, LA COLPA È DELLA POLITICA”


Emergenza incendi in Sicilia. Ecco le notizie che arrivano dal fronte degli spegnimenti. 

Paura sul monte San Calogero 

Sono dovuti intervenire i canadair e gli elicotteri per circoscrivere e spegnere l'incendio - l'ennesimo nel giro di pochi giorni - che è divampato su monte San Calogero, a Sciacca (Ag). Le fiamme hanno lambito anche le abitazioni e in un caso hanno raggiunto una residenza disabitata. 

L'autobotte ha un guasto 

L'autobotte è guasta e per evitare di segnalare il problema agli uffici e rendere una banale questione un incubo burocratico, gli operai della forestale siciliana hanno fatto una piccola colletta per pagare la riparazione, appena 15 euro; ma il mezzo in queste ore è in officina e non ce n'è un altro per raggiungere il luogo dove si è sviluppato l'incendio, Monte Gulino, a Misilmeri (Pa). Così gli operai percorreranno a piedi almeno tre chilometri di strada, portando con sé poco più che qualche flabello battifuoco. "E' questa la situazione in cui siamo costretti ad operare - spiegano i forestali - Con la colletta abbiamo acquistato il pezzo e il mezzo presto sarà di nuovo efficiente. Non c'è però al momento nella zona alcun mezzo per trasportaci nell'area dell'incendio". In Sicilia sono 6.500 gli addetti stagionali all'antincendio e 18 mila gli operai per la manutenzione dei boschi. Il piano antincendio doveva partire il 15 giugno, ma si è accumulato ritardo. 

Roghi a Messina 

Dalla notte scorsa squadre dei Vigili del fuoco del comando di Messina, supportate da propri canadair, sono state impegnate in operazioni di spegnimento di circa 40 incendi di macchia mediterranea e di sterpaglie alimentati dall'ondata di caldo che ha interessato la provincia e la città. Squadre di Vigili permanenti e Volontari con Aps (Autopompaserbatoio) e Moduli Boschivi, sono intervenute nelle frazioni cittadine di Giampilieri , Larderia, Castanea Villagio Cep e nella provincia nei comuni di Saponara,Rometta, Pace del Mela, Gioiosa Marea. Alcuni incendi hanno lambito l'abitato. (ANSA).
29 Giugno 2017

Fonte: livesicilia.it