04 marzo 2017

UN NUOVO CONTRATTO PER I FORESTALI. L’OBIETTIVO DEI SINDACATI È CHIUDERE L’ACCORDO IN UN MESE



Un nuovo contratto per i forestali. Stop al permesso per ritirare lo stipendio. In assenza di regole potrebbero essere state pagate indennità senza che ve ne fosse necessità. L’obiettivo dei sindacati è chiudere l’accordo in un mese, prima della nuova stagione con gli aumenti in busta paga.


Riccardo Vescovo
Palermo

Sì ai rimborsi chilometrici e reperibilità, stop alle ore libere e pagate concesse agli operai per scambiare l’assegno mensile, anche se lo stipendio arriva via bonifico. Nel nuovo contratto di forestali vengono regolati certi istituti contrattuali e cancellati altri retaggi del passato. L’obiettivo è garantire un aumento in busta paga evitando di far lievitare il costo dei 23 mila operai circa pari a 230 milioni l’anno.

Se n’è discusso oggi a Palermo presso la sede dell’assessorato alle Risorse agricole guidato da Antonello Cracolici. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil siciliane, con i segretari generali Alfio Mannino, Calogero Cipriano e Antonino Marino, hanno posto come prioritaria la questione dell’equiparazione della paga dei forestali siciliani a quella dei forestali del resto del Paese. L’obiettivo dei sindacati è chiudere l’accordo in un mese in modo da consentire agli operai di iniziare la nuova stagione con gli aumenti in busta paga. Il vecchio contratto risale al 2001, poi nel 2009 fu applicato un nuovo contratto che però è finito al centro di un contenzioso per una presunta illegittimità. Il rinnovo porterebbe indennità e istituti contrattuali al 2012. Quello approvato in Sicilia è un contratto integrativo che in pratica andrebbe a regolare alcuni istituti nell’Isola. È evidente che l’aumento della spesa ci sarebbe: basti pensare che tra il 2001 e il 2009 la differenza in termini economici era di circa il 30 per cento in più. Ma i sindacati hanno spiegato all’assessore di essere pronti a rinunciare a certi istituti. Come quello che ha regalato due ore al mese agli operai per scambiare l’assegno anche se ormai da anni ricevono lo stipendio tramite bonifico. Di mezzo ci sono poi altri bonus come l’indennità di alta montagna, la reperibilità antincendio che in certi casi è stata garantita per tutto l’anno compresi i giorni di neve, oppure l’indennità di rischio sull’utilizzo delle attrezzature. Sono tutti istituti contrattuali finiti anche al centro di denunce degli uffici che avrebbero segnalato presunti abusi e avviato una maxi verifica che sarebbe ancora in corso. Il sospetto è che in assenza di regole siano state pagate indennità ad alcuni operai senza che ve ne fosse necessità. Tra l’altro una sentenza di Cassazione sul contratto del 2009 aveva spinto mesi fa l’amministrazione a recuperare tutta una serie di somme già erogate ai forestali per un totale di 40 milioni, proprio perché i forestali sarebbero stati pagati in base al contratti del 2009 quando invece quello di riferimento era quello del 2001. Col nuovo contratto secondo i sindacati si andrebbe a sanare anche questo contenzioso.

Con il rinnovo del contratto – dice Alfio Mannino della Flai Cgil – si andrebbero a regolare tante altre storture. Ad esempio alcuni forestali spostati in ufficio per carenza di personale ancora hanno le paghe di operai». E Calogero Cipriano della Fai Cisl spiega che «non ci sarebbe un grosso aggravio alla spesa, il bacino è sceso a circa 21 mila operai, altri mille lo scorso anno sono andati in pensione o hanno trovato altro impiego». Un nuovo incontro è previsto giovedì prossimo. «La trattativa – scrivono i sindacati in una nota - affronterà anche temi come la qualità del lavoro. la malattia, gli infortuni, la regolamentazione in modo omogeneo della questione del chilometraggio, la sicurezza nei luoghi di lavoro». Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil esprimono poi l’auspicio di «un accordo in tempi rapidi, per colmare un gap in tema di diritti che va avanti dal 2001, data dell’ultimo contratto». I sindacati ricordano anche che la prossima settimana è atteso l’inizio di un confronto con l’assessorato sul riordino del sistema forestale. (RIVE)








3 commenti:

  1. Una "dritta" per gli stipulanti del contratto.

    Fate presente all'Assessore, al Presidente, ed alla Giunta di governo che:

    NON HA SENSO STIPULARE UN CONTRATTO FRA LE PARTI E POI IN UN SECONDO TEMPO DISTRUGGERLO CON LA LEGGE FINANZIARIA COME HANNO FATTO DA QUANDO NON ESISTE PIU IL COMMISSARIO DI GOVERNO CHE, AVREBBE IMPUGNATO TUTTE LE NORME IN CONTRASTO CON I CONTRATTI GIA' ESISTENTI.

    DITEGLIELO PERCHE' NON SE NE RENDONO CONTO.

    Un'altra dritta:
    Tutte le norme approvate con Finanziaria da parte della Regione in contrasto con i contratti di lavoro gia esistenti se sottoposti alla Consulta sarebbero dichiarati ILLEGGITTIMI, ditegli anche questo.

    BENE, PALLA AL CENTRO SI RICOMINCIA.

    Giuseppe Spagnuolo.

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    1. Correggo.., il termine "Consulta" va sostituito con Corte Costituzionale, scusate.

      Giuseppe Spagnuolo.

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  2. esigibilità dei diritti, codice discliplinare legato alla forma di organizzazione del lavoro, nessuna elusione delle norme – avvalimento del piano delle opere pubbliche, incentivi di produttività e premio di risultato -, certezza nei pagamenti con penalizzazioni per gli uffici che non rispettano le scadenze, turno minimo a 78 giornate, riqualificazione con formazione professionale del personale, sicurezza del lavoro e partecipativa dei lavoratori attraverso Rappresentanze effettivamente elette. ECCO UN BUON CONTRATTO

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