RANDAZZO: FORESTALI, PROPOSTA DI ALLARGAMENTO DELLE COMPETENZE
La proposta di riforma del settore forestale formulata alla Regione
siciliana dalle organizzazioni sindacali di categoria Fai – Cisl, Flai
Cgil e Uila – Uil è stata spiegata dal segretario generale della Flai –
Cgil Sicilia, Alfio Mannino, che ha incontrato i lavoratori forestali
della sua città, nella sala conferenze dell’ex Istituto Santa Giovanna
Antida. Mannino ha spiegato che le organizzazioni sindacali hanno
minacciato lo sciopero se non si fosse aperto il tavolo di confronto con
l’assessore Cracolici che, fortunatamente, ha accettato di incontrare i
sindacalisti e affrontare i tanti problemi di un comparto che
rappresenta una dei principali settori occupazionali sull’Etna.
Scongiurata quindi, per adesso, l’ipotesi di incrociare le braccia, ecco
le proposte del sindacato sulla possibile riforma. “Noi – ha affermato
Mannino ai lavoratori – unitariamente alla Fai – Cisl ed alla Uila – Uil
ribadiamo i punti irrinunciabili determinanti di un eventuale
provvedimento di riordino, che in ogni caso rimane cosa diversa da una
riforma strutturale. I punti irrinunciabili sono: allargamento delle
competenze in materia di salvaguardia del territorio e della prevenzione
sul dissesto idrogeologico attraverso nuove progettualità e miglior
utilizzazione del personale; divisione delle competenze e delle
graduatorie tra Azienda e Servizio Antincendio; accelerazione attraverso
il turno over di una progressiva stabilità dei lavoratori, come
prevista dalla nostra piattaforma, con il reimpiego delle risorse nel
monte giornate da parte di coloro che andranno in pensionamento;
continuazione del modello distrettuale oggi esistente delle graduatorie,
per evitare nuovi squilibri e stravolgimenti”. Punti che più volte il
sindacato ha ribadito in tutti i tavoli regionali, per difendere i
diritti di lavoratori che ogni anno temono di perdere non solo le
giornate lavorative, ma addirittura l’intero lavoro. E in provincia di
Catania i lavoratori forestali sono tanti. Secondo i dati in nostro
possesso, confermati dalla Cgil, in tutta la provincia sono 3.800. Di
questi 2000 si trovano nel versante nord dell’Etna. A RAndazzo sono
circa 660, a Maletto 180, a Bronte e Maniace 850, mentre a Linguaglossa,
Castiglione e Piedimonte circa 340. Per loro il riordino del settore
che salvi il loro posto di lavoro è fondamentale.
Gaetano Guidotto
Fonte
“La Sicilia” del 17-03-2017
17 Marzo 2017
signor segretario io come tanti colleghi vogliamo sentire dire ho aumento delle giornate ho si va a sciopero generale dopo di che solo chiacchiere
RispondiEliminasegretario basta chiacchiere ho aumento giornate e 2 soli contigenti... ho sciopero ho trappare tessere sindacali e la tessera x votazioni..e se tutti 23 mila saremmo compatti la vinceremmo la guerra...peppe mario
RispondiEliminaCari colleghi mi dispiace per voi per me per tutti i forestali siciliani!! Credo proprio che non c'è niente loro non cambiano solo chiacchiere fatti zero!! A.i.b Salvatore distretto 2 Catania
RispondiEliminaTutte le sigle sindacali ormai sono all'ultima spiaggia ..... si stanno accorgendo che i lavoratori non accettano più promesse ..... o fanno qualcosa di concreto o perderanno molti tesserati .... due soli contingenti o in alternativa stabilizzazione ...... ma come tutti sappiamo la stabilizzazione non porta le trattenute sindacali della domanda della Ds Agr , quindi ? Fedele B.N. D2 Catania
RispondiEliminaI sindacati si stanno svendendo il nostro futuro x altri vent'anni.
RispondiEliminaL'unica strada possibile e quella di organizzarci senza i sindacati e scioperare tutti chiedendo l'aumento delle giornate.
come dice il segretario in questo riordino ce solo il turnover poteva dire benissimo che lo 80 x cento non potrà mai passare nella fascia superiore visto che l'età è ove 50 poi il turnover si applica nella fascia superiore quando si ritira uno nella fascia minore queste giornate rimangono alla cassa il sindacato che dovrebbe controllare il monte giornate si fa i cazzi sua x motivi che loro sanno
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