di Raffaella Pessina
Quasi 90 articoli da esaminare e le elezioni amministrative dietro
l’angolo. Sul collegato si teme il solito “assalto alla diligenza”
PALERMO - Una Regione a rilento sulle procedure burocratiche,
soprattutto nei documenti finanziari. A cominciare dalla pubblicazione
senza fretta sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana della
finanziaria regionale approvata a fine aprile e pubblicata solo il 12
maggio. Dopo quattro mesi di esercizio provvisorio sono passati altri 12
giorni prima di poter sbloccare la spesa e rendere operativo il sistema
di pagamenti e mandati.
Adesso è la volta del collegato, quella legge omnibus che contiene i
più svariati argomenti stralciati dalla finanziaria e che andrà in Aula
solo il 14 giugno, dopo che si saranno svolte le elezioni
amministrative. Probabilmente si impiegherà la seconda metà del mese di
giugno e forse anche parte del mese di luglio per esitare il documento,
che è fatto di quasi 90 articoli, sempre che i partiti trovino un
accordo, altrimenti l’Aula dibatterà fino all’inizio della campagna
elettorale per il rinnovo dell’Ars. E così questa legislatura passerà
senza aver approvato importanti riforme per la Sicilia. Fin dall’inizio
della legislatura, infatti, le polemiche sono state il deterrente
principale per non riuscire a lavorare in Aula.
I motivi sono stati tra i più svariati: l’assenteismo del Governo o
dei deputati, i mancati accordi, la mancanza delle relazioni di
accompagnamento ai disegni di legge. Intanto, questa settimana, lavorano
le commissioni legislative: in commissione Lavoro si dibatte sugli
sportellisti, per i quali è stata chiesta l’assicurazione della
continuità lavorativa e contrattuale con il coinvolgimento del Ciapi di
Priolo. “Considerato che sono disponibili a oggi notevoli risorse,
sottoscrivibili a voci diverse, per un totale di oltre 240 milioni di
euro – ha detto il vicepresidente della commissione Giovanni Lo Sciuto –
la tutela di questi lavoratori non è un’idea pellegrina. E, se poi
consideriamo il grave nocumento che ricade sull’Isola a causa della
mancanza di un servizio globale che questi lavoratori garantirebbero,
questo intervento politico della Commissione diventa un vero e proprio
atto dovuto alla comunità oltre che a queste importanti figure
professionali”.
“Adesso – ha concluso Lo Sciuto - fidiamo in una risposta immediata e
positiva da parte del governo regionale, impegnato a una azione concreta
in favore degli sportellisti dalla risoluzione che la V Commissione
legislativa ha appena approvato”.
La deputata regionale del Pd Valeria Sudano interviene a favore dei
precari e contro l’attuale Governo: “I precari siciliani sono l’ennesima
vittima di questo governo regionale che si rivela lento e inadempiente,
anche quando da Roma arrivano provvedimenti con ricadute positive per
il nostro territorio. Il Testo Unico Madia, approvato venerdì scorso,
doveva rappresentare l’ultimo tassello di un percorso già avviato per la
stabilizzazione e invece, come spesso accade, siamo ancora al punto di
partenza. Non si può perdere ulteriore tempo- ha concluso Sudano - i
lavoratori non lo meritano. L’Ars, alla ripresa delle attività, crei una
corsia preferenziale per stabilizzare una volta e per tutte i precari”.
Il Movimento Cinquestelle ha invece richiesto ed ottenuto una audizione
in commissione Lavoro per i lavoratori della KSM, azienda di guardie
giurate che è al centro di una vertenza sindacale. L’audizione è stata
fissata per la prima settimana di giugno.
“La Regione, per quanto non abbia una diretta voce in capitolo, non può
trascurare un problema occupazionale che coinvolge oltre 500 padri di
famiglia”, hanno detto i deputati Ars Giampiero Trizzino e Giancarlo
Cancelleri. Dall’incontro è emersa la volontà di interrogare il governo
sull’aspetto legato alle tariffe al massimo ribasso.
24 Maggio 2017 - © RIPRODUZIONE RISERVATA
Fonte: www.qds.it
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